Mamoiada il paese dei mamutones e dei murales, di tantissime cantine nel territorio che si stanno distinguendo per l’ottimo lavoro e grandi vini, il paese di Mauro Ladu chef che dopo i suoi trascorsi con Andreini ad Alghero ed in Russia, allo yacht club di porto rotondo e dopo anni da CUCINA.eat decide di tornare a casa con la sua compagna ed aprire il suo ristorante con la sua idea di cucina. Mauro è verace, spigoloso, genuino esattamente come la sua cucina che ho sempre apprezzato da cucina.eat, il suo saper trasformare materie prime povere in piatti dal gusto superbo, adoro le sue zuppe e minestre, con le verdure e ortaggi è bravissimo. Abbamele Osteria, 20 coperti, appena entri sembra di stare in una casa, senti subito l’ambiente caldo ed accogliente, pareti in pietra, legno, pezzi d’antiquariato, essenziale, pulito. Non avendo il green pass mi fanno accomodare nel cortile posteriore, forse una decina di coperti, una vera lolla carinissima con l’accesso anche dal vicolo secondario alla via principale, Mauro mi racconta che a breve aprirà proprio da quell’ingresso la sua cantina che si affaccia al cortile interno dove mi sono accomodato, in quella cantina farà degustazioni di vini e delle tapas sempre secondo il suo stile. Per arrivare al giardino ho dovuto scendere le scale e passare davanti alla cucina a vista, proprio di fronte ad una sala con un tavolo ed un camino. Ho apprezzato davvero tanto il menu, pochi piatti, nessun ingrediente di mare, tantissimi territorio, pecora, galletto, quaglie, manzo, verdure di piccoli produttori, una ventina di etichette di vini quasi tutti locali. Due percorsi degustazione, uno corto da 30€ e 4 portate, uno lungo da 50€ e 6 portate. Piatti davvero buonissimi, la tartare di manzo con insalata di cavolo cappuccio e crema di peperoni arrostiti eccezionale, l’uovo a bassa temperatura ormai visto e rivisto servito con crema di zucca, vrue, e fregula per dare la parte croccante diventa finalmente un piatto originale. La fregula come primo piatto ma lode ai secondi, una pancia di maiale con zucca, funghi, e riduzione di cannonau, ma sopratutto alla quaglia in due cotture (arrostita la coscia e brasato il petto) crema di pomodoro, patate e melanzane, un piatto eccezionale, dare dolcezza e acidità al piatto con i pomodori è stata una vera chicca. I piatti erano davvero buonissimi, un menu ricercato ma sopratutto coerente che racconta davvero il suo territorio senza banalità e senza piatti che vogliono solo stupire. Bravissimi, davvero complimenti, una vera novità che va sostenuta perché non è sicuramente facile aprire in un paese così piccolo e così tradizionalista per fare un ristorante gourmet. Un grosso in bocca al lupo, ci rivediamo in autunno perché davvero non vedo l’ora di provare il nuovo menù autunnale e cenare nel tavolo tra la cucina...
Read moreThe best restaurant we have been to in Sardinia. The quality of the prix fixe meals was outstanding, with no exceptions - each and every part had their spotlight. At times we were using the pane carrasu to try and mop up the sauces! The highlights were the pasta whose sauce had a hint of saffron, and the sheep with "abbamele" vinaigrette. Plus, the chef came to greet us at the end. All of this high quality at a very moderate price! I have no doubt that this place will soon be recognized by the Michelin Guide - so get in early...
Read moreNel complesso il ristorante ci è piaciuto molto e non posso che fare i complimenti per questa bella idea di ristorazione fatta con tanta passione e impegno in un piccolo paese come Mamoiada. L'ambiente è curato, tavolo e sedute comode e gradevoli, climatizzazione perfetta. Servizio ineccepibile, la signora è discreta, disponibile, gentile, sorridente, e spiega bene i piatti senza dilungarsi, senza mai essere formale. Ci siamo sentiti accolti e ben voluti come raramente capita in un ristorante. Ottima la carta dei vini con tante etichette di Mamoiada, cosa apprezzatissima. L'idea di cucina è molto interessante e almeno due piatti ci sono piaciuti assai: l'uovo frattau e il risotto con fiore sardo, fico e lardo, entrambi da applausi. Di interesse anche la sfogliatina con pecorino, pomodoro, pancetta e abbamele. Invece degli altri piatti (i due secondi e il dolce che ci sono nel menu in foto), pur essendo tutti ben eseguiti, ben presentati e dalle materie prime ineccepibili, mi è rimasto il dubbio circa l'inerenza con il concetto della cucina sarda reinterpretata in chiave contemporanea che mi pareva di aver capito che fosse il filo conduttore (non vorrei aver capito male!). Guardando il menu pubblicato da altri avventori ho visto dei piatti che forse sarebbero stati più identitari, per esempio io cercherei di tenere sempre nel menu un piatto di pecora o la sebada, se posso permettermi un consiglio. In ogni caso ottima esperienza, non posso che...
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