The Loggia dei cavalieri ( Lodge of Knights ) is one of the most representative buildings in the historic center of Treviso. A little hidden gem where all the magic of Treviso is felt. It is located at the crossroads between via Martiri della Libertà and via Indipendenza, probably in the place of the ancient forum of the Roman Tarvisium. Symbol of political power assumed by the nobles in the period of the Free Commune, it was built between 1276. and 1277. during the podesteria of Giacomo from Perugia as a place for conferences, conversations, games for the nobility, the Knights, in fact. The Loggia is an beautiful example of Romanesque Treviso, influenced here by Byzantine architecture. The loggia was decorated with frescoes in two stages and the layers of plaster are now mostly overlaid. The first decoration was probably made between 1276 and 1277. The second layer of frescoes dates back to 1313-14, following the aristocratic revolution that led to the expulsion of the da Camino (a noble family from Treviso, protagonist of the medieval history of the Triveneto). The inscription in large black Romanesque uncial characters on white is still visible on the oldest decoration: "Hoc opus factum est tempore nobilisni Andreae de dno Iacobo de...
Read moreLa Loggia sorge nel luogo in cui un tempo in epoca romana si incrociavano il cardo e il decumano di Treviso. La Loggia dei Cavalieri venne costruita sotto il Podestà Andrea Giacomo da Perugia nel 1276-1277. La Loggia era luogo di ritrovo per i nobili e i cavalieri della città, per questo motivo non vi potevano accedere persone di bassa condizione. Oltre a essere luogo di ritrovo e di convegni, essa era anche il luogo in cui i cavalieri giocavano a scacchi. Quando Treviso venne conquistata da Venezia la destinazione della loggia cambiò. Essa cadde in rovina, giunse ad un tale degrado che tante volte si prospettò la sua demolizione, ma ciò non avvenne grazie all'iniziativa e all'intervento dell'Abate Luigi Bailo, venne quindi restaurata tra il 1910 e il 1911. L'edificio fu danneggiato dai bombardamenti nel 1944, in seguito ricostruito con il materiale originario. La loggia è unica nel suo genere in Europa, poichè è una sorta di piazza coperta, di forma quadrangolare, coperta su ognuno dei tre lati da cinque arcate a tutto sesto su esili colonne quadrate in pietra d'Istria. Molte testimonianze la ricordano come uno dei luoghi più belli della città per gli affreschi che la ricoprivano. La data della sua prima decorazione è precisata dalla monumentale iscrizione dipinta sul prospetto nella seconda metà del 1200. Essa proponeva scene tratte dalla tradizione classica , fondamento medievale della nuova cultura. Tracce di questa prima decorazione si possono vedere all'esterno, dove sono rappresentati grandi scudi con stemmi e motivi ornamentali a caratteri romanici nero su bianco, mentre all'interno si possono notare vari motivi rappresentanti figure mostruose o particolari; sulla parete est, ad esempio, è rappresentata una figura nuda verdognola con codino e un naso a proboscide che sta per suonare il corno; oppure una figura seduta con mani sulle ginocchia e gomiti alzati; una specie di Priapo con la lunga barba tirata da un bambino il quale è addentato da un lupo. Agli inizi del 1300 il primo strato di decorazione venne ricoperto e fu scelto un soggetto tratto dall'epopea cavalleresca, il veicolo di cultura preferito nella Marca, ampiamente diffuso in ogni classe sociale. Sopra gli archi sono rappresentati in una fascia coppie di cavalieri al galoppo, mentre nei pennacchi degli archi sono rappresentati fregi del collegio dei nobili. Decorazioni varie (figure di uccelli, cicogne, pellicani, galli pavoni, rameggi, tralci, stemmi del Collegio dei Nobili) si trovano nei sottarchi, nei piccoli rettangoli, sopra le fasce dei cavalieri. Nell'ultimo pilastro a nord-ovest pare si dovesse intravedere un riquadro con grandi figure di guerrieri ritti di fronte. Il motivo per cui nel Trecento venne scelto il tema dei cavalieri era per celebrare la cavalleria trevigiana ed...
Read moreBeautiful remnants of the Middle Ages, the times when Treviso was an independent city-state ripe with chivalric culture. Here you can read up more about the maintenance efforts. It’s worth completing the knowledge by visiting Santa Caterina Museum, which has a section on the painted city. You can still see frescoes around the lodge, though some were...
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