Peppa Bistrot — Restaurant in Grottaferrata

Shut the cafe only for yourself and do not accept random visitors!

Absolute misunderstanding of who is a client and who is an employee in a cafe. this happens when a wrong employee atmosphere is created.

The cafe workers live their private life there. It's as if you're disturbing their routine and they're forced to serve you, forced to explain why they don't have coffee today. Then it turns out that there's no coffee because there's no water in the tap. They show you where the toilet is, but then stop you and tell you that, there's no water there, so it's closed. Communicating from the position of a tired worker, they argue with you.

REPLY TO THE OWNER'S REPLY:

First of all. Thank you for your sarcastic reply! Especially "saliva" story. Nice picant addition. I appreciate that.

The length of your answer is further proof that your stubbornness cannot be overcome :) It also shows that you like "to fight" with customers whose opinion and experience was negative. It is great to know for sure now. I had some doubts before. Oops.

What you are doing is called hypocrisy and stubbornness. Keep your national peculiarities to yourself. You think too much and too highly of your national characteristics like alleged "rudeness". This topic and all questions related to it were solved in the last century. Highly suggest you to study the main topics of 1919-1943 years and do not argue about it with visitors of your "private" cafe. For christ sake - “generazioni successive siano più educate” - what is it? Come on..

You were "honorred" to be insulted and abused? Sounds cool. But that's not truth. As well as "saliva" story. You accuse us of arrogance, when it is precisely the arrogance of you and your waiters that is the main reason for this whole story.

It would be great if you could realise that your waitress was communicating with pregnant woman with no understanding her basic needs and there was a lack of explainations at the very start. We are not against water works in entire area. All this started from the "welcoming" phrase “we don not have coffee today” with no further explanation at all. Then we asked wherher you have lemonades or something to drink. The only answer was a word: “No”. Is that a proper way of communication? Must we guess all your private reasons for “no coffee today”? Must we read your thoughts? Must we sense your personal mode at the entrance and value that? Turn off your stubberness just for a second.

I ask you to provide photos of some imaginary saliva. As soon as such a photo appears, I advise you to do a DNA test. Then, we will compare them with your and our saliva, and so on.

Please be aware, that we are not afraid of any of your "imaginary rules" regarding photo or video shooting in your cafe. If you really need this video - we can provide you with it, as well as the contact of our lawyer. We are ready for any “fight” it may require. It was clear that not only the pre-entrance to the kitchen is private, but also your entire cafe. I am also suggesting you to draw restricted line for every table you have. Add more restrctions and privacy.

You don't need to de-anonymize your customers. Start with yourself (the owner) and everyone who works in your cafe. Let customers evaluate each person separately (photo, names etc). Only after that, please, poke people in their "anonymity".

P.S. next time I will use Farsi language to reply your messages in Italian. That would be fair I guess. I hope you understand why.

P.S.2. Please stop this "qui in Italia" thing. You are not all of Italy. You are just a small cafe with stubborn waitresses...

3 stelle: Ho mangiato bene, con qualche problema. Tornerei solo se mi trovassi nei pressi del locale.

