Il Papavero — Restaurant in Eboli

Disagio stellare….. di stelle solo quelle della notte di san Lorenzo…. Locale al di sotto delle aspettative che puoi avere e pensare per un ristorante annoverato nella guida Michelin e soprattuto insignito di una stella Michelin. Premettiamo che nel periodo estivo la location è esterna, mentre desumo che nel periodo invernale è interna, molto più consona e gradevole. La location estiva è situata all’interno di questo cortile, il nostro tavolo si trovava nei pressi di un ventilatore ove era impossibile parlare e riuscire a sentire in tranquillità e serenità la presentazione dei piatti, o semplicemente dialogare tra di noi commensale. Molto snervante!!!! Consumazione della serata 4 menu degustazione con abbinamenti vini. Servizio cortese, ma poco professionale in determinate occasioni, quale informazioni sui piatti o anche su delucidazioni sull’uso di tecniche o semplicemente erbe aromatiche. Disagio ulteriore dovuot anche alla “grandezza” del tavolo per 4 commensali, con calici di vini, bottiglie di acqua, lievitati era molto ristretto il tutto. La cucina non ha osato molto leggermente al di sotto delle aspettative.. Menu degustazione da 7 portate, piatto della serata extra menu chiesto alla cucina, il loro tortello alla genovese, sublime, armonico ed equilibrato….

Ed ecco il vero tasto dolente… Abbinamento vini!!!!!

Accompagnamento dal valore di 40€, tra l’altro, abbinamento che il maître e sommelier aveva sconsigliato e consigliato di acquistare una bottiglia, ma cosa vi è di più intrigante che provare e dare libero arbitrio al maitre, di mettersi in gioco, di far divertire i commensali, di raggiungere l’armonia, l’equilibrio tra il cibo e vino…. Bene questi sono i vini scelti in degustazione: Foss Marai dosaggio zero ( calice extra) 9€ a calice, chiesto come bollicinada accompagnamento per l’amuse-bouche, mi fermo qui ⁠champagne LIÉBART- RÉGNIER - brut - Excelia 2018 ⁠TURMHOF Moscato giallo 2022 ⁠ceretto Langhe Arneis 2022 ⁠Castel de Paolis donna Adriana 2021 Molto ma molto deludente… ritirarci la vedo...

Una stella cadente. Dopo aver trascorso giorni per organizzare una cena di compleanno a sorpresa, convinti di regalare un'esperienza unica nel suo genere, ci siamo ritrovati soli e vi spiego il perché:

1. giunti a "Il Papavero", il personale ci dice che è appena avvenuto un black-out, ma ci possiamo accomodare ugualmente al bel tavolo riservato.
2. Una volta accomodati, un commensale chiede di poter andare in bagno e viene accompagnato dal personale data la situazione, ma viene lasciato nell'oscurità della toilette dovendo cercare da solo la strada del ritorno, naturalmente non senza difficoltà.
3. Nell'attesa è iniziata la degustazione di vini (calici pre-versati) dico ciò, per chiarire che non gestivamo noi commensali le bottiglie. Il calice del festeggiato non aveva quasi vino, cioè la quantità di vino era diversa dagli altri, non stando in una trattoria non abbiamo domandato altro.
4. Dopo circa 30 minuti dall'arrivo il personale ci chiede di andar via, perchè l'elettricista chiamato non rispondeva. Scusate scusate e arrivederci. Ci siamo ritrovati fuori, soli, a digiuno e senza sapere dove andare. ORA: Premesso che un problema può sempre sopraggiungere, ciò che non riesco assolutamente a giustificare a un Ristorante stellato, è questa gestione degli eventi. Innanzitutto, un ristorante stellato, lo è sia nella cucina, che nei servizi. E i servizi per un cliente che spende delle somme importanti, devono essere ineccepibili. Non c'è da spiegare, non c'è da chiedere, non c'è da giustificarsi, non siamo in una bettola. INOLTRE: Siamo stati invitati ad andare via comprendendo, ma noi, non siamo stati compresi. Potevano almeno dire: "se volete ritornare domani, riceverete un'attenzione per il disagio", invece nulla è uscito dalle bocche inebetite. Messi all'uscio. Se si vuole essere considerati grandi, bisogna essere all'altezza! Con determinate aspirazioni, munitevi di una rete di servizi atti a sostenere il vostro lavoro, perché al cliente poco importa se "Cristo si è...

Se cercate una robusta cena cilentana forse non siete nel posto giusto. Ma se avete voglia di una serata di coccole, sapori e profumi delicati, non vi siete sbagliati. Un' oasi di pace e benessere nel centro di una città dove, non molti anni fa, si riteneva Cristo si fosse fermato. Abbiamo scelto un menù degustazione che prevedeva un'entrè di benvenuto, a base di polpetta di anatra con maionese e cipolla, bignè al fois gras e lampone, cipolla burro e alici, soppressata di seppia con maionese di capperi, Chips di riso con capperi e maionese di rapa rossa. A seguire ricciola marinata con salsa di peperoni, lattuga di mare, ciauliello su fondo di salicornia. Tagliatelle di seppia con tartufo nero su crema di ricotta. Eccezionale. Risotto di melanzane con gamberi crudi, salsa di gamberi con polvere di foglie di limone su dadolada di melanzane. Forse il piatto meno riuscito per la ridondanza della melanzana. Baccalà su peel peel di baccalà, con erbette, con zucchina alla scapece. Super eccezionale. Un Pan di spagna al cioccolato, con nocciole caramellate, liquirizia e salsa di mozzarella, accompagnato da una panna cotta al lime e cassatina di ricotta. Per finire due praline di cioccolato: una al tabacco e una al peperoncino. Caffè. Acqua. Ottimo vino Fiano di aziende locali. Menù degustazione a 50 EUR. Vino, 2 bottiglie 70 euro. Alla carta ottimi piatti a prezzi onestissimi, attorno ai 20 EUR, pesce compreso. In conclusione: una gran cena, coccolati da inizio a fine, location creata in modo sublime ( nonostante la temperatura esterna, grazie a un pergolato fittissimo, il clima era veramente fresco), tanta ricerca nei piatti. Complimenti a chi ha voluto investire e si impegna per dare al sud una grande vetrina, e agli avventori un' esperienza enogastronomica "...