We went there for dinner and just ordered from the menu card whatever we wanted. The staff didn't speak a single word of English (pretty unusual even in Italian gastronomy), but we managed to order without any problems. The waitress, bringing the food, was very unfriendly and didn't say a word and placed the dishes on the table and not to the person who ordered it....For what are we paying coperto?!? Sushi was really small, uramaki were as small as the hosomaki :( Finally we wanted to pay and that's when the worst came: another waitress told us that we will have to pay for "all you can eat", even though we didn't order that! She referred to the (Italian!!) Menu...the waitress who received our order didn't say a word since we ordered very little and our Italian was really basic...Customers usually don't do so for "all you can eat". The menu didn't make clear that you must choose "all you can eat"....We were so disappointed of the dishonest behaviour of the staff. In the end the bill was almost 2 times higher, because the "all you can eat" is more expensive than what we ordered. we were obviously upset, but paid anyway. The peek of the impudence: the waitress wanted to give is a card to get stamps the next times we are coming to get bonus points...I thought she must be joking, but she was serious. We are never ordering or going again...
Read morePrecedentemente al nostro pasto abbiamo educatamente telefonato per segnalare la nostra presenzialità al tavolo degli invitati.
Eravamo dunque presenti in numero quattro individui, di cui due recanti cappello e due muniti di simpatici occhiali. Evidenzio in prima battuta come la quarta personalità sin dal primo momento si sia preannunziata come non-partecipante alla cena.
Ci viene così riferito della possibilità di usufruire della tavola e dei servigi in questione, senza oltremodo scomodarci a causa delle normative vigenti che ci avrebbero imposto di abbandonare il banchetto anzitempo, entro le ore 23:00 (meridiano Greenwich -1 h). Dopo una gradevole e serena passeggiata ci adagiamo sulle confortevoli sedie in plastica. Al nostro arrivo ci viene allora esposto che avremmo potuto ordinare secondo la consueta formula ALL YOU CAN EAT. Al commento di cui sopra viene sfortunatamente addotto che avremmo dovuto deglutire qualsiasi cosa ci sarebbe stata portata.
Primo campanello d'allarme.
A lor dire, avremmo dovuto pagare secondo il prezzo a la carte per ogni articolo ordinato e non consumato. Ne consegue indecisione. Sudo male. Gli altri si agitano. Si paventa la possibilità di tornarsene a casa a lavarsi i denti ed andare a letto digiuni.
Palle. Rimaniamo ed ordiniamo 31 piatti.
Durante la consumazione del tumultuoso pasto la delicata e gioviale cameriera si avvicina alla conviviale seppur turbata tavolata, affermando che la quarta commensale starebbe addirittura afferrando del cibo dall'allegra imbanditura. Sciagura, scarogna e maledizione iniziano a piovere sulle portate.
Mi si spacca il cuore. Mai simile menzogna è stata proferita.
Mai paura.
Mi rimetto il cappello e vado ad usufruire dei servizi igienici. Si apre un mondo parallelo fatto di mattonelle simmetriche, superfici linde e saponette dall'aroma robusto. Rutto in maniera sconcertante per liberare il mio corpo da quei 70g di olio che ho appena assunto. Uno schifo totale, un'ecatombe. Vorrei ardermi vivo.
Stacco.
Torno al tavolo, siamo agli stremi ormai. Visi pallidi e facce madide di sudore burroso e lercio. Odore di barili di margarina maturata al cocente sole di qualche interporto asiatico dove la vita vale giusto qualche palla di yaba.
Non ce la faremo mai.
Intercorre un intervallo di tempo imprecisato, durante il quale mi tornano alla mente litigi passati, debiti da saldare e lotte intestine in stati perennemente in deficit.
Mi risveglio da uno stato di torpore pre-eutanasico. Sul tavolo bucce, croste d'alga, macchie di una crema verde salatissima. Mi torna in mente il risveglio dalla mia ultima operazione podologica, trascorso in un clima di aberrante antipatia nei confronti di quel incapace di un inserviente muscoloso e glabro. Dott. Rossetto, se stai leggendo questa recensione, sappi che la storia non è finita quel tiepido ed umido pomeriggio del 23 Aprile.
Chiudiamo la serata in bellezza profanando il vassoio dei biscotti portafortuna, i quali probabilmente ci accompagneranno in un anno ricco di catastrofi ed assolute immondità di analoga portata.
Grazie allo staff per una serata...
Read moreSono stato in questo sushi a mangiare di sabato sera a cena. Mi dispiace in parte scrivere questa recensione perché per la qualità del cibo e per la varietà del menu avrei dato una recensione eccezionale per tutti i campi. Purtroppo però la lentezza del servizio e il disordine della comanda innervosiscono e rendono l’esperienza negativa. Avendo lavorato nella ristorazione e comprensione che cerco sempre di avere per ogni ristorante in cui vado, capisco molto bene le difficoltà che si possono creare in alcuni momenti di servizio. La lentezza estrema che si è creata è dovuta al servizio di delivery che gestiscono, in quanto prima di servire tutti i clienti hanno scelto di concludere tutti gli ordini che gli erano arrivati su just eat/telefonicamente, ovviamente vi chiederete perché e il motivo è molto ovvio in quanto il guadagno che se ne ricava è di gran lunga maggiore rispetto a un servizio ayce. Ritengo questo comportamento estremamente scorretto e di presa in giro per i clienti seduti al tavolo. Specifico per correttezza che nella sala eravamo in 4 tavoli (quindi locale praticamente vuoto) e abbiamo aspettato per il primo piatto più di un’ora. Il disordine non si è limitato solo al grande ritardo ma anche alla dimenticanza di parecchi ordini fatti nella stessa comanda: sono venuti al tavolo 3 cameriere per chiederci se ci era arrivato tutto e per tre volte abbiamo risposto che mancavano tutti gli uramaki (4) che avevamo ordinato. La cassa l’abbiamo vista per dargli i soldi non meritati e la cameriera (forse proprietaria?) dietro no perché ha guardato il cellulare tutto il tempo tenendoci ad aspettare lo scontrino uscito dal bancomat e a dirle noi che era ok e che stavamo andando. Siamo usciti pensando di essere stati presi in giro sinceramente, cameriere giovani capaci e in gamba e ambiente bellissimo ma 30 euro per due acque e nervoso anche no. Apritevi un ristorante solo delivery a parte o assumete un sushef in più. Addio sigh. PS: nella tovaglietta del tavolo c’è scritto che in cambio di una recensione offrono il caffè, il mio lo offro al cane dei proprietari che liberamente girava per la sala (probabilmente per intrattenere tutti i clienti nella costante presa in giro in...
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