We went to Osteria Molo 13 on Saturday night and a had a wonderful time. We were originally a party of 7, but a friend joined last minute and they graciously fit us all in- a tight fit because the restaurant isn’t very big but worked for us.
The restaurant is a bit outside of the center, but very close to the Navigli area. The menu is overwhelming in the best way- lots of options for Sardinian style seafood, both raw and cooked. Everything we got was really tasty and fresh- the standouts, if we had to choose were the scampetti e gamberi Catalan style, the blue crab risotto, and the scampi e gamberi substituted with the lorghittas pasta.
Great Chardonnay to accompany the meal and wonderful desserts as well. The restaurant also provides a small basket of traditional biscuits, meringues and sweets before desserts- all this we ate and drank with many rounds of digestives afterwards!
Our whole party, of 6 adults and 2 kids thoroughly enjoyed the meal and we will definitely come back when we’re back in Milan.
A side note, I read reviews earlier from previous clientele accusing the restaurant of racism towards East Asians; however, as our party consisted of half the table being Asian- we didn’t feel this to be true at all. It was a very lovely...
Read moreSiamo andati a mangiare in questo ristorante in due, e la nostra esperienza è stata molto deludente. Siamo entrati e ci ha accolto un cameriere che non capiva bene l’italiano, il che ha creato subito qualche difficoltà. Poco dopo, è arrivato quello che sembrava essere il caposala, che invece di intervenire con comprensione, ha umiliato il cameriere di fronte a noi, facendogli notare che non parlava bene l’italiano con frasi come “Non capisco cosa vuoi, dimmi cosa ti serve”.
Dopo essere stati fatti accomodare, abbiamo ordinato gli antipasti, ma la situazione non è migliorata. Durante il pasto, abbiamo notato il caposala, un uomo di corporatura robusta, che stava fermo, dando ordini ai camerieri senza mai muoversi. Quando abbiamo chiesto una seconda acqua, il cameriere (che, ricordiamolo, non parlava bene l’italiano) è tornato dal caposala per comunicarlo. Anche questa volta il caposala lo ha umiliato, chiedendogli con tono sgarbato cosa volessimo.
Passando al cibo, il primo piatto di spaghetti con ricci, vongole e bottarga non ci ha convinto: dentro c’erano granuli della scorza del riccio, che non ci aspettavamo. La fregola sarda con vongole e bottarga, purtroppo, era decisamente troppo salata. Poi, abbiamo chiesto dell’olio d’oliva, ma quando ci è stato portato, la bottiglia era chiusa e sigillata. L’abbiamo dovuta aprire da soli, visto che il cameriere non ha fatto nulla per aiutarci in quel momento.
Il servizio continuava a lasciare a desiderare. Quando è venuto a ritirare il piatto vuoto, il caposala ci ha chiesto se volevamo il dolce, ma nonostante gli avessimo detto di no, ci ha portato dei biscotti fatti in casa. I biscotti erano mescolati tra loro, alcuni erano freschi, come la meringa, mentre altri, che si trovavano sul fondo del cestino, avevano chiaramente un odore di “vecchio”, segno che erano lì da qualche giorno. Inoltre, il tovagliolo di carta che li accompagnava era ormai consumato.
Dopo averci lasciato i biscotti, senza nemmeno guardarci in faccia, ci ha portato due shottini di mirto che ci ha semplicemente appoggiato sul tavolo, senza un piattino, senza una bottiglia, senza alcuna attenzione. Durante il servizio del vino, abbiamo notato che al tavolo vicino al nostro il caposala aveva aperto una bottiglia di vino in un’altra parte del ristorante e l’ha servita già aperta, portandola poi al tavolo. La bottiglia, invece, avrebbe dovuto essere aperta al tavolo, per garantire un servizio più attento e professionale.
Infine, il gambero viola che abbiamo preso, che doveva venire da Gallipoli, sapeva d’acqua e non aveva alcun sapore. I ricci erano ottimi, ma la temperatura degli scampi non era accettabile: erano serviti a circa 4°, senza nemmeno un po’ di ghiaccio sopra per mantenerli freschi. Abbiamo scelto questo ristorante perché ci avevano detto che era molto rinomato, ma a quanto pare nel tempo è cambiato, e in peggio. Tutto lo staff, tranne il caposala e il cassiere, sembrava essere composto da ragazzi di origine probabilmente bengalese o pakistana, che però venivano trattati con molta sufficienza, quasi come se non fossero degni di rispetto.
Quando siamo andati a pagare, il cassiere, che anche lui non sembrava particolarmente cordiale, ha cercato di farmi pagare per quattro scampi, mentre noi ne avevamo presi solo due. Quando ho fatto presente l’errore, mi è stato risposto che “è un codice tra di noi”, il che mi è sembrato poco professionale.
Un ultimo appunto positivo: il ragazzo che ci ha dato la giacca è stato molto gentile e professionale, ma, purtroppo, questo non basta a farci tornare in questo posto. Il trattamento ricevuto, l’atteggiamento del caposala e la scarsa qualità del servizio non ci spingono a consigliare questo...
Read moreFirst restaurant we dined in Milan. We ordered a classic Scandinavian fish dish, it did taste good till she choked on bone. She could not enjoyed anymore after that. They fillet the fish it should not have a fish bone on it specially. I tried it myself and the fish bone is scattered throughout the dish (sauce,veggies) it is hard to see, its dark where they seated us. The waiter asked why she didnt eat it and we said what happened and told us “ its fish” walked away came back with a dessert menu. They dont care. He saw her shes not happy, no apologies. She was able to cough out the fish bone few hours later. Then the pasta order with sea urchin is so salty, I could not feel my tongue after a few bites. Will not recommend this restaurant to anyone. For the price, its...
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