Sono tornato a distanza di anni in questo locale. Avevo avvisato l'amica che mi accompagnava che non ne servavo un eccelso ricordo, ma data l'ora, la necessità di mangiare qualcosa dovendo percorrere ancora centinaia di chilometri per tornare a casa e che i due locali limitrofi ci sembravano dediti alle bevande piuttosto che al cibo, abbiamo cenato in Pranzeria. SINTESI L'assoluta assenza di trasparenza della signora che ha preso la nostra ordinazione e dato una giustificazione assurda del sovrapprezzo caricato inficia qualunque giudizio si voglia esprimere su Panzeria!!!!! ELEMENTI POSITIVI Il cameriere che ci ha accolto è molto cordiale; Ubicazione centrale del locale; ELEMENTI NEUTRI Orecchiette con ragù barese (10 euro), "Ragù: cottura lenta con pomodoro San Marzano": piatto come ci si attende, nulla di più, nulla di meno; ELEMENTI NEGATIVI Acqua minerale vetro Orsini 75 cl. (2 euro): il cameriere di colore, ha portato la bottiglia, reggendola da sotto con la mano destra, avendo al contempo la sinistra sul tappo, totalmente nella mano, e, mentre ci guardava ripetutamente a disagio, ha tirato verso l'alto il tappo di scatto, quindi, senza girarlo. Non si è udito alcun rumore di apertura: regola vuole che ogni bottiglia, acqua o vino che sia, va aperta davanti ai clienti. A tal punto, cosa mai successami in decenni di frequentazioni di ristoranti, il cameriere anzidetto si stava allontanando col tappo in mano. Gli ho detto: "No! Lasci il tappo qui!" ed osservandolo, come si vede dalla foto, manca di un pezzo, che non è caduto davanti a noi, né era rimasto nelle mani del cameriere, a conferma della pregressa apertura. Se già fosse accaduto quanto successivamente riferisco, avrei preteso la sostituzione della bottiglia, cosa che non ho fatto, credendo alla "bona fide" del cameriere di colore, magari, abbiamo pensato, ancora non adeguatamente addestrato, e quindi, inesperto, il che potrebbe giustificare una negligenza così grande (non essendo malpensanti). Tagliere del guercio per una persona (11 euro), "Salumi, formaggi, latticini, sott'oli di nostra produzione, confetture artigianali, il tutto accompagnato da pane di semola di Altamura". Il tagliere mancava delle confetture artigianali (che tra l'altro, oltre ad essere riportate nell'elenco suindicato, risultano nella foto del menù su Internet), come pure va notato che i "latticini" dell'elenco hanno corrisposto ad una ricottina e non ad un latticino, bocconcino o simile. Abbiamo fatto notare la cosa al cameriere gentile, il quale, si è scusato, dicendoci che il menù riportava delle indicazioni di massima, visto che il tagliere viene periodicamente aggiornato (gli avremmo dovuto replicare: "Allora, dovete aggiornare anche il menù!", ma non l'abbiamo fatto, sempre per eccesso di bontà). Ma il "botto", talmente grave da inficiare la valutazione complessiva del locale, è stata la clamorosa affermazione della signora in gonna bianca che, nel prendere l'ordinazione del tagliere, ci ha detto: "In alternativa al pane di semola di Altamura, potete prendere il Ciccio, se gradite!". Al che, la mia amica mi ha guardato ed ha esclamato: "Non conosco, allora, lo provo!". Una volta avuto il conto, mi sono recato alla cassa ed ho pagato. Non controllo il conto, in genere, al massimo gli dò uno sguardo frettoloso. Ma nell'uscire, parlando con la mia amica ho notato la voce "Ciccio" 4 euro!!!!!!! Allora, mi sono avvicinato alla signora in gonna bianca e le ho fatto notare che il Ciccio, come lo aveva proposto, era alternativo al pane di Altamura (e quindi, compreso nel prezzo del tagliere come lo era il pane di Altamura!!!), e lei rimando: "Io ho detto, se gradite, non potevo essere più rude e dirvi che era a pagamento!". Ed io, di rimando: "Come non doveva dircelo? Doveva!". Per evitare polemiche, considerando che il locale era affollato, che era già tardi ed i chilometri da fare ancora centinaia, ho desistito. MAI...
