La Pescheria — Restaurant in Barletta

The food is fairly good but the service leaves much to be desired. When we popped up, the restaurant was half empty yet the waitress declined to sit us outside because we had no reservation. We were shown to the table inside the restaurant where we received the menus and then waited for about 20 minutes for someone to come and take our order. Waitresses were passing by but no one paid attention. Finally one came up and took the order. The food itself was good quality but the service definitely needs improvement. Another non-Italian couple was in that restaurant the same time as us, was denied the outside table and then had to wait for ages for the waitress to come. That’s the first time we experienced such poor service in Italy,...

Great! Here's a refined English review for your experience at Pescheria Restaurant in Barletta:

At Pescheria, I discovered the joy of tuna tartare for the first time—fresh, vibrant, and elegantly plated. The baby cuttlefish with carrot sauce was a delightful surprise, blending sweetness and depth. The mixed grilled fish was perfectly cooked, showcasing the kitchen’s mastery of seafood.

🍷 Paired with a crisp Tramari rosé from Puglia, the meal was harmonious and refreshing.

🍰 The evening ended with a tiramisu with...

Nel complesso direi che il giudizio è negativo. Il tacos con il salmone non è piaciuto in quanto era molliccio ed insapore (ma potrebbe essere il nostro gusto che non ha gradito). I troccoli con burrata, cipolle caramellate e crema di zucchine un po' sciapita e insapore (ma anche in questo caso potrebbe essere colpa del nostro gusto più esigente). Frittura di calamari, polipo e alici non meriterebbe nemmeno un giudizio perché gommosa ed insapore (le alici sono state fritte senza essere completamente scongelate e separate singolarmente, alcuni blocchi di alici erano ancora crude all'interno). Dal nostro tavolo all'esterno si notava che in cucina, anziché impegnarsi e concentrarsi nel proprio lavoro si pensava ad utilizzare il telefonino (sia lo chef che il lavapiatti). La gentilissima cameriera era l'unica a lavorare con serietà e professionalità (apparecchiava, sparecchiava e svuotava i piatti in un bidone posto davanti alla finestra che dall'esterno comunicava con la cucina, prendeva le ordinazioni e serviva ai tavoli). In cucina accedevano anche persone che non erano autorizzati (amici dell'aiuto chef che aveva un cappellino e non indossava nessun camice) e chiacchieravano con lo chef. Anche all'arrivo del proprietario presunto tale (forse il direttore) le cose non cambiavano in cucina e si continuava con il mangiare dei panini mentre si cucinava. In poche parole una baraonda. Le due stelle solo per la povera ed...