“DAMMI LA TUA SPADA AMICO, LA CUSTODIRO’ PER TE. NON COMBATTERE: SOLTANTO CON L’AMORE CONQUISTERAI LA PACE.”
Questo scritto si trova inciso sulla tomba di Diego de Henriquez e riassume in modo sintetico quello che egli fu: un grande e dotto collezionista di oggetti di carattere bellico (ma non solo) profondamente innamorato della Pace. Questo museo, scopo della sua esistenza, è stato realizzato e portato a termine nel 2014 a quarant’anni dalla sua scomparsa ed è ubicato negli edifici n. 3 e 4 del comprensorio dell’ex Caserma “Duca delle Puglie” di via Cumano 22-24 a Trieste. All’esterno, prima dell’ingresso vero e proprio, si può vedere esposto il cannone pesante tedesco Krupp da 172 mm in servizio dal 1941, completo di affusto ruotato. Il percorso espositivo (molto ben studiato e strutturato in chiave moderna) si sviluppa partendo dal pianoterra dell’hangar 3 i cui spazi sono riservati in larga misura alle grandi bocche da fuoco impiegate nel I° conflitto mondiale. Si possono anche vedere esposte in modo ordinato, correlate da targhe con testo esplicativo, armi individuali (fucili, pistole, baionette, bombe a mano, mazze ferrate, ecc.), “poster” propagandistici, divise (composte per la maggior parte dalle sole giacche) e varia oggettistica relativa alla “vita in trincea”, il tutto supportato da gigantografie con didascalie che aiutano a far comprendere le dimensioni dell’immane tragedia quale che fu la I° guerra mondiale. Passando al piano superiore si accede alla sezione dedicata a “Trieste in Guerra 1914-1954”. Si inizia dalla sezione che interessa il periodo bellico 1914-1918; si passa poi a quella di “Trieste in camicia nera 1939-1945” e si termina con il periodo che va dal Governo militare alleato all’Italia. Non poteva mancare una sezione dedicata a Diego de Henriquez. Sono esposti vari cimeli compresi la sua divisa da sergente della GAF (Guardia alla frontiera mod. 1941) e la giacca della divisa appartenuta al generale tedesco Hermann Linkenbach con cui de Henriquez, in qualità d’interprete, aveva trattato la resa del presidio tedesco di villa Geiringer; quest’ultimo il 2 maggio 1945 si consegnò alle truppe neozelandesi arrivate da poco in città. Sono anche esposti al pubblico una piccola parte dei suoi numerosissimi diari su cui usava annotare i fatti importanti della sua avventurosa ed interessante vita. L’ultima sala che si incontra è destinata alle esposizioni temporanee da dove, attraverso un corridoio ed una passerella, si raggiungeranno gli spazi destinati al nuovo allestimento. Si termina il percorso espositivo visitando la piccola sala ubicata alla destra della reception dove trovano posto varie serie di soldatini di carta. La sezione che riguarda la II° Guerra mondiale è in fase di preparazione. In una grigia mattina di ottobre del 1973, mentre ero intento a copiare dal vivo un edificio storico di Trieste insieme ai miei compagni di classe ed al nostro professore di disegno della scuola media che ci accompagnava, si avvicinò a noi una persona con appresso un cane meticcio di piccola taglia la quale, dopo aver osservato ed apprezzato il mio disegno, in modo garbato cominciò ad illustrarci brevemente la storia del palazzo oggetto del nostro lavoro. Quella persona era Diego...
Read moreAbsolutely fantastic. The museum explains in an easy to understand way about the first and second world war as well as the history of Trieste. It includes heaps of quick easy to understand wall cards in both english and Italian with photos. There is quite an extensive display of everyday items used during the war including clothing, kitchen utensils, uniforms, knives, guns, mortars, handgrenades and close quarter weapons. On the ground floor, there are trucks,cars and cannons from the first world war, many of which are the last in existence. Really informative and easy to understand, Well...
Read moreAn excellent museum painting a picture of the Isonzo war between Italy and Austria-Hungary during the First World War. The museum had very peculiar types of weaponry and logistical machinery not typically found in museums, so I definitely recommend paying a visit. Tip, For only 50 extra cents you can also visit the animal museum next door. The only shame is that some of the displayed items lack information or could have been more detailed. As well as the entrance being a bit difficult to locate. All in all, definitely...
Read more