Peppa Bistrot si trova a Grottaferrata, in una parallela del corso principale. Per parcheggiare la macchina avete, a mio avviso, un paio di scelte. Potete fare un tentativo nei pressi del Bistrot, oppure lasciare la macchina nel grande parcheggio dove si svolge il mercato. Però dovete essere disposti a camminare un pò. Una volta arrivati, da fuori il locale è un pò nascosto ma comunque invoglia ad entrare. L'ambiente è curato, ma va sistemato qualche dettaglio. Come il pavimento un pò malconcio; una parte della parete lasciata senza particolari cure; il tavolo dove ho mangiato io era posizionato in un punto angusto e attacato un pò al tavolo dietro di noi ed infine andrebbe potata la piantina che si trova vicino sempre al tavolo dove ero seduto. Infatti è un pò allo stato brado e ci ronzavano intorno un pò troppe api (a causa dei fiorellini). Ma l'ambiente è piacevole, va solo riponderato un pò e sarà perfetto. Da Peppa troverete varie proposte, anche per due persone, ma tutti menù fissi. Infatti abbiamo chiesto al cameriere se potevamo modificare un pò un menù che ci interessava, ma non è stato possibile. Comunque, il personale è composto da ragazzi giovani e cortesi. Ho optato per un menù Brunch Club (€18,90) composto da: Club sandwich, torta a scelta o minipancakes o 2 palline di gelato. Per qualche euro in più potete avere il caffè americano (+€1) o il cappuccino/latte macchiato/caffellatte (+€0,30). Il Club sandwich mi è piaciuto molto. Buona la porzione ed era farcito bene. Ho trovato pollo, uova, speak, pomodori, lattuga e una salsa che si avvicinava ad una maionese che dava uno sprint in più. Mi ha soddisfatto. Invece la crostatina che ho scelto nulla di che, senza infamia e senza lode. Non credo che la prenderei di nuovo. Abbiamo preso anche una bottiglia d'acqua naturale per €2 ed infine il servizio/coperto costa €1,50 a testa. Alla fine, in due, abbiamo speso €42,80 (€21,40 a testa). Il prezzo è l'elemento che mi ha destabilizzato un pò. Per la location e per quello che ho mangiato, lo trovo un pò caro. Ho mangiato bene, però alla fine solo un buon panino e una crostatina (che non era poi così eccezionale). Inoltre la bottiglia d'acqua naturale da 1 litro, non avendo un'etichetta di una marca d'acqua ma solo un'etichetta che replicava l'insegna del Bistrot, presumo che sia stata ricavata dal rubinetto per poi essere trattata con quegli strumenti che filtrano l'acqua corrente. Non sono sicuro al 100% e non ci sarebbe nulla di male, ma far pagare questo tipo d'acqua €2 lo trovo una furbata. Comunque, se state cercando un posticino carino ed appartato per fare un brunch sia con gli amici che con una ragazza e il prezzo per voi va bene, Peppa Bistrot è sicuramente una valida...

La cucina e il servizio sarebbero decisamente da cinque stelle, senza dubbi. Cortesi, pronti, disponibili i camerieri. Le pietanze rivelano l’indiscusso talento di chi è in cucina, veramente delle delizie. Straordinario l’uovo in mousse di parmigiano e tartufo bianco, i tagliolini al limone di mio marito da incorniciare per l’armonia di sapori, lui ha chiesto poi un fuori menù di funghi e ha ricevuto una meravigliosa padellata di porcini e finferli cotti e conditi alla perfezione. Carta dei vini di grande livello, con molte etichette importanti. Il problema non è il ristorante, ma i clienti. Al tavolo dietro di noi un gruppo di ragazzine tutte con la sigaretta elettronica (ma non è vietata nei ristoranti?). A lato una tavolata con molti bambini che strillano e camminano per il ristorante tutto il tempo. Da una sala adiacente il suono di un televisore acceso, o qualcosa di simile, e bambini urlanti anche lì. Chiaramente la colpa del ristorante è molto limitata, magari potrebbero far loro notare che le sigarette elettroniche non sono consentite, e chiedere alle famiglie che se i bambini sono così maleducati non sono ammessi al ristorante, che ricordiamo non è un asilo nido ma un posto per mangiare. Cibo di questa qualità presuppone mangiare in una atmosfera di relax dove poter parlare al tavolo a bassa voce come ci accade in ristoranti di questo stile a Londra o Parigi, non in un caos del genere. Prezzi contenutissimi se vediamo la qualità, preferirei pagare di più ma poter godere la cena. Forse abbiamo sbagliato serata, un vero peccato non poterci tornare. Unico neo dei titolari, che non riguarda l’eccellenza della cucina, è che per pagare bisogna andare al desk perché non hanno un pos cordless, che esiste in tutta Europa da una ventina d’anni anche nella più scalcinata osteria di montagna. Capisco il vintage nell’arredamento, ma è veramente un disagio lasciare un distillato e il tavolo per attraversare la sala e andare a digitare un pin. Basterebbe uno dei tanti pos anche collegati wireless con lo smartphone per rendere normale il pagamento del conto come in tutti...