Inizio questa recensione premettendo che sicuramente, da un punto di vista culinario, il ristorante è all'altezza della sua fama e del prestigio di una stella Michelin: tutti i piatti sono stati largamente apprezzati e lodati. La giustificazione di questo terribile voto è dovuta ad un servizio inaccettabile. La nostra cena é durata QUATTRO ore, dalle 20.00 alle 24.00, senza apparenti giustificazioni. Io e la mia compagna siamo stati a cena sabato scorso (vi saranno stati 15 coperti in totale) e i problemi sono iniziati fin da subito: il cameriere si è dimenticato di chiederci se desideravamo del vino e quindi ho dovuto richiedere di mia iniziativa la carta dei vini, senza ricevere alcun consiglio o suggerimento da parte di un sommelier, data la mancanza di tale figura in sala. Il vino è arrivato quando l’amuse-bouche (anche caldo) era già stato servito, quindi l’attesa è stata doppiamente fastidiosa. Inoltre, in un ambiente di un certo tipo, ci si aspetta che il vino venga periodicamente versato dal cameriere durante tutto l’arco della cena, mentre nel nostro caso ci siamo dovuti alzare un paio di volte e farlo per conto nostro, contando che il secchiello del ghiaccio era posto lontano dal tavolo e per raggiungerlo, appunto, era necessario alzarsi. La selezione di pane, molto ampia ed invitante, è stata proposta solo all’inizio della cena e nonostante la richiesta al cameriere di ulteriore pane (da parte del tavolo vicino), questo non è mai stato portato. I tempi di attesa si sono dimostrati fin da subito dilatati, ma comunque sopportabili fino al dessert. I problemi veri sono sorti una volta ultimato il secondo quando il cameriere, dopo aver sparecchiato, non si è preoccupato di chiederci se volevamo un dolce, proponendoci subito il caffè. Dopo aver fatto notare che avremmo gradito, appunto, anche un dessert, prima di vedercelo servire abbiamo dovuto attendere un’ORA E VENTI MINUTI, mettendo a dura prova la nostra pazienza. Dopo averlo consumato, ce ne siamo andati, senza caffè, dato che questa volta nessuno si è preoccupato di offrircelo. Nessuno, nell’arco di tutta la cena, si è mai scusato per l’attesa interminabile o ci ha ragguagliato sulle motivazioni dei disguidi del servizio e di conseguenza il conto è stato pagato nella sua interezza nonostante il servizio fosse stato tutto fuorché ineccepibile. Mi dispiace ma un ristorante di un certo calibro non può permettersi una serata così negativa senza nemmeno avvisare il cliente. Siamo rimasti delusi dall’esperienza nel suo complesso: date le aspettative, il gioco non è valso la candela. Sicuramente si possono trovare molti ristoranti in cui il servizio sia commisurato al livello del ristorante, così facendo spenderete meglio i...
Read moreNon aver ancora terminato di cenare e già desiderare di tornare, credo sia il risultato più alto che un ristoratore possa desiderare per un suo ospite. Poi ci sono i motivi, alcuni oggettivi altri meno, ma la sostanza resta quella di una serata fine, calda ed accogliente (tre aggettivi che raramente si coniugano, ma che quando lo fanno beh! Signori, siamo nell'eccezione). La famiglia Vinciguerra ci ha accolti nella villa che gestiscono (ex circolo del bridge) e che hanno portato ad un lustro e ad una es temporaneità che mai ha avuto, nemmeno ai tempi d'oro. Serata di pioggia fuori e camini accessi dentro, uno dirimpetto all'altro nelle due ali della villa. Ci accoglie la moglie, maitre sommelier, sorridente e gentile (siamo col nostro piccolo di pochi mesi). Tavoli ben distanziati, ampi, ben apparecchiati. Piccola panetteria sfiziosa, divini amuse bouche di crudité di mare, i panzerottini. Tutte meraviglie di cui si legge ovunque e che non tradiscono le aspettative. Carta dei vini non infinita, ma ricca di tutto il meglio e con una certa propensione all'Oltralpe (propensione tradita anche dalla presenza, superiore alla media, del foie gras nel menù). I menù sono diversi e con proposte che si aggiornano. La carta ne racchiude poi un sunto che credo sia composto dai "piatti forti" e che, curiosamente, riportano a fianco la propria data di creazione; bello osservarne quindi il percorso. Ne riporto alcuni di quelli provati, uno migliore dell'altro: Profumo (un gioco delizioso), tartare con kumquat ripieno di foie gras (illuminante), guancia di vitello con cioccolata, castagne e foie gras, spaghetti fatti a mano con colatura di alici e scarola. Meraviglie. Meraviglie senza fine. Lo Chef entra in sala, saluta e ringrazia ma senza fretta. Il personale é attento e discreto ma non staccato. Tutto bello, vedi la loro soddisfazione nel vederne altrettanta nei...
Read moreNon vedo l’ora di poter avere la possibilità di poter entrare nella sua struttura. Seguo i progressi del suo ristorante da ormai 10 anni minimo, e dello splendido lavoro che ha fatto, partendo dal nulla e senza dover ringraziare nessuno. Purtroppo vivendo da 8 anni in Scozia non capita spesso di dovermi soffermare a Milano/Gallarate, essendo di Napoli l’aereo si ferma più a sud, ma prometto che ci farò un salto. Con questo commento, vorrei un attimino addolcire gli animi di tutti i malfattori che hanno attaccato con bad reviews la sua pagina, io da utente ho segnalato questi commenti come inappropriati alla pagina. Purtroppo molte persone non hanno capito il senso del suo messaggio, fermandosi li solamente su alcune parole e lasciandosi manipolare come un medio cittadino da i media. Lo Chef, per chi lo segue da 10 anni come me, sa che ha un modo suo di esprimere le cose e spesso cerca un confronto costruttivo, potete essere d’accordo o meno, non è questo il modo di esprimere il vostro pensiero, soprattutto in questo periodo dove i commercianti e ristoratori stanno soffrendo tanto, dovete essere proprio vigliacchi. Detto ciò, io non vedo l’ora che le cose ritornino alla normalità e le prometto chef che verrò a cenare nella sua bellissima ed...
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