Read moreNon sono solito rilasciare recensioni negative perché ho gran rispetto del lavoro e dei sacrifici che i ristoratori dinnanzi al caro bollette e all'aumento delle materie prime devono sopportare. E nonostante quello che io ho subito, a distanza di 20 giorni ho perfino il coraggio di dare tre stelle. Avendo lavorato in passato nel settore della ristorazione ed essendo una guida turistica ho imparato una regola fondamentale qui riferita: IL CLIENTE HA SEMPRE RAGIONE. Questo anche quando ha richieste un po' particolari oppure se certi atteggiamenti possono essere opinabili. Arriviamo al dunque. Siamo in quattro adulti più due bimbi. Essendo passate da poco le 21 chiediamo degli antipasti, due pizze, ma con la cortesia di accontentare prima di tutto i bimbi con un semplice ciccio con salame. Dopo mezz'ora arrivano i nostri antipasti e solo alla fine il ciccio per i bimbi, la cosa più semplice di tutti. Vabbè, non è successo nulla di grave, potevano però avvisarci che non era possibile la nostra richiesta. Alla fine, abbiamo sopportato i pianti del bimbo più piccolo. Per fortuna la qualità del cibo arrivato era eccellente, nulla da eccepire. Ora succede però il motivo della discordia. Mio figlio, un bimbo buono e meraviglioso di appena DUE anni, deve fare la pipì e, avendo da poco tolto il pannolino, si serve di un mini vasino portabile con bustina usa e getta ermetica. Visto che siamo ALL'APERTO, nella sala grande ci sono tre tavoli occupati ben distanti da noi, lo facciamo accomodare affianco a noi, ben riparato... 20 secondi, riempie la bustina, mia moglie la richiede ermeticamente e si dirige in bagno a gettarla nel contenitore dei rifiuti. Qui parte tutto il disappunto della proprietaria che ravvisa nel gesto un atto di mancanza di rispetto da parte di mia moglie, le fa una lezione di raccolta differenziata e ci dice che gli ospiti degli altri tavoli si sarebbero infastiditi (cosa non vera, in quanto solo lei se n'è accorta). Io chiedo scusa, dicendole che la prossima volta avremmo portato il bimbo in bagno, ma altresì le faccio notare che stiamo parlando praticamente di un neonato, non di un bimbo di dieci anni o di un cane. Prendo mia moglie e la riporto al tavolo. Dopo un 'altra mezz'ora vado a pagare il conto (giusto per quantità e qualità del cibo). Mia moglie vuole però chiarire con la proprietaria la questione (chi è mamma può capire...) io cerco però di intervenire a fare da paciere e di ammettere che un pochino di colpa l'hanno avuta entrambe. Lei non ci sta e continua a dire che certe cose vanno fatte nei propri paesi. Mia moglie è dell'est Europa, quindi in questa affermazione ci vedo un po' di velato razzismo, ragion per cui decido che è il caso di non discutere più. A questo punto esce il proprietario dalla cucina tutto infuriato che cerca di picchiarmi (avete capito bene, picchiarmi!) fermato da una sua bravissima collaboratrice che lo blocca e gli spiega che io non ero lì per difendere mia moglie, ma solo per chiarire. Andiamo via, avrei dovuto chiamare la polizia... Ho letto le recensioni passate ed ho visto che caratterialmente sono persone abbastanza superbe e poco umili. Voglio vedere se si fossero comportati così con tipi poco...
Read moreSono stata in questo ristorante "gourmet" ieri sera con tre mie amiche per cena. Ci hanno fatte sedere in dieci minuti dal nostro arrivo, ma sin da subito abbiamo avuto il sentore che ci fossero un po' di disattenzioni, come lasciarci con un solo menù, portarci bicchieri e piatti sporchi, l'impossibilità di ordinare la -pizza del mese- per mancanza di ingredienti.... e va bene, è venerdì sera, c'è maltempo, la ristorazione è un mondo difficile, tutti lavoriamo ed è giusto dar fiducia e avere un occhio di riguardo, soprattutto tra ragazzi. Sennonché la situazione non ha fatto altro che peggiorare: pizze che di gourmet avevano ben poco, sia per l'estetica che nel gusto, portata di carpaccio improponibile poiché salatissima ed immangiabile (fattore commentato e giustificato come se noi non capissimo nulla della materia prima -,e ne abbiamo provato di Angus nella nostra vita- ma vabbè l'umiltà è ormai un privilegio), salsa tzatziki liquidissima. Tutto questo accompagnato da un'inesperienza del personale, una strafottenza della (probabile) titolare del posto ed una maleducazione inaudita del pizzaiolo, che forse deve riprendere in mano i manuali di HACCP, perché finché le porte del locale non sono ancora chiuse, non può uscire dalla cucina e mettersi a fare manovre con le tende, spostando e toccando oggetti all'esterno. Non mi dilungherò ancora per molto, perché l'esperienza in questo posto è stata davvero scioccante, ma mi chiedo davvero come faccia ad avere una media così alta se per tutta la serata abbiamo ricevuto solo mancanze di rispetto, e per giunta intorno a noi solo persone che annuivano empaticamente alle nostre continue puntualizzazioni (non siamo solite farlo, come ho detto all'inizio siamo persone molto comprensive e che chiudono sempre un occhio di fronte a piccolezze) ed a loro volta erano scontente del pessimo servizio. Consigli di fine recensione? Rivedere le BASI della gestione di un locale, eliminare la parola Gourmet dall'insegna (non ci si può appropriare di un termine del genere senza criterio e con questi presupposti) e fare un bagno di umiltà. A mai più, buon proseguimento.
P.s.: che la risposta dei gentili gestori a questa recensione non faccia minimamente riferimento alla "ricerca di un bravo psicologo", o simil ineducazione, come letto in...
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