My friends and I have been to the "C'era una volta" on a Friday evening, here are the details of our experience:
Atmosphere 6 ½: Friendly and informal. We arrived at the venue with a last-minute change, a friend joined the group, and we asked for adding another seat to the table. We couldn't give any notice to the staff. The restaurant manager was unfriendly in the first place, but huffing, he found a solution. I have to say this is a typical approach of people from Lucania, they can sound and look unfriendly, but they will do their best to be helpful and supportive. Place 6 ½: the general level of cleanliness and hygiene is good. The bathrooms were clean and well organised according to the COVID rules. Location 6: The restaurant is outside the city, and if you're not a local, you need to be careful while driving there. There's a good number of parking lots, and the whole facility is curated and well maintained. Menu 6: We used to go to the "C'era una volta" mainly for enjoying a delicious steak, and in my opinion, it is the best place to eat meat in town. One thing I can't tolerate, though, is the outdated list of wines. It's a matter of fact, the wine contributes to the overall meat experience, and we asked for three wine types that were on the list but not in the cellar. This careless together with the not perfect crunchy "puparuli cruschi" is unforgivable. The meat, as usual, was delicious and we enjoyed it a lot. Service 5: All the workers who interacted with us were courteous and helpful. Unfortunately, they suggested a wine that didn't match the expectations due to the outdated wine list, and we had to change it after the first bottle. Bill N.A.: I couldn't see it because my friend decided to have all of us...
Read moreAppena fuori Potenza, immerso nel verde, c’è questo ristorante, particolarissimo, un po’ isolato, dove non si viene solo per mangiare ma……per mangiare insieme! Ed io ci sono stato in compagnia di due amici: Nicola e Rosario. L’ambiente e l’atmosfera sono studiati sin nei minimi dettagli per riprodurre emozioni del passato; sedie e tavoli in legno con le insegne delle diverse arti professionali (muratore, sarto, musicante, ecc.) e negli scomparti nel muro la relativa oggettistica; la cantina che è anche museo del vino; una biblioteca; un cortile interno che ricorda la piazza di una volta, con l’orologio; il menù scritto a mano sui vecchi quaderni; e tanto altro che vale la pena scoprire da soli. La cucina è tradizionale e si ritrovano, dunque, i sapori classici della tradizione lucana. Si va dagli antipasti (della casa con affettati e formaggi al carpaccio di baccalà, dalla patata ripiena al pane cotto con le rape) ai primi (i trieddi (cavatelli a tre dita) con pecorino e cruschi, i maccheroni fatti in casa con il baccalà e le rape) ai secondi di carne (agnello, angus, maiale) o di pesce (baccalà) ai formaggi. Noi abbiamo mangiato un tris di antipasti con la patata ripiena con scamorza, pezzente (salsiccia piccante) e patata stessa; bruschetta con lardo di maiale, nostrano; pecorino alla piastra con miele di castagne. Al centro peperoni cruschi per tutti. Come primo abbiamo scelto dei cavatelli ubriachi, impastati col vino, e serviti con zucchine e fiori di zucca mantecati con pecorino e, per finire, enormi scaglie di pecorino: il giusto connubio tra gli elementi ha permesso di gustare ogni singolo sapore…..a cominciare dal vino nei cavatelli! Il secondo è stato un sublime caciocavallo podalico da assaporare in purezza o accompagnato da una gelatina di vino bianco (Malvasia). Dulcis in fundo un tiramisù, particolarissimo, dove i savoiardi sono stati bagnati col vino e, al posto del mascarpone, una crema di caffé. Non ci sono parole per descrivere una tale prelibatezza… Il tutto accompagnato da un Aglianico del Vulture, di un’ottima azienda lucana. Il prezzo: 29 euro a testa. Vale la pena provarlo. Io sono stato benissimo…..e conto di ritornarci presto con...
Read morePranzo domenicale in coppia. Prenotazione eseguita per telefono in modo facile e funzionale. Locale originale, caratteristico ed unico. Parcheggio privato su sterrato. La prima volta che ci sono stato, per entrarci dentro non è stato semplice, consigliata una targhetta “ingresso” per noi impediti, una volta entrati si vaga un po’ nel buio poiché non c’è un reale servizio di accoglienza, ci è corso in aiuto il cameriere di sala che gentilmente ci ha fatto accomodare. Coperto molto spartano due tovagliette ed un tovagliolo con posate, all’accoglienza solo acqua e senza pane che è stato servito solo con il secondo e dietro espressa richiesta. Due euro di coperto a questo punto mi sembrano davvero una enormità. Attesa per ordinare abbastanza lunga, era domenica, ma il locale al nostro arrivo era praticamente vuoto. Maître, pronto preparato e disponibile a consigliare, servizio scarsamente sufficiente, credo in cuor mio che non si possa gestire una sala di tale portata con un solo addetto, peraltro abbastanza “distratto”. Cibi ricercati, ben impiattati ed elaborati, antipasto con bruschetta a lardo “servita fredda” nulla di che, formaggio in crosta buono e tortino elaborato e ripieno di fungi pancetta ed altro, buono, ma la spuma di formaggio, molto salata, ne stroncava un po’ i sapori. L’altro antipasto consisteva in crosta di formaggio servito senza miele e la successiva richiesta, di avere del miele, cadeva miseramente nel vuoto. Seconde portate: ravioli della nonna, francamente ne ho mangiato di migliori in molte parti, la ricotta non legata e la pasta più che al dente, arrosto di carne richiesto ben cotto, ma arrivato con cottura media. Dolce a dire della consorte, magnifico. Rapporto prezzo/qualità €.80,00 per due persone e come bibite una birra, una coca ed un’acqua, mi sembrano eccessivi. Da consigliare francamente non saprei, in città ne parlano bene, ma io tutta questa qualità non l’ho riscontrata, a Potenza, si trova decisamente di meglio. Ancora una volta, però, complimenti alla location con qualche piccolo accorgimento potete sicuramente...
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