Premetto che compilo questa recensione col cuore pesante:è sempre un dispiacere per me rilasciare giudizi sotto le tre stelle, specie nei locali della mia città e nel quartiere che amo tanto, ma devo farlo.
Una tranquillissima cena di compleanno per due famiglie, due coppie con due bambine, ci tenevo a un bel posto sul mare con possibilità per le bimbe di scorrazzare in spiaggia, come ogni anno per il compleanno di mia figlia. Torta portata da noi (abbiamo chiesto se potevamo portarla e metterla in frigo, nessun problema), appena arrivo saluto e sorrido, lavorando anch’io col pubblico conosco l’importanza di avere un’utenza cordiale e bendisposta.
Mi presento, dico di avere la torta con me: un cameriere, giovane e sicuramente non in serata, ci accoglie senza un sorriso e senza guardarci in faccia, annuisce e ci volta le spalle per portarci al tavolo (ho sentito una voce dirgli secca ‘tavolo centrale’). Quando si accorge che un po’ attonita io non lo seguo restando con la torta da frigo in mano, fa ‘ah!’ e si trascina verso di me prendendo la torta, sempre senza un sorriso, senza guardarmi. Lo sottolineo perché è questo il mood in cui è stato svolto il servizio e che ha caratterizzato tutto lo staff in ogni singola occasione.
L’ordine è stato preso quindi in modo totalmente asettico e privo di qualsiasi empatia e comunicatività.
È stato portato un vino bianco tiepido adducendo sempre con la solita freddezza problemi di cantina e portando il cestello del ghiaccio, in compenso le cozze erano fredde, di cui la metà si sono sfilacciate all’apertura (che delusione), così come dallo sguardo di mio marito ho capito che anche il suo primo non era all’altezza delle aspettative: di solito smezziamo per assaggiare un po’ tutto, abbiamo capito immediatamente che non ne valeva la pena.
Appena commestibile il resto.
Non sono una mamminapancina che pretendeva coccole, moine e smancerie, ci mancherebbe altro, certo che riuscire a non fare nemmeno un sorriso (uno) quando si porta una tortina a una bimba emozionata di 7 anni è accoglienza ligure level pro. Poi per carità, accese le candeline e tagliato la torta, il minimo indispensabile ci è stato concesso.
Al caffè, invece di lasciare il vassoietto con le bustine di zucchero ce n’è stata data una a testa in mano (giuro che non è snobismo, ma è la prima volta che mi capita)
I saluti di commiato si sono rivelati in perfetta sintonia con la serata, ma a quel punto non mi aspettavo altro.
Tutto questo mi mortifica, ma mica per la serata in sé: mio marito è emiliano, spesso ci rechiamo anche in riviera romagnola e ogni volta decanta con una certa boriosa soddisfazione la bontà del cibo e la meravigliosa e calda accoglienza dei locali della sua regione paragonata a quelle di noi liguri. E anche stasera chino mestamente il capo, ha ragione, punto.
Non so che consigli darvi sul cibo, ma fate qualcosa di drastico per la qualità, siete un ristorante sul mare, la location sul mare è attraente, si può fare molto meglio, credetemi.
In quanto al servizio, che dire? Non ho avvertito maleducazione o grettezza, ma il risultato è che mi viene quasi da scusarmi se in qualche modo venire a cena nel vostro locale vi ha provocato disagio o è stata una scocciatura, vorrà dire che...
