Si va da Maria con fare disinvolto e speranzoso, poiché nella circostanza senza prenotazione e si è accolti dalla figlia Domenica con il garbo e la gentilezza che rincuorano l'animo e rinvigoriscono l'appetito. Il tavolo, liberato da giganteschi tomi di lettura varia, attende il viandante fortunato che, stanco del tragitto per giungere nel luogo che sarà da lui eletto come sito gastronomico dell'anima, si siede e dopo pochi minuti può già assaggiare i crostini, la polenta ed un'insalatina di complemento recati in tavola con eleganza da Domenica. Di poi, senza alcuna trattativa né dialogo, arriva in tavola una fiamminga ricolma di pescato dell'adriatico, che farebbe gola anche a chi è refrattario ed aborre il pesce. Vongole piccole ma gustosissime, cicale o pannocchie di mare lavorate e pulite con un amore che rasenta la venerazione, sogliole che stanno lì distese sol per essere accerchiate e lavorate di fino con forchetta e coltello. Il gamberone ancorché isolato, non ha fatto una piega dopo esser stato addentato, com'anche i tranci di nasello che, pur in gran quantità, si son strenuamente difesi, ammainando poi bandiera bianca. Quando arriva in tavola il recipiente ricolmo di brodetto di pesce c.d. povero, narrato con dovizia di particolari da Domenica, siamo all'apoteosi e al trionfo del gusto gastronomico locale. Ci dice Maria che qui si cucina solo pesce pescato la notte precedente. Ci conforta e ci rallegra il racconto di chi ha speso una intera vita per allietare ed appagare coloro che amano la cucina vera ed autentica del pescato dell'adriatico. A chiudere, non si può rinunciare alla moretta, bevuta nel bicchierino di vetro riempito con caffè bollente corretto con un 1/3 di anice, 1/3 di rum e 1/3 di brandy. È stato di ausilio un buon vinello bianco biologico dell'entroterra fanese. L'uscita di scena dal luogo gastronomico dell'anima è stato accompagnato dal pensiero gioioso di un prossimo ritorno. Evviva...
Read moreChe dire della Trattoria da Maria a Fano? C'eravamo già stati due volte parecchi anni fa e avevamo pranzato nel porticato esterno. Oggi ci siamo ritornati. È un angolo di autenticità che trasuda semplicità e tradizione. Appena entri nel locale, ti accoglie un’atmosfera un po' naif, fatta di arredi e di suppellettili che raccontano una storia di anni passati. Ed è proprio lì che risiede il suo fascino. Il vero cuore di questa trattoria è la Signora Maria, una donna di 92 anni che, con una passione invidiabile, continua a lavorare in cucina, affiancata dalle due figlie Miranda e Domenica. La sua dedizione si ritrova nei piatti, tutti preparati con ingredienti freschissimi, in particolare il pesce che però si mangia solo quando la barca rientra con del pescato, il che garantisce una qualità e una freschezza eccezionali. Quindi niente menù, si mangia ciò Maria prepara in base a cosa ha portato il mare. Nel piatto sapori semplici e autentici che conquistano al primo assaggio... niente salsine, niente intingoli, solo pesce! In sintesi, cucina semplice, ma curata, servizio caloroso e familiare... come a casa della nonna. Alla fine, abbiamo gustato anche il dolcetto sempre preparato dalla signora Maria, una sorta di torta paradiso aromatizzata all'arancia e bagnata con un liquore all'anice: super! Anche il caffè del marinaio è qualcosa di davvero speciale... da provare! Se cerchi un’esperienza autentica, lontana dalle mode del momento, la Trattoria da Maria è un posto che ti farà sentire subito a tuo agio, lasciandoti con la voglia di...
Read moreSiamo andati da”MARIA”previa telefonata in cui ci comunicava che non aveva tanto pesce,e meno male!! Appena entrati nel locale,siamo stati accolti da lei la sig. Maria e da sua figlia Domenica:che personaggioni! La stanza è un insieme di tante cose:mobile rosso,da cucina anni ‘60(bellissimo)libri accatastati di tanti generi,al soffitto un superbo lampadario di Murano,su una parete una cartina geografica del sistema solare.Come sottofondo musica classica e di Enzo Bosso.Insomma,un’atmosfera magica. Ma veniamo al cibo,cucinato con maestria, dalla sig.Maria.Fette di polenta con un trito di canocchie,vassoio con ogni ben di Dio:cicale,sogliole,mazzancolle ecc.a seguire un guazzetto con gallinella,sgombro e cicale in cui bagnare i crostini di pane fatto in casa e ancora altro,non mi dilungo.Per finire il caffè dei pescatori:la “moretta “ preparato,benissimo,dalla dolce Domenica. PRANZO SUPERBO,ambiente rilassante:speriamo di tornarci ancora tante volte. Giuseppe e Mody...
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