Paneolio&sale — Restaurant in Bari

Ieri ci sono stato per la prima (e spero ultima) volta . L'esperienza è stata così deludente che ci tengo a raccontarla passo passo. Il ristorante è collocato nella zona probabilmente più vivibile e meglio urbanizzata di Bari. All'interno, il locale si presenta moderno e minimalista, gradevole. Al tavolo iniziano le delusioni: manca la tovaglia, i tovaglioli sono in carta e di qualità appena sufficiente, le posate sono da discount, non ci sono due piatti uguali manco a pagarli. L'imbarazzo aumenta con l'intervento dei camerieri: il primo dei due che ci hanno servito sosteneva che all'interno dell'antipasto denominato "cotto di mare" ci fosse una portata a base di carpaccio. Si sarebbe trattato di una curiosa evenienza e infatti quello che il cameriere sosteneva erroneamente essere carpaccio era in realtà un comunissimo piatto cotto in bianco. Lo stesso cameriere, richiesto di un consiglio sul vino, naturalmente bianco, da abbinare al pranzo a base di pesce, ha suggerito un Verdeca, uno Chardonnay e un Fiano. Personalmente, suppongo fossero gli unici bianchi presenti nella carta e, dei tre, l'unico accettabile mi pareva il Fiano. La seconda cameriera intervenuta al tavolo non sapeva che la bottiglia di vino che aveva portato al tavolo si apriva senza apribottiglie, non aveva idea di come si versasse il vino e non era in grado di portar via i piatti senza far cadere le posate. Vengo al cibo. A parte un paio di cose, onestamente buone, soddisfacenti, come la parmigiana di mare, il resto delle portate consumate al tavolo erano opache, mediocri, ma il punto più basso si è raggiunto col primo che ho ordinato io. Ho scelto un pacchero in crema di pomodorini gialli condito con un sugo a base di pesce spada. Non c'era nessuna crema: si trattava, piuttosto, di una zuppa acquosa e vagamente scoraggiante. Il pesce spada era stato cotto eccessivamente e, nota più triste, la pasta era cruda e zuppa dell'acqua di cottura. Il più acerbo tra gli apprendisti cuochi sa che la pasta si cala in acqua bollente e si tira via quando è cotta e, se proprio la si vuole mantecare in un sugo, la si può tirar via a 3/4 di cottura per saltarla in padella insieme al sugo. Se non si riescono a padroneggiare questi rudimenti dell'arte culinaria, è preferibile appendere il tocco bianco al chiodo e non intossicare le domeniche altrui, specie quando il conto non è propriamente economico e i prezzi riportati sul menù giustificano aspettative...

Premetto che se avessi potuto avrei evitato volentieri questa cattiva recensione ma è bene che chi gestisce questo locale si accorga di quanto male organizzato sia e di quanto sia importante l'educazione e il rispetto del cliente che TI PAGA! Prenotazione ore 21:15, arrivo 21:15 . ordinazione presa alle ore 21:30. Dopo aver ordinato, ore 23:15 le nostre pizze non solo non sono ancora arrivate , ma non sono neanche in cottura. Ho provato a chiedere delucidazioni alla Signora in cassa la quale con maleducazione e scarsa professionalità mi ha risposto, invece che scusandosi e cercando di comprendere il disagio( oltre 1 ora di attesa) dicendomi "che il locale era pieno e grande e che avremmo dovuto aspettare. " il tutto ripeto senza comprendere il disagio o scusarsi per l'attesa ( oltre 1 ora e mezza) Premesso che se il locale è grande e non hai abbastanza personale per coprirlo non riempi il locale per servire il cliente male, ma detto questo che modo di rispondere è questo a un cliente ? Dovevi semplicemente capire la situazione e chiedere scusa per il disagio. Arrivano le pizze, la mia personalmente era bruciata ma tant'è...dopo ore di attesa la mangi . Spaghetti all'assassina assolutamente nella norma. Nulla di eccezionale, anzi.

Ah dimenticavo, durante l attesa nessun cameriere si è preoccupato se avessimo bisogno di acqua o birra che nel frattempo avevamo finito. Oltre che ogni volta che cercavo di fermare un cameriere la risposta era : " si arrivo..." senza fermarsi.

Era il compleanno di una persona al tavolo e inutile dirvi che la piccola torta è arrivata al tavolo : Senza aver sparecchiato il tavolo, senza piatti e senza posate (che erano state dimenticate al tavolo dietro) e senza preoccuparsi se avessimo o meno un accendino per accendere la candelina( accendinoche abbiamo dovuto chiedere in prestito a un tavolo...

Sono stato in questo locale insieme ad un gruppo di amici. La prenotazione è stata rispettata e non abbiamo atteso per sederci. Ho ordinato la pizza Japigia (mozzarella, spinacino, crudo e miele all'arancia): molto difficile da mangiare dopo il primo pezzo, poiché era stata inserita una quantità spropositata di miele, rendendo il tutto abbastanza stucchevole; inoltre, il prosciutto crudo risultava un po' troppo salato. La mise en place presenta qualche trovata caratteristica, con caraffe per le bevande e scolapasta per le frittelle, ma ciò non giustifica assolutamente i 2,50€ di coperto (n.b. frittelle non incluse nel coperto). Il menù è vario, spaziando tra primi, secondi, pizze e panzerotti; in esso è presente anche una sezione dedicata all'alfabeto italiano, latino e barese, scritta in un italiano discutibile e piena di errori (es. S = "emme", e non S = "esse"; B = be e non B = bi). Gli allergeni sono segnati con un pallino rosso vicino alla pietanza che li presenta, ma non viene segnato di quale allergene si tratti, con un semplice rimando alla pagine finale del menù, contenente la lista di tutti gli allergeni. Il personale è gentile e disponibile. I tempi di attesa per le pizze sono stati un po' lunghi; ci hanno portato subito le birre, quindi si erano abbastanza riscaldate una volta arrivate le portate principali. Un posto senza infamia e senza lode, non penso...