Read moreAl ristorante La Terrazza, la cucina di buon livello e di rigore. Pur non avendo io mangiato piatti tipici liguri, ne ho visti passare molti davanti ai miei occhi e vi posso garantire che ho percepito la più profonda e autentica sfumatura della tradizione Ligure (l’esperienza genera conoscenza!). In quell’ora di pausa pranzo, sono stato sfidato numerose volte da giganteschi piatti di pesce che si prendevano gioco di me, proprio sotto il mio naso (o vicino alla mia panza). Uno spettacolo invitante che spero di provare presto. I prezzi sono assolutamente modesti e popolari, soprattutto se si considera la qualità del cibo che troverete nei piatti che vi serviranno a tavola. Il Menù fisso costa solo 10 Euro e comprende: primo + secondo + contorno + 1/4 di vino (niente male a Genova!). Il menù a prezzo fisso cambia tutti i giorni e, se non troverete qualcosa di vostro gradimento, c’è sempre il menù alla carta. Il servizio è attento e sia la direttrice (o titolare) sia tutto lo staff sono ospitali, disponibili, competenti, ma soprattutto se ne intendono di ristorazione e della relativa “Cura del Cliente” (o Ospite). Personalmente, ho consumato i seguenti piatti e non sono rimasto deluso: Lasagne verdi al ragù; Roast beef con burrata; Patate fritte. La lasagna era squisita. Sapidità perfetta, bilanciamento degli ingredienti corretto e facilmente digeribile (il mio stomaco ringrazia). Certo, non posso paragonarla alle mie amiche lasagne emiliane o napoletane, ma nella mia mente di “gourmet” hanno comunque trovato una giusta collocazione culinaria. Il Roast Beef era freschissimo e di prima qualità (bello rosa al suo interno). Unito alla burrata è qualcosa di paradisiaco! Ottime anche le patate fritte: niente frittura sgradevole o pesante, tantomeno retrogusto amarognolo derivante da olio stantio o troppo usato. Il vino “della casa” (o sfuso) è buono. Io ho scelto un vermentino frizzante bello fresco, andava giù che era un piacere (complice l’arsura desertica di Genova). Nel caso in cui vogliate, invece, salire di livello, allora vi consiglio di acquistare una bottiglia qualsiasi dalla loro lista dei vini, perché certamente non sbaglierete la scelta. Il locale è molto ampio e luminoso. Seppur, talvolta, ci siano molti commensali, non è per nulla chiassoso. Aggiungo anche che è molto pulito (toilette compresa). Le sale sono arredate in modo tale da poter ospitare anche tavolate numerose. L’ambiente è informale e la clientela è composta perlopiù da piccole comitive di amici, studenti, coppie, gente del quartiere o genovesi in generale, lavoratori in pausa pranzo e, fortunatamente, anche da turisti (spesso stranieri). Questo perché l’atmosfera è molto conviviale e familiare. Il Ristorante La Terrazza svolge anche attività ristorativa di pizzeria, ma al momento non ho ancora potuto “degustare” i loro piatti. Appena avrò cenato (o pranzato) nuovamente da loro, vi scriverò un ulteriore recensione e inserirò il locale nella categoria “pizzerie”. Vi ricordo che per la recensione completa di questo locale (compresa galleria fotografica), potete visitare il mio sito internet (l'indirizzo lo trovate nel...
Read moreNON PER FAMIGLIE
Se potessi cancellare l'ultimo quarto d'ora passato a La Terrazza, la mia recensione parlerebbe di un pranzo piacevole e dell'ottima cucina di pesce, con portate abbondanti, ma sapori non scontati, a un prezzo abordabile. E invece racconterà del modo in cui una giovane cameriera (che spero per lei essere la proprietaria o almeno una parente) ci ha trattato.
Avendo una bambina di 2 anni e mezzo che non sta ferma a tavola durante un intero pranzo, siamo soliti evitare ristoranti troppo angusti o con atmosfere che sappiamo di non poter rispettare. La Terrazza ci sembrava adatta: ampi spazi in una (appunto) terrazza coperta da una veranda "telonata" e allestimenti tutt'altro che ricercati, indirizzata a chiunque voglia passare un buon pranzo in compagnia, in un ambiente familiare senza troppe pretese. Questa sensazione ci è stata confermata da una clientela molto varia. In sala c'eravamo noi (una tavolata da 8, con 2 bambini tra i 2 e i 3 anni), altre 2 tavolate con bambini più grandi, alcuni ragazzi e un piccolo gruppo di signori dell'età dei nostri genitori. I nostri 2 bambini hanno mangiato a tavola e poi si sono messi a giocare, girando anche intorno al nostro tavolo che si trovava al centro della sala. Silenziosi è un'altra cosa, ma hanno giocato con noi e tra di loro in modo positivo, senza pianti o capricci, socializzando con i tavoli attorno e ricevendo in cambio i sorrisi da bambini, genitori o ragazzi giovani. Soltanto il gruppetto di signori più anziani era sembrato non gradire, abbiamo così richiamato i bimbi, che hanno (incredibilmente) capito di non essere ben accetti e non ci hanno nemmeno riprovato. Insomma, fin qui ordinaria amministrazione di un pranzo fuori con una duenne.
Arrivati alla fine, con il locale quasi vuoto, la giovane cameriera prima sgrida direttamente i bambini in un modo talmente schietto che pensavamo scherzasse. Poi si dirige verso di noi e con i denti stretti ci intima di trattenere i nostri bambini, perché "sono dei maleducati e tutti gli altri tavoli si sono lamentati del loro comportamento".
Tralasciando il cortocircuito di dare del "maleducato" ad altri usando questi modi, se davvero tutti i tavoli si sono lamentati, alla prima lamentela riferiscilo ai genitori. Magari, per non rovinare la romantica atmosfera da bistrot francese che abbiamo fatto l'errore di non notare, avremmo potuto portare i bambini a giocare fuori o, ancora meglio, scegliere un altro locale in cui pranzare. La prossima volta lo...
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