Per via delle recensioni abbiamo deciso di provare il sudddetto ristorante ed appena arrivati ci viene dato solamente il menù di ferragosto, di cui non eravamo stati avvisati al momento della prenotazione.
La premessa è che io solitamente non scrivo recensioni, soprattutto sé negative, perché può capitare che ci siano eventi/occasioni particolari per cui l’esperienza del cliente non sia ottimale. Ma questa la dovevo proprio scrivere, per via della pessima qualità sia del cibo che del servizio.
Ci viene portato l’antipasto, composto da crostini di pane pre-tagliato con spread da supermercato, fettine di spek, mozzarelline e l’unica cosa autentica, un crostino con tartufo fresco sopra. Assieme viene servita quella che sul menu era tartare, ma che alla consistenza del palato sembrava carne da affettato tagliata grossa (e no, non è per saccenza, ma non era assolutamente tartare).
Vengono serviti spaghetti chitarra, che si rivelano un grumo di pasta collosa senza condimento (può succedere al limite, ma quella arrivata successivamente a mio marito era nelle stesse condizioni, pertanto non era un caso). Poco dopo vengono servite le due porzioni di pasta con quello che doveva essere ragù bianco di coniglio, ma che si è rivelato pasta in bianco con (testualmente e scrivendolo con un certo imbarazzo) 2 pezzi di carne tagliata come blocchetti di prosciutto cotto.
Arriviamo infine alla tagliata con rosmarino con patate. L’insalata e le patate cono quello che ha salvato la portata, perché la carne, sia mia che di mio marito era un taglio prevalentemente grasso, e pertanto più della metà è rimasto nel piatto come scarto (al quale la cameriera in questione non ha battuto ciglio).
Stando all’esperienza con le altre portate abbiamo decisamente glissato sul dessert.
Avrei sinceramente dovuto fare delle foto, perché la nostra esperienza contrasta decisamente con le recensioni di questo ristorante, ma foto o meno, il tutto è stato uno schiaffo morale per tutti quei ristoratori che mettono l’anima nel loro lavoro ed in quello che propongono ai...
Read moreCapitati per puro caso nel fine settimana. Ambiente carino e personale presente e disponibile. Il cibo è stato però un disastro: gli spaghetti alla chitarra avevano il formaggio ammuffito. Immagino lo facciano prima in modo da essere pronto all’uso, bastava annusare per sentire che non andava. Rimandato subito indietro, ci è stato detto prima dal cameriere che era una crema di parmigiano, poi un pecorino “particolare”, infine il cuoco è ritornato sui passi del parmigiano ed ha dato la “colpa” al basilico, che dava questa sensazione di amaro (ma totalmente mangiabile secondo loro). Sul menù poi c’era scritto parmigiano al basilico, come fa a diventare crema di formaggio o pecorino? Boh. Ci siamo sentiti un po’ presi in giro dalle giustificazioni infinite che cambiavano e dalla scarsa considerazione della nostra osservazione, tra l’altro detta in modo pacato (e con non poco disagio, devo dire) non abbiamo minimamente insistito ma è stato fastidioso continuare a discutere per un piatto sbagliato. Come se non fossimo in grado di capire il tipo di prodotto, come se non fossimo abituati a mangiare svariati tipi di formaggio. Il piatto ci è stato tolto dal conto, anche quello ripetuto dal personale, che continuava però a giustificare il piatto. È il turno del secondo: il coniglio ripieno è arrivato con dei problemi di qualità, anche qui. Abbiamo preferito evitare discussioni e non abbiamo rimandato indietro il piatto, ma onestamente è stato frustrante. L’altro secondo, la tagliata, è arrivato freddo. Apprezzata la carne, che era tenera. In generale però ci è sembrato un cibo sciatto per i prezzi proposti, approssimativo il menù che talvolta ha la dicitura “ecc…”. Mi auguro siano situazioni di sfortuna, ma per favore fate attenzione ai prodotti...
Read moreQuando, con un colpo d'occhio decidi: qui mi fermo! Il passaparola mi ha sempre incuriosito e quindi leggo le recensioni. Ma il “passa emozioni” è difficile da raccontare…. A me basta poco per dire: sì, questo è il posto giusto! Sono sensazioni che si vivono a pelle. Appena messo piede sull’uscio del ristorante, è proprio questa la percezione che ho avuto. Una sensazione di pace, di pulito, di armonia, di calore umano. Nessun suono superfluo, solo il tintinnio della cucina. E tutti i commensali in armonia con un ambiente accogliente e riservato allo stesso tempo. Ero certa: qualsiasi pietanza mi fosse stata offerta sarebbe stata equilibrata e gustosa. Ed è stato proprio cosi! È quando cominci ad assaporare, che scoppia tutta l’emozione: la ricchezza di colori e di profumi ti inebriano e più assapori è più ti senti felice di stare proprio lì. Quando poi, brilla del vino perfetto che ti ha accompagnato fino al dessert, uscendo, guardi l’insegna capisci tutto. Vecchia Trattoria “La boheme”….. e aggiungo il sottotitolo: “bohéme di piaceri scanzonati, dal gusto raffinato per palati...
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