La Stua del John — Restaurant in Magnifica Comunità degli Altipiani Cimbri

Durante una recente visita alla Stua, abbiamo avuto un'esperienza gastronomica memorabile che ha superato tutte le aspettative. La location ha colpito per la sua affascinante fusione di elementi moderni e rustici, creando un ambiente caldo e accogliente

La cena è stata un vero trionfo di sapori. Abbiamo iniziato con un delizioso tortino alla zucca, perfettamente bilanciato nel gusto e presentato con maestria. Seguendo, la carne di cervo era squisita: tenera, cucinata alla perfezione e accompagnata da un insieme di contorni che ne esaltavano il sapore ricco e profondo, il tutto accompagnato da un ottimo calice di vino rosso.

Per dessert abbiamo preso una torta ai 7 petali (di cioccolato) e lo strudel della pasticceria Antoniazzi, con la sua pasta croccante e il ripieno generoso e aromatico (ne abbiamo ordinato poi un'ulteriore metà da portare a casa).

Un elogio speciale va alla nostra cameriera, Katia, la cui gentilezza e disponibilità hanno reso il servizio impeccabile, consigliandoci i migliori piatti che potessere addattarsi ai nostri gusti personali. Non solo è stata attenta a ogni dettaglio, ma ha anche contribuito a creare un'atmosfera rilassante, arrivando persino a offrire un servizio di ricarica per il cellulare, un gesto di ospitalità che ha arricchito la nostra serata. Anche la mattina seguente, a colazione, Katia si è ricordata del mio carica batterie (che non avevo) e si è spontaneamente offerta di caricarmi il cellulare(grazie infinite ancora Katia).

Infine, un applauso va allo chef Simone, il cui talento si è manifestato in ogni piatto servito. La sua capacità di combinare ingredienti tradizionali con un tocco innovativo è stata evidente, rendendo ogni portata un'esperienza culinaria indimenticabile.

Consiglierei vivamente questo ristorante a chiunque desideri godere di una cena eccezionale in un ambiente suggestivo e ben curato. L'esperienza complessiva è stata superba, e non vediamo l'ora di...

Amaro in bocca. Tornati con la speranza di ritrovare il ristorante che ci aveva piacevolmente sorpreso nel 2018 con il menù dello chef stellato Paolo Cappuccio, ma anche successivamente nel 2020, dove pur non essendoci più lo chef era rimasto uno standard qualitativo alto, purtroppo è rimasta la sola location calda e accogliente e nulla più. Pur con le scusanti del caso - trattandosi della cena di Ferragosto - il locale comunque non era al completo. Il menù prevede esclusivamente piatti a base carne, con un'unica variante per vegetariani: un semplice strudel ripieno di verdure grigliate. Non si pensava ad una cruditè come negli anni passati, ma sarebbe stata gradita una variante più sostanziosa, visto anche il prezzo (18€). Il servizio è il tasto dolente; il personale di sala scoordinato, impacciato. In primis errori banali come il servire prima l'uomo della donna. Il coperto, del costo di 6€/persona, comprendeva esclusivamente pane non fresco, ed un entrè di carne - o meglio, una fetta di crudo con un'unghia di formaggio fresco (dopo aver fatto presente che una delle persone era vegetariana). Abbiamo ordinato due calici di vino, arrivati solo dopo sollecito, dopo aver portato i piatti. Nel ritirare i piatti dell'unica portata ordinata, con le posate utilizzate al loro interno, il personale ha tolto le stesse e le ha riposte sul tavolo. In ultimo, siamo rimasti in attesa di poter ordinare il caffè per 20 minuti con il personale che sfrecciava lungo il corridoio senza rivolgerci l'attenzione....al che ci siamo alzati e siamo andati a pagare il conto. Tirando le somme i piatti non erano all'altezza del...

La Stua del John a Folgaria non è solo un ristorante, è un'esperienza. Dall'accoglienza calorosa dello staff, cortese e preparato, si percepisce subito l'atmosfera familiare e genuina del locale. Ma il vero colpo di fulmine arriva con la cucina dello chef.

Non solo i piatti sono eccezionali, vere e proprie opere d'arte che appagano vista e palato, ma la passione che lo chef mette nel suo lavoro è contagiosa. Dopo una breve chiacchierata con lui, ho capito che non si tratta solo di cucinare, ma di trasmettere emozioni attraverso ogni ingrediente, ogni aroma, ogni presentazione.

La sua dedizione si percepisce in ogni dettaglio, dalla scelta delle materie prime alla cura nella preparazione. Un'esperienza culinaria che va oltre il semplice "mangiare bene", un viaggio sensoriale guidato da un vero artista della cucina....