Delicious lunch at Guido.
The chef plays with all the (taste) notes, and the result is far from a cacophony but a very focussed and precise cuisine, with intense flavours. He draws from tradition, but also embraces modernity. Cappelletti filled with grilled fish (grey mullet I think) in a vinegary broth, for example, took some basic elements from classics of the local coastal cuisine and reassembled them harmoniously.
A squid with liquorice and mushroom was a hypermodern little masterpiece, where the slight bitterness of the liquorice didn't jar at all and complemented perfectly that from the cooking of the seafood. Similarly well conceived and executed was an eel whose fattiness was cut through by tiny cubes of burnt lemon, and married by a veal jus. Such clarity of flavours. Just as in our fourth savoury dish, an incredibly delicate cod and elegant cod, both for taste and for texture.
Desserts showcased more exercises of disassembling and reassembling classics, again very successful.
Your meal is preceded and accompanied by all the lovely treats and trimmings you expect in a restaurant of this type. Service, on a quiet day, was extremely charming, pleasant and professional not only by the manager who provides a big "presence" in the front of house, but also by two younger members of staff. Prices are of course high but very reasonable for the category and very much in line with the superb quality of...
Read moreHo pranzato presso questo ristorante giovedì scorso, nel mese di dicembre 2023, durante la mia breve visita a Rimini. La scelta di questo locale è stata dettata dal mio desiderio di vivere l'esperienza di un ristorante stellato Michelin, e ho colto con entusiasmo l'opportunità durante il mio passaggio in zona per recarmi presso "da Guido," rinomato ristorante riminese che da anni figura con merito nella guida