Meatin’,nuovo ristorante gastronomico a Napoli. Carbone, perché è esclusivamente su carbone e barbecue Weber®, che verrà arrostita la carne; Cuoco, perché il percorso in tavola sarà completato con la tradizione campana che sa rinnovarsi grazie alla consulenza di Peppe Guida, Stella Michelin con la sua Osteria Nonna Rosa a Vico Equense. Il progetto gastronomico porta la firma di Maurizio Cortese, Ceo di Corteseway e foodwriter&consultant, che ha selezionato chef - è la prima volta che Peppe Guida si fa coinvolgere in un progetto di ristorazione a Napoli come consulente - e fornitore per fare di Meatin’ non la solita steakhouse, ma un ritrovo per palati gourmand e cultori del buono. La scelta di Peppe Guida non è casuale: , spiega Cortese. Il progetto architettonico è stato affidato all'architetto Mimmo Moccia di ADM Studio, che ha scelto il legno come materiale dominante abbinato a vetro, acciaio e design di firma: le sedute sono le JunoArper i tavoli sono in acciaio spazzolato con piano in legno massello rendono accogliente e confortevole i 50 coperti ben distribuiti tra le vetrate. Le braci sono a vista e attraverso una quinta di vetro a tutta altezza che sembra concepita come un’installazione artistica, spicca la cucina e gli chef all'opera. La cura dei dettagli è palpabile dall'ingresso. La carne proviene dalla macelleria di Mario Carrabs, l’artista di Gesualdo è DEL MESTIERE da 35 anni e più di qualche generazione, in Irpinia, vero e proprio laboratorio di eccellenza culinaria il suo con tanto di certificazione dell'animale lasciata a vista su ciascun tavolo. Alla carne è abbinato un solo primo piatto: il Delicato sorrentino, piatto simbolo di Peppe Guida e sintesi di mediterraneità, eccellente proposta di benvenuto, pasta mista con pomodorino giallo spruzzato al pesto e con spuma di mozzarella e retrogusto di arancia delicata ha richiesto un clamoroso bis da parte di molti commensali. In cucina, guidato e formato da Peppe Guida, c’è il giovane cuoco, Paolo Cozzolino. L’incipit della carta, dopo il benvenuto dello chef, è affidato ad antipasti gastronomici di terra e di orto 10 e lode alla selezione di affettati e formaggi servirti e innaffiati da un indicatissimo Per e palumm, che corposo com'è ha esaltato il sapore del guanciale e della soppressata conservata nell'aglianico come dalla spiegazione del maestro delle carni Carrabs, un cultore della materia è avvezzo alla riscoperta delle tradizioni di un tempo. A seguire non ha deluso le aspettative la tartara di carne, di giovenca matura con burrata e tartufo Irpino...una prelibatezza! per finire un assaggio di panettone da tradizione campana tipico natalizio del figlio dello chef Guida con nocillo pasta frolla alle noci e tozzetti di foresta nera di Gay Oden. Ricca e varia la carta dei dessert con proposte ai carboni: dalla frutta ai dolci, tutto rigorosamente grigliato. La carta dei vini punta all’eccellenza a cominciare dalla selezione di Beaufort e Dufour di Dan Lerner, esperto di vini e champagne. I vini sono solo di aziende campane che si distinguono per la qualità e la ricerca enologica. Le birre proposte sono state selezionate tra le migliori etichette europee con attenzione anche al prodotto analcolico. Infine una selezione accurata di Scotch Single Malt e Rhum Agricole AOC di Martinica completano l’esperienza fine pasto. Il progetto Meatin’ nasce dall’idea e dalla passione di tre giovani amici professionisti e imprenditori napoletani (Angelo Aruta, programmatore informatico; Luca Nappi chimico industriale; Giovanni Stanzione, imprenditore), tutti under 40 e tutti con la voglia di scommettere sulla città e su una ristorazione di alto profilo. Il concept gastronomico, dalla scelta dello chef alla carta dei vini e degli champagne, è opera di...
