All’arrivo ero un po’ disorientata…nel locale hanno un po’ ridotto il numero dei tavoli (almeno a piano terra), immagino per le direttive sul covid. Prima era un delirio, tutti appiccicati e in tantissimi perché il locale è sempre pieno di sabato, quando ho modo di andare io. Al piano di sopra invece ancora tutti abbastanza appiccicati e poco arieggiati, almeno come impressione. Comunque questa è una delle mie pizzerie preferite e se la valutazione è di 4 e non 5 stelle non è certo legata al cibo ma un po’ al casino generale e un po’ al fatto che il servizio alle volte risulta rallentato (anche se i camerieri sono gentilissimi). Ma la pizza, che è ciò che prendiamo noi quando andiamo lì, è davvero speciale! L’ultima volta ho notato che hanno rimaneggiato un po’ il menù, per esempio non esiste più la pizza ligure con il pesto che era quella che prendevo sempre io e quindi sono passata alla calabrese con nduja, gorgonzola e cipolle. Davvero buonissima, saporita e ben cotta. Il mio compagno ha preso una pizza al salmone e il mio vicino di tavolo ha scelto un calzone superscenografico (sembrava l’Etna che sta eruttando lava, solo che al posto della lava c’era il prosciutto!! Una festa per gli occhi!). Insomma ci vuole un po’ di pazienza ma il locale è senz’altro consigliato. Il green pass ci è stato chiesto regolarmente all’ingresso e il menù non è più cartaceo ma leggibile su un tablet che mi hanno detto che viene disinfettato ogni volta che viene usato dai clienti. Un consiglio per loro ce l’ho però…cambiare la marca del caffè. L’abbiamo preso decaffeinato, ma in commercio ormai esistono caffè decaffeinati ben più buoni del loro. Prezzo ragionevole. Prenotazione direi obbligatoria, almeno nel weekend.