Il Portale di San Giorgio è il monumento simbolo della città di Ragusa, fu edificato in stile gotico nella prima metà del XII secolo[senza fonte] come parte della chiesa di San Giorgio ora scomparsa.
Epoca normanno - svevo - aragonese
L'antica chiesa di San Giorgio a Ragusa Ibla ebbe la massima attenzione da parte del conte Goffredo (morto nel 1120) che modificò, ampliò e arricchì la primitiva chiesa sia negli aspetti architettonici che nell'arredo e nelle dotazioni patrimoniali.
1308 - 1310, È documentata la chiesa di San Giorgio nella capitale della Signoria di Ragusa adiacente a Palazzo Chiaramonte, patrocinata dalla famiglia Chiaramonte, luogo di culto nominato nelle voci di transazioni contabili tra la curia e la Santa Sede.
1382, Il feudo passò alla famiglia Cabrera, con i lavori di rifacimento il tempio assunse la funzione di pantheon e mausoleo di famiglia.
Tomba del conte Bernardo Cabrera. Nel 1738 le spoglie e il monumento funerario furono traslati nel ricostruito duomo di San Giorgio, unitamente allo stemma e ad una lapide che ricorda colui che fu il signore della Contea di Ragusa dal 1392 al 1419. In seguito i Cabrera spostarono il centro dei loro interessi e affari a Modica nella cui contea era confluita la Signoria di Ragusa.
Epoca spagnola
Nel XVI secolo i proventi dei commerci della canna da zucchero, della seta e di molte altre produzioni agricole, consentirono di riedificare un nuovo monumento dedicato al Santo cavaliere.
Le strutture del tempio subirono qualche danno durante il terremoto del 1542 o Magnus Terremotus in terra Xiclis.
1573, L'aristocrazia del luogo decide di realizzare una cona, commissione affidata ad Antonino Gagini.
Nel 1633 fu restaurata la volta, il conte Giovanni Alfonso Enriquez de Cabrera nella visita effettuata nella Contea di Ragusa del 1643, l'ammirò nel massimo dello splendore. Accogliendo una petizione popolare, Papa Urbano VIII proclamava San Giorgio patrono cittadino, questo tempio vantava la supremazia su tutte le chiese cittadine.
Nel 1692 un fulmine colpì il campanile, abbattendolo. Per la sua altezza (100 metri) e bellezza artistica fu definito un miracolo dell'arte. Completato nel 1550 dall'architetto Antonino Di Marco, di forma quadrata, attaccato al lato sinistro del prospetto, era decorato con gli stemmi degli Enríquez.
Il terremoto del Val di Noto del 1693 danneggia gravemente il tempio. Nel 1718 è decretata la demolizione previo smantellamento delle opere e delle strutture superstiti.
Portale gotico. Manufatti visibili in loco.
Cappella della Natività. Ambiente documentato.
Cona di Antonino Gagini. Aggregato monumentale parzialmente trasferito nella sacrestia...
Read moreThe Portale di San Giorgio in Ragusa Ibla is a captivating architectural gem that beautifully reflects the town's rich history. Its intricate design and historic significance make it a must-visit for anyone exploring the area. The attention to detail and the stunning backdrop of the surrounding streets enhance the overall experience. A true masterpiece that captures the essence of...
Read moreIntricate The Antico Portale di San Giorgio in Ragusa offers a striking glimpse into medieval history. This ornate 13th-century gothic doorway, all that remains of the original church, stands beautifully preserved in the sun. Near the Giardino Ibleo, it’s a quiet, scenic stop perfect for photos and adds a thoughtful moment of reflection on the...
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