Trattoria Ducezio Noto — Restaurant in Noto

Avoid at all costs.

We are the kind of people who completely polish off our plates, both out of our love for food and detest of waste.

Despite this, we were simply unable to take down more than 10% of our “mixed seafood appetizer”. This plate was absolutely revolting, a mix of cold fried frozen fish and oil soaked tepid “salads” that must have been sitting around for weeks if not months. I actually am suffering from some post traumatic sickness by the thought of it.

I simply cannot fathom how this place is recommended. It is also literally situated in a parking lot just a few hundred meters away from a beautifully picturesque square.

On top of that, despite being one of three tables being served, our waitress still managed to mess up our order. In terms of price, you probably couldn’t pay me to attempt to eat there again. So it goes without saying that we felt completely ripped off. But objectively speaking, the prices are still quite high for a trattoria and they even managed to charge us a “cover fee” for the pleasure of sitting in their parking lot.

Do yourself a favor and...

Esperienza terrificante,il direttivo del nostro Motoclub si era recato al locale qualche giorno prima della data stabilita per il pranzo sociale per chiedere la disponibilità per una 50ina di persone,dopo esser stati rassicurati riguardo la disponibilità dei posti veniva chiesto loro se il locale era dotato solo dei ventilatori a soffitto visibili o anche di impianto di climatizzazione ma anche in questo caso la gestione del locale assicurava ai nostri rappresentanti che il locale oltre ai ventilatori era totalmente climatizzato cosa importantissima visto che dovevamo pranzare nelle sale interne nella Domenica dell’8 di Giugno per cui si procedeva alla scelta del menù rimandando il tutto alla data stabilita,ebbene giunti sul posto il giorno stabilito i 50 posti non erano disponibili e solo per la défaillance di alcuni soci siamo riusciti a sederci tutti e lì è iniziato il calvario,si boccheggiava con una temperatura interna da deserto del Sahara,alle nostre rimostranze riguardo alla situazione di profondo disagio ci veniva detto che i ventilatori a soffitto non funzionavano e che avrebbero acceso i climatizzatori ma purtroppo gli stessi con sulle spalle perlomeno 20 anni di attività non riuscivano a partire perché probabilmente scarichi di gas per cui si riusciva a farli partire solo come ventilatori ma purtroppo dopo qualche minuto andavano in errore bloccandosi del tutto e risultando pertanto inutilizzabili inoltre il cibo era davvero dozzinale sebbene abbiamo pagato ben oltre la quantità e la qualità dei prodotti serviti,aggiungo che al momento di pagare il proprietario era già andato via e rintracciato telefonicamente come risposta alla situazione di disagio da noi vissuta rispondeva che lui non faceva l’indovino e non aveva la palla di vetro per prevedere quella Domenica di caldo a me è sembrato un comportamento davvero irrispettoso e visto la vetusta età dei climatizzatori (non funzionanti)mi balena l’idea che a lui importi solo di aver a che fare con l’avventore di passaggio e che gli importa poco di fidelizzare...

A éviter :

Nous avons l’habitude de voir le verre à moitié plein plutôt qu’à moitié vide, mais ici, il est difficile de ne pas virer à la critique négative. On s’est fié au Routard, notre habituel compagnon de confiance, mais en Sicile, il semble ne pas avoir été mis à jour depuis la dernière éruption de l'Etna. Nous débarquons donc dans ce petit coin reculé des sentiers touristiques où l'accueil est sympa et fréquenté par les locaux.

On demande la carte des vins. Réponse : inexistante. À la place, ils nous proposent le vin maison. Ce qui nous est servi ressemble à du Nero D’Avola, mais franchement imbuvable (du genre cubi à 1 euro le litre chez Lidl, sans exagerer). Le blanc ? Pas mieux. Pas de panique, nous optons pour l’eau minérale, après tout, ça peut purifier.

On commande des spaghetti al scoglio (fruits de mer) et des pâtes au thon. C’est là que le cauchemar commence : les pâtes au thon sont à peine cuites (vraiment à quelques minutes du béton armé !) et croquantes (du jamais vu), avec une sauce insipide, quelques morceaux de thon et des tomates aussi cuites que les pâtes, probablement sautées 5 secondes dans la poêle. Vraiment, une atrocité culinaire ! Quant aux spaghetti al scoglio, on bascule dans des pâtes (à peine, mais quand même) trop cuites avec des fruits de mer décongelés de la veille. Pas frais !

On en mange chacun un tiers, et lorsqu’ils viennent débarrasser, visiblement gênés, ils nous proposent de remplacer les plats. Mais revivre ce supplice ? Non merci. Au final, une reduction de 5 euros (sur une note de 55 pour des mauvaises pates) pas d’excuses, rien. Honnêtement, ce petit boui-boui est le pire resto de Sicile que nous ayons testé, et probablement le pire resto tout court depuis longtemps. Passez votre chemin, votre estomac vous...