This beautiful monumental church is located in the south-western part of the historic center, on the left bank of the Sile, in an area mostly recently built as it was severely damaged by the bombings of 1944. Attached to the building is the former Dominican convent, today episcopal seminary. The Church of San Nicolò was built in the early 1300s by the Dominicans also thanks to the substantial bequests of the friar Niccolò Boccalino, better known as Pope Benedict XI. With its simple shapes, but elongated upwards, with the massive perimeter walls just broken by thin slits from which a light enters tempered by the ancient windows, the Church of San Nicolò marks a moment of transition between the robust Romanesque style and the elegant Gothic of transalpine origin. The interior of S. Nicolò has a large space, where you can breathe a pleasant atmosphere of brightness that is reflected in the warm and golden tones of the brick. The Latin cross of the building is divided into three naves cut by a transept on which five parallel apse chapels open. The columns, which support the simple carined wooden ceiling, show frescoes by Tommaso da Modena, present in the second column on the left, depicting San Girolamo, Santa Agnese and San Romualdo. Other frescoes in the church are attributed to his school, although not directly to the teacher. There are 12 columns such as the number of the Apostles, among which the first 2 are in stone. In the presbytery, there is the funeral monument of Agostino Onigo (15th century), a valuable sculptural work by Giovanni Buora and Pietro, Antonio and Tullio Lombardo. Wonderful paintings belong to Lorenzo Lotto, Giovanni Buonconsiglio and Girolamo Pennacchi with the collaboration of Giovanni Matteo da Treviso. The important people of Treviso in the Cappella Onigo were painted by Lorenzo Lotto in the 16th century. The patrons of the time wanted the masters to build the temple with a precise arrangement of windows, medallions and frescoes. Thus the church was built at an angle of 91 degrees and 4 minutes with respect to the line of the sun, and on the day of the winter solstice, around noon, the rays hit perfectly the six medallions arranged on the north side...
Read moreIl Tempio di San Nicolò è un edificio religioso di Treviso. Per dimensioni, è la più grande costruzione del genere della città, superando anche il Duomo. La chiesa si trova nella parte sud-occidentale del centro storico, sulla riva sinistra del Sile, in una zona perlopiù di recente costruzione in quanto gravemente danneggiata dai bombardamenti del 1944. Il tempio di San Nicolò è una costruzione a croce latina, in laterizio, con tre navate e cinque cappelle terminali ed è uno dei capolavori lombardo-gotici realizzati dagli Ordini Mendicanti del Veneto. In una costruzione così grandiosa ciò che maggiormente colpisce sono gli elementi di tradizione architettonica romana come la compattezza delle murature, le leséne, le cornici ad archetti pensili. Un’altra particolarità che viene esaltata è lo slancio di linee ascendenti che viene espresso proprio dalle leggere lesene citate, marcato dalle modanature, comunicato dalle cornici in pietra bianca delle alte finestre ed esaltato dall'altissimo campanile – uno slancio che viene peraltro contenuto dalla compattezza dell'enorme corpo della chiesa. La parte centrale della facciata è caratterizzata da un rosone ornato di terrecotte e da una parte sommitale ad angolo acuto che conferisce anch’esso slancio all'insieme, ancorché le misure relativamente anguste del sagrato ostacolino una corretta e piena lettura della sua vista da davanti. E se più spazio si ha sul lato settentrionale e sul lato delle absidi, il tempio resta inserito in un contesto urbanistico troppo limitato per accogliere degnamente una così imponente costruzione e consentirne il pieno godimento estetico esterno. L'interno di San Nicolò presenta un vasto spazio, che si estende in lunghezza per circa 88 metri ed in altezza per circa 33,35 metri, con una larghezza di m 27,50 per il corpo centrale e m 38,32 alla crociera. Vi si trova una piacevole atmosfera di luminosità che si riflette in toni caldi e dorati del mattone. La croce latina dell'edificio è diviso in tre navate tagliate da un transetto sul quale si aprono cinque cappelle absidali parallele. Le navate minori, grazie alla loro notevole altezza, consentono una percezione fluente ed unitaria dello spazio, dove risaltano le 12 colonne cilindriche (10 in laterizio e le due anteriori in pietra). Le colonne, che reggono il semplice soffitto ligneo carenato, riportano affreschi di Tommaso da Modena, presenti seconda colonna a sinistra, che raffigurano San Girolamo, Santa Agnese e San Romualdo. Altri affreschi della chiesa sono attribuiti alla sua scuola, anche se non direttamente al maestro. Sono presenti 12 colonne come il numero degli Apostoli, tra cui le prime 2...
Read moreIl Tempio di San Nicolò è un edificio religioso di Treviso. Per dimensioni, è la più grande costruzione del genere della città, superando anche il Duomo. A partire dal 1221 i frati domenicani si erano stabiliti a Treviso, su invito diretto del Comune, che aveva anche stabilito un contributo pubblico di 500 lire per la costruzione della chiesa e del convento.
I domenicani acquisirono il terreno nella zona sud-occidentale della città, all'interno della cerchia muraria appena eretta, dove pare esistesse già una cappella dedicata a San Nicola.
La nuova chiesa era già sicuramente consacrata nel 1282, come risulta da un documento che la descrive come modello per la costruzione della nuova chiesa di Santa Margherita degli Eremitani. Questa prima chiesa era già di notevoli dimensioni: lunga 24 pertiche e larga 7 (circa 49 m x 14 m).
Proprio in tali anni nel convento annesso iniziò la propria formazione religiosa Nicolò Bocassino, il futuro papa Benedetto XI. Questi divenne prima Provinciale dei domenicani della Provincia Lombarda e successivamente, nel 1296, Maestro generale dell'Ordine. Divenuto in seguito anche cardinale e nunzio in Ungheria, proprio di ritorno dalla sua missione e di passaggio a Treviso, lasciò in dono ai suoi confratelli ben 25 000 fiorini per l'ampliamento del complesso monastico. Divenuto papa pochi giorni più tardi, la chiesa rimase sempre nel cuore di Benedetto XI, tanto da lasciare nel testamento, secondo una tradizione che però non ha conferme oggettive, altri 48 000 fiorini per il completamento dei lavori. Si racconta inoltre che Benedetto XI era intenzionato a spostare la sede pontificia a Treviso, per questo finanziò i lavori per la costruzione e l'ampliamento...
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