🎃 RECENSIONE
Valutazione: ⭐☆☆☆☆ (0/5) Evento: Halloween Party – “Radio City Music Padova
È stato, senza esagerare, il peggior evento mai vissuto in Italia. Pagato 25 € a persona per l’ingresso con una bevanda e un piatto “inclusi”.
Risultato? Due ore intere senza ricevere neanche da bere. Due ore di attesa seduti su sedie di legno scomode, a tavoli spogli, in un locale freddo e anonimo, senza musica, senza atmosfera, senza nessuno che si preoccupasse dei clienti.
Il DJ? Inesistente. Per due ore non ha suonato nulla, chiacchierava con la gente mentre i cavi della sua console restavano sparsi sul tavolo.
Il locale sembra una sala comunale abbandonata, aperta solo per caso o per qualche festa di paese. Nessuna cura, nessuna accoglienza, nessun minimo standard di comfort.
Quando finalmente – dopo due ore e mezza! – arriva qualcosa da mangiare, era tutto sbagliato rispetto a quanto ordinato.
I panini “hamburger” erano fatti con pane confezionato sottovuoto, che emanava un odore chimico, d’alcol e conservanti. La carne – una suola di scarpa. Impossibile da masticare, servita secca, immangiabile senza olio.
Il personale si dimenticava continuamente degli ordini, bisognava ricordare ogni volta che eravamo lì.
Otto persone su dodici del nostro gruppo si sono alzate e sono andate via.
Questo posto è una vergogna per la ristorazione italiana. Nessuna organizzazione, nessuna musica, nessuna logica.
Se tenete al vostro tempo, al vostro umore e al vostro stomaco — non venite mai qui. Anche gratis, non ne vale la pena.
Dopo questa “festa”, il nome Radio Italia Disco per noi sarà sinonimo di caos, incompetenza e tristezza.
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💼 COMMENTO ANALITICO
Non è solo un problema di servizio. È un caso da manuale di fallimento gestionale e strategico.
1️⃣ Tempo perso = valore perso
Tenere clienti due ore e mezza senza bere e senza musica non è un semplice errore operativo. È la distruzione del capitale di fiducia. Il tempo è la valuta più preziosa. Sprecarlo significa perdere per sempre la relazione col cliente.
2️⃣ Nessuna leadership, nessuna gestione
Nessuno controlla la cucina, i flussi, gli ordini, la comunicazione. Un manager vero avrebbe subito capito la crisi, offerto almeno un aperitivo, acceso la musica, salvato la serata. Qui invece: zero iniziativa, zero visione.
3️⃣ Marketing senza prodotto
Vendono l’illusione di un evento, ma non c’è né prodotto né esperienza. Questi locali sopravvivono una stagione — poi li uccidono le recensioni e il passaparola.
4️⃣ Modello economico suicida
Il biglietto “25 € con bevanda e piatto” toglie qualsiasi incentivo a ordinare altro. E quando il servizio è lento, il locale resta pieno ma non incassa nulla. Un disastro perfetto.
5️⃣ Reputazione distrutta
Gente ben vestita, con entusiasmo, in costumi di Halloween… che dopo due ore di silenzio e delusione lascia il tavolo in silenzio. Questo non è un evento — è antimarketing allo stato puro.
📉 Conclusione: Non è crisi di cucina, è crisi di pensiero. Un locale che crede di poter “fare festa” senza preparazione, servizio e rispetto del cliente è già morto. L’Halloween è finito, ma insieme a lui — anche...
Read moreIl Radio City Music Hall, conosciuto negli Stati Uniti come The Showplace of the Nation, fu progettato da Donald Deskey ed inaugurato il 27 dicembre 1932 con la versione cinematografica della commedia di Philip Barry The Animal Kingdom. Il teatro è anche la sede del Radio City Christmas Spectacular, il tradizionale spettacolo natalizio newyorkese in scena dal 1933. L'edificio è inoltre usato per una serie di concerti ed eventi di vario genere. Fra i vari cantanti che si sono esibiti qui in concerto, c'è il grande crooner Frank Sinatra, Roger Waters, bassista dei Pink Floyd, Adele, Ella Fitzgerald, John Denver, Ray Charles, B.B. King, Sting, Liza Minnelli, Tony Bennett, Céline Dion, Britney Spears, Josè Carreras, Eurythmics, Linda Ronstadt, L'Orchestra di Count Basie, Sammy Davis jr. Gli interni di Deskey sono considerati uno dei massimi esempi di Art Déco nel mondo, con la particolarissima sala e i suoi accesi colori tendenti a quelli di un...
Read moreVoto 1 stella ma ne vale meno. Servizio pessimo. Siamo arrivati dopo aver prenotato un tavolo per due e ci hanno fatto aspettare 20 minuti in piedi abbandonandoci totalmente. Senza nemmeno farci accomodare al tavolo. Ci siamo personalmente interessati a “inseguire” il personale per capire dove fosse il tavolo (erano tutti pieni) e ognuno di loro ci mandava a parlare con qualcun altro che puntualmente ci abbandonava senza interessarsi minimamente. Alla fine abbiamo chiesto i soldi indietro. Bastava un po’ di trasparenza e attenzione al cliente. MAI PIÙ. Ringrazio però il buttafuori all’ingresso e la ragazza bionda alla cassa che nonostante la situazione imbarazzante sono stati GLI UNICI gentili e interessati a porgere un sorriso. Per il resto incompetenza, disinteresse e...
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