La chiesa di Sant'Ignazio è un luogo di culto cattolico di Gorizia, in provincia ed arcidiocesi di Gorizia; è sede di una parrocchia compresa nel decanato di Gorizia. La costruzione del collegio, che sorgeva a fianco della chiesa, la dov'è oggi il palazzo dell'I.N.P.S., iniziò negli anni venti del Seicento: sappiamo che spesero per iniziare 1600 fiorini. Nel 1632 abbiamo notizie di una ristrutturazione di cucina e refettorio. Venne trasferita la sartoria, aperto un passaggio nuovo per l'orto, adibite due stanze per i collegiali. Al 1639 risale lo scavo di un pozzo profondo 18 piedi, al 1642 l'ampliamento del complesso mediante l'acquisto della casa attigua da un nobile, tal Panizol. Il collegio continuò ad ingrandirsi regolarmente fino al 1726. Focalizzandoci sulla chiesa, la prima notizia relativamente ai lavori risale al settembre 1654: già da diversi anni i gesuiti erano partiti raccogliendo fondi e donazioni, tra cui quella dell'imperatore Ferdinando, che aveva fortemente caldeggiato una presenza gesuitica nelle regioni più toccate dal proselitismo luterano. Comunque, dopo appena un anno di lavori, nel Natale 1655 i muri edificati crollarono sotto le scroscianti piogge abbattutesi per tutto l'autunno. La responsabilità venne addossata all'impresario, il cui nome non è riportato nei documenti, e questi dovette a proprie spese provvedere alla ricostruzione. In seguito, l'impresario fu cambiato: nel 1656 da Fiume giunse Bartolomeo Winterleiter. Nel 1664 fu ultimato il presbiterio. La parte muraria fu conclusa nel 1680. Il giorno di Sant'Ignazio di quell'anno (31 luglio 1680) il vescovo di Trieste Giacomo Ferdinando Gorizzutti celebrò dall'altar maggiore una messa solenne. Dal 20 luglio 1682 al 14 febbraio 1683 la chiesa rimase chiusa a causa di un'epidemia di peste bubbonica, le cui devastazioni descrisse efficacemente il padre gesuita Giovanni Maria Marussig nel suo Diario della peste a Goritia. Rimanevano da terminare la facciata, che fu progettata da Cristoph Tausch e conclusa nel 1722, poi fu la volta dei campanili nel 1724, e gli affreschi furono conclusi nel 1727. La chiesa fu consacrata nel 1767 da Carlo Michele d’Attems, quando Gorizia era già da ormai 15 anni sede arcivescovile e lui Arcivescovo. Sant'Ignazio non subì molte successive modifiche: se si eccettua il trauma della guerra, dai cui danni la chiesa fu relativamente risparmiata rispetto alla sorte toccata ad altri edifici. Cambiò molto il contesto: la piazza, soprattutto nel corso del Novecento, ha subito diversi interventi urbanistici quantomeno discutibili, tra cui la demolozione del Collegio gesuitico negli anni venti per lasciare posto al già citato palazzo dell'INPS degli anni cinquanta, lo sventramento dell'antico tessuto urbano per creare via Roma negli anni trenta, la costruzione della galleria Bombi che ha radicalmente cambiato il prospetto della piazza, e infine il progressivo degrado a parcheggio della stessa. Un recentissimo intervento di restauro ha restituito alla piazza parte...
Read moreIn Piazza della Vittoria, built between 1654 and 1747 by the will of the Jesuits, there is a single nave structure. Inside there are 3 chapels on both sides with splendid baroque altars, marble decorations, carved and inlaid wooden furnishings from the 17th century, the altar by the Venetian sculptor Lazzarini (1716) and the 18th century fresco of the pulpit "La Gloria di S. Ignatius "painted by Tausch. The exterior facade by Christoph Tausch enhances its architectural features. In the niches, located above the three entrances, we can admire the statues of the saints: St. Ignatius in the center, John the Baptist on the right and St. Joseph on the left. The two bell towers with the classic bronze onion domes complete its beauty. This church is also accessible to people with physical...
Read moreOrigini Seicentesche: La sua costruzione iniziò nel 1694 per volere dell'arcivescovo conte Michele Federico di Althann e fu affidata ai Gesuiti. Inizialmente dedicata a Sant'Ignazio di Loyola, fondatore dell'ordine, divenne il fulcro della loro presenza a Gorizia. Completamento e Consacrazione: I lavori proseguirono nel corso del Settecento e la chiesa fu solennemente consacrata nel 1754. La sua architettura barocca, con la maestosa facciata e l'interno ricco di decorazioni, rifletteva il gusto dell'epoca e la potenza dell'ordine gesuita. Soppressione dei Gesuiti e Nuove Funzioni: Nel 1773, con la soppressione della Compagnia di Gesù, la chiesa passò sotto la giurisdizione dell'arcidiocesi di Gorizia. Nel 1788, divenne ufficialmente la cattedrale della diocesi, sostituendo l'antica pieve di Sant'Ilario. Modifiche e Restauri: Nel corso dei secoli, la cattedrale ha subito diversi interventi di restauro e modifiche, in particolare nell'Ottocento e nel Novecento, per adattarla alle esigenze liturgiche e conservarne la bellezza. Danni Bellici e Ricostruzione: Durante la Prima Guerra Mondiale, Gorizia si trovò sulla linea del fronte e la cattedrale subì gravi danni. Fu necessario un lungo e complesso lavoro di ricostruzione e restauro per riportarla al suo antico splendore. Simbolo della Città: Oggi, la Cattedrale di Sant'Ignazio è un importante simbolo religioso e storico-artistico di Gorizia, testimone delle vicende della città e sede principale delle celebrazioni liturgiche dell'arcidiocesi. La sua imponente presenza nel cuore della città la rende un punto di riferimento per i goriziani e un'attrazione per...
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