My partner and I wanted to dine in for his birthday. However, we missed the fact that we needed to make a reservation and decided to simply pop in and see whether any table would be available for dinner since that is normal practice. Before coming in, however, we waited for approximately 15-20 minutes at the door, since we were talking outside; no-one entered. What happened next was off-putting - waitress half-greeted me and rudely told me to leave because the place was fully booked without even offering to make a reservation sometime in the future depending on availability. I want to emphasise that there is no issue with the place being fully-booked; nonetheless, I believe that the waitressing personnel in the Michelin starred restaurant should not be rude to potential dinners, to say the least. We felt discriminated based on our sexuality and appearance (remember, we never saw anybody entering the restaurant) and decided to talk to the waitress about it. She said that it had nothing to do with our appearance or anything else; however, she still did not offer us to make a reservation for a future date. I had to propose myself to make a reservation earlier in the conversation. Sadly, considering all of the above, we would not like to eat here for now, nor did we ever get the chance to in the first place. We hope that the customer interaction improves and, hopefully, we will get a chance to dine...
Read morePer chi desidera mangiare bene, non le solite cose o i soliti sapori, a chi cerca la qualità e non la quantità, il ristorante Vitium è il posto giusto. Vitium il Gourmet che mancava Entrando ci si aspetta di vedere un ambiente in stile 800/900, e in parte è così, soffitti alti con travi a vista, spezzoni di parete affrescati e pavimento su due livelli in parquet, colonne e archi di mattoni. Ma poi ci accorgiamo che la maggior parte del restante è in stile minimal/moderno, pareti di colore grigio nude, travi al soffitto verniciate di due colori differenti, che seguono il diverso livello del pavimento, illuminazione a parete poco invasiva e arredamento moderno. Tavoli in metallo nero apparecchiati discretamente, ma senza tovaglia con al centro un’alzatina bianca che illumina il piano, e sedie in tessuto di colore blu accolgono comodamente gli ospiti. Il ristorante è capitanato dal giovane pugliese Michele Minchillo, che dopo la scuola di cucina Alma e svariate esperienze in ristoranti un po’ in tutto il mondo, ha deciso di provare a realizzarne uno tutto suo. Al fianco dello chef il sommelier Fabrizio Annarella anche lui di origini pugliesi e in sala Federica Bernabini da Cesena. Il menù alla carta è ben strutturato, fra antipasti, primi e secondi, sia di pesce che di carne, una buona scelta è riservata ai dolci e una cantina di oltre 200 etichette riescono sicuramente a soddisfare ogni gusto. Vi sono poi due menù degustazione, di 5 o 7 portate a sorpresa, o meglio a discrezione dello chef. Le preparazioni sono un misto di tecniche di cottura tradizionali e innovative, dove ogni ingrediente si amalgama alla perfezione, con contaminazioni esotiche e orientali, tra un misto di dolce e salato, un buon equilibrio di gusto, croccantezza e morbidezza che avvolgono i sapori e appagano il palato, merito della bravura di Michele e delle materie prime di grande qualità. L’impiattamento non è troppo elaborato, ma si fa comunque apprezzare, stoviglie diverse a seconda delle portate, dalle classiche alle originali o addirittura di disain, servizio attento ma non invadente. Per chi desidera mangiare bene, non le solite cose o i soliti sapori, a chi cerca la qualità e non la quantità, il ristorante Vitium è il...
Read morePremetto che non sono mai stato in un ristorante di questo livello, quindi non ho termini di paragone per poter dire se sia meglio o peggio di qualche altro locale. Premetto inoltre che mi sono approcciato a questa serata non con l'idea di andare in un ristorante ma di vivere un'esperienza.
E' stata una serata magica. Atmosfera raffinata. L'uso della luce negli interni permette di vedere perfettamente il proprio tavolo ma mantenere una penombra tutt'intorno che suggerisce un'intimità unica. Curato il tavolo, ogni singolo dettaglio, dalla disposizione delle vettovaglie alla forma dei piatti. Personale molto competente e cordiale. Capace di farti sentire a tuo agio, far trasparire la competenza e l'eleganza del locale mantenendo però un calore che non crea distacco. La descrizione di ogni portata è stata sintetica ma completa. Noi abbiamo scelto un percorso gastronomico di 7 portate (c'è l'opzione da 5).
Personalmente non mi sono voluto limitare bannando ciò che normalmente non mi piace, ed ho fatto bene.
Ho scoperto, toccando finalmente con mano (o con lingua in questo caso) che la cucina è un'arte. Non ci sono parole che possono descrivere la perfezione di alcuni piatti. Questi non sono piatti buoni, di cui si trova la ricetta online, e che con un po' di impegno li si replica a casa. Ogni singolo boccone è stata un'emozione, una chiave che ha aperto ricordi, momenti, luoghi, viaggi, stupore. Certi piatti (inutile tentare di ricordare tutti gli ingredienti) si spingevano fino al limite della sapidità, per poi crollare con un sapore che arrivava subito dopo. Si vede lo studio e la ricerca, l'equilibrio.
Ahimè, i piatti erano solo 7, , ma l'entree e il pre-dessert sono una gradita sorpresa.
Altra nota positiva, è il conto. Un rapporto qualità prezzo straordinario, che sicuramente ci farà tornare.
Sento tante persone dire "si ma poi vai al Mc". In questa frase ci sono due errori. Il primo, ribadisco: questa è un'esperienza che va oltre il semplice mangiare. Non si va in un posto del genere per il semplice bisogno. Il secondo errore è che si esce sazi.
Grazie della...
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