Consigliata da un collega ci affrettiamo a prenotare un tavolo per me e per la mia famiglia per la cena dopo la nostra giornata di mare. La location è superba, tanto è vero che siamo estremamente in imbarazzo per il nostro dress code. L'atmosfera tuttavia non è delle migliori, perché nulla e nessuno ha fatto nulla per farci pesare meno questo disagio iniziale. Arriviamo al nostro tavolo e notiamo una ventina di formiche scorrazzare tra posate, bicchieri, tovaglie e tovaglioli. Facciamo presente al personale la questione e la cameriera si prodiga per cacciare le formiche con un tovagliolo. Mi aspettavo di essere spostato di tavolo, o che venissero cambiate anche le posate e i bicchieri, ma nulla. Ancora in imbarazzo non facciamo troppe storie e ci sediamo. Il menù, devo essere onesto, era veramente meraviglioso: avrei voluto prendere la metà dei piatti. Il mio gruppo decide di prendere pizza gourmet, a malincuore mi adeguo. Vado per una "Vento del Sud", una pizza con sugo, mozzarella, stracciatella, gamberi rossi e granella di pistacchio. Arriva a prendere le nostre ordinazioni quello che si rivelerà essere il responsabile di sala, più la cameriera che ci ha aiutato prima. Uno di noi richiede una sostituzione del gorgonzola nella sua pizza, e le viene detto che non ci sono altre soluzioni disponibili (nel menù sono presenti diverse varietà di formaggi), un ragazzo estremamente difficile coi gusti (vedeste quanto è magro) richiede un menù bambini e gli viene negato con decisamente poca cortesia proprio dal responsabile di sala (umorismo di difficile comprensione?). Arrivano i piatti in tempi celeri, ma una pizza è sbagliata. Non facciamo in tempo a rimandarla indietro che un blackout nella zona si manifesta e durerà per tutta la cena. Ovviamente la correzione richiedeva elettricità, quindi nuovamente ci adeguiamo alla situazione. Nel buio totale, mi impegno a decapitare i gamberi, ma la testa è fusa con la mozzarella e l'impresa è più ardua del previsto, tanto che una testa finisce sulle mie gambe, fortunatamente protette dal tovagliolo. Essendo sprovvisto di piattino per le teste di gambero avanzate (sicuramente perso nel trambusto del blackout), mi trovo costretto a lavorare con il poco spazio a disposizione per tagliare la pizza, e un'altra testa finisce sfortunatamente sul tavolo. La pizza non è eccezionale, onestamente mi aspettavo di più, ma decisamente manca l'elemento più atteso: la granella di pistacchi. Finita la cena, uno dei camerieri finalmente ci porta una candela (in un tavolo da otto persone) e gli suggeriamo di aiutare altri clienti in difficoltà piuttosto che noi, che abbiamo finito di mangiare. Il suggerimento non è colto (di nuovo, la situazione era molto confusa) e non facciamo in tempo a chiedergli il conto che è già via. Torna finalmente la luce e svelato il misterk della granella di pistacchi: era tutta sulle teste di gambero. Che sfortuna. Aspettiamo ancora almeno 5 minuti e qualcuno finalmente si preoccupa di noi. Infastidito dalla situazione, richiedo cortesemente di parlare con il manager unitamente al conto. Si presenta dunque colui che scopriamo essere il responsabile di sala ed espongo le mie problematiche. Mi aspettavo un po' di comprensione, essendo stato estremamente gentile nonostante tutto (mentre gli esponevo il problema, ha sparecchiato il tavolo e continuato a farlo mentre parlavo, dicendomi "torno tra un minuto eh"), ma vengo coperto di parole a scaricare la colpa ("il blackout", "non è un bambino per prendere il menù bambini", "non ho sentito che la signora aveva chiesto il gorgonzola in sostituzione", "non sono io il proprietario"), al che non riesco a non chiedergli come si sarebbe sentito lui al mio posto. La domanda ottiene la risposta del più assordante dei silenzi, dunque ci lascia e ci porta il conto. Abbiamo ottenuto 32€ di sconto su un conto di 132€, ma non le scuse che mi aspettavo. Peccato, questo posto poteva essere un capolavoro, invece è un posto dove dubito tornerò in futuro. Allego foto dello scontrino, che per la cena era impossibile farne visto il blackout