Read moreMeatin: Un posto intimo, riservato, situato in una traversa del trafficato Corso Europa. La location si presenta bella, il personale accogliente, gentile e sempre con un grande sorriso. La cucina a vista, i piatti molto fini e ricchi di materia prima pregiata. Appena entrati, dopo aver consultato un buon menu esplicativo e ricco di piatti interessanti, ci invitano a collegarci al loro wi-fi per partecipare ad un “gratta e vinci” che ci permette di vincere o un cocktail o una tagliata di carne. Vinciamo un cocktail che viene servito in un cestello piccolo tipo da ghiaccio con dentro bottigliette che ricordano le boccette dei chimici, subito dopo arriva il nostro amuse bouche in attesa dell'antipasto. Un piccola conchiglietta di pane ripiena di ricotta agli agrumi con listarelle di speck e zucchine in concassè aromatizzate con un po' di pepe, una profumatissima menta, una lacrima di aceto e del lime profumato. Come antipasto:fiore di zucca fritto con ricotta al lime,una zucchina baby ripiena di tenerissima carne sfilacciata e una provola avvolta da pancetta alla brace. Io decido di andare sul primo, da buona amante della pasta,Tagliatelle cacio e pepe con tartufo estivo:avrei gradito più il sapore sapido del cacio che ho sentito troppo delicato,ma nel complesso un buon piatto profumato e armonioso. Siamo passati alla carne che ho mangiato un poco anche io: Controfiletto scalzato e affumicato al legno di noce americano con scaglie di Sale Maldon e servito con patate al forno. Ottima cottura, sapore ottimo e mi è piaciuta molto l'affumicatura rilasciata. Per finire un dolcino in due: una crostatina al cioccolato con caramello salato e arachidi arricchita da una gustosa namelaka al cioccolato fondente. Come vini: un calice di Taurasi della Tenuta Cavalier Pepe e una Falanghina della Tenuta Matilde Zasso.
Prezzi un po' alti, ma ben spesi tenuto conto di ciò che abbiamo cenato e.. Sì, sicuramente da ritornare per l'esperienza positiva vissuta.
Grazie al personale di sala per la gentilezza e la cortesia e allo chef e ai suoi cuochi per il buon...
Read moreIl locale, sito in una zona piuttosto anonima e poco trafficata, ha un'attentissima atmosfera a luci fredde ma soffuse e un'alternanza di grigi e legni scuri; la selezione musicale, rilassante e pacata, contribuisce al senso di relax e distacco dal mondo che un ristorante di questa levatura dovrebbe proporre. La cucina è decisamente ben articolata, con eccezionali proposte nel menù. I vari piatti sono poi serviti a regola d'arte, in composizioni non troppo elaborate ma sufficientemente ordinate da essere un piacere per gli occhi, oltre che per il palato. Le portate sono ben equilibrate, i gusti e gli abbinamenti assolutamente bilanciati, senza alcuna fastidiosa prevaricazione di un gusto rispetto a un altro: una vera sinfonia. I dolci, sebbene non presentati in grande varietà, tengono testa alle altre portate in maniera eccellente. Unica vera pecca è la scarsa varietà di vini bianchi: per quanto raro, l'abbinamento carne-vino bianco in certi casi è molto migliore di quello col vino rosso, ma occorre un'assoluta conoscenza del vino e della carne. Inoltre, probabilmente a causa di un incidente che ci ha leggermente scombussolati (una cliente ha fatto cadere una lampada proprio in prossimità del nostro tavolo), non è stato riportato in comanda un antipasto, che è stato portato in seguito al secondo piatto. Per concludere, abbiamo preso del caffé (servito con la moka portata al tavolo, idea semplice ma geniale nella sua raffinata rottura con l'ambiente) che, a scapito di quanto accade solitamente, era fragrante e buono (come si sa, l'attenzione al caffé in molti ristoranti è piuttosto tralasciata) Ottimo il Finlaggan Scotch Whisky, molto affumicato e intenso, con un sapore che aleggia nel naso anche per una mezz'ora dopo la...
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