Ristorante Cortile Arabo a Marzamemi — Restaurant in Pachino

The place is gorgeous, and it's strategically positioned on the waterfront with a lovely view and away from the crowds and noise of the busy streets of Marzamemi. The wine selection is great and the service is friendly, but a bit overwhelmingly attentive at times, our waiter did not speak any English at all. The food is just so bad, we were four and ordered one starter and one main each and the only good one was the lobster. The rest was either unimpressive or bad. My swordfish was unbelievably salty, with no real sides just a few drops of caponata paste and this weird dust of spices on the plate that I couldn't taste at all anyways because of the overwhelming saltiness. Tiramisu was good, pistachio mousse was underwhelming. All in all really not a great experience. Cherry on the cake was the cringe of bringing an extra dessert to the two of us that had ordered dessert, and nothing to the other two. They told us it was kind of a complementary dessert on top of our dessert: it wasn't good, we did not really want it and it was just cringe to have it served to two out of four guests! Would not recommend, if not...

Had a really nice dinner with my fiancee, food is great, and if you call ahead to reserve (as I did), you can secure a spot on the patio outside overlooking the sea, very suggestive. As for the food, very nice, started with two appetizers, one of which was an interesting take on "pasta alle sarde" without carbohydrates, very interesting and tasty. The other appetizer was a tuna carpaccio (they didn't have the swordfish which was our first choice). As for entree, we had a risotto with seafood and burrata, which it would seem not a good combo, but worked really well. The other entree was a typical Sicilian seafood spaghetti, very simple in preparation but so tasty, it was like sampling the fresh flavors of the sea with each bite. For second we shared the ricciola, very nice prepared and nice and light. We finished with a delicate, not too sweet cannolo. Service was very nice, and the view so romantic,would...

Ieri sera con quattro amici abbiamo cenato al Cortile Arabo. Prenotato per le 20, ci presentiamo con dieci minuti di anticipo e, come “entrèe”, assistiamo alla piazzata isterica nei confronti di un cameriere (reo di non aver riferito quale vino era stato servito a un tavolo) di un signore alto, calvo e con barba rossa che poi si rivolge a noi per invitarci, con sussiegosa gentilezza, a ripassare più tardi perché il ristorante ha degli “slot” (testuale il gergo aeroportuale) da rispettare. Nota a piè pagina: il ristorante era praticamente vuoto. Dopo aver rullato nella piazzetta di Marzamemi in attesa del nostro “slot” veniamo ammessi alla veranda sul mare oggettivamente suggestiva dove veniamo raggiunti dal già citato capo cameriere che perde il mellifluo sorriso d’ordinanza quando le due signore con noi comunicano l’intenzione di prendere solo un piatto per finire con un dessert e ci informa, con il disappunto costernato da maggiordomo inglese di film dimenticabili, che la politica del ristorante è che bisogna ordinare almeno due portate, specificando poi, con un sorrisetto di sufficienza che mal si attagliava al ruolo che gli competeva nel porsi con un tavolo (incidentalmente di professionisti), che il dessert non era considerato una portata. Osservato da parte di una signora che l’opinabile politica avrebbe dovuto quantomeno essere comunicata prima, il capo cameriere proseguiva la sua discesa negli inferi della ristorazione, rispondendo con gli occhi al cielo che era “scritto dappertutto” e che - bontà sua - avrebbe fatto uno strappo perché avevamo prenotato telefonicamente. Altra nota a piè pagina: abbiamo esaminato con certosina attenzione il menu cartaceo e l’intero sito web senza trovare traccia dell’originale obbligo di portata. Quando si è girato senza lasciare la carta dei vini e non si è più avvicinato al nostro tavolo che è stato servito da camerieri gentili, ma impacciati (per il vino hanno portato bicchieri diversi) mossi da una gerarchia che ci ha lasciati perplessi e ipotizzato essere ideata dal signore calvo di origine normanna. I piatti venivano portati da due giovani ragazzi di colore di eleganza personale ineccepibile, dove attendevano, con sguardo basso, che altri camerieri autoctoni li poggiassero sul tavolo per descriverli con formale approssimazione. Per alcuni, forse, un servizio stellato, per noi un disagio che avremmo volentieri evitato. Passando al cibo, non male, ma niente che giustifichi i prezzi da ristorante stellato che siamo abituati a frequentare. Peraltro, chi ci ha accolto e trattato con inaccettabile maleducazione non ha riconosciuto, evidentemente, la signora che ha inutilmente cercato di prevaricare. Probabilmente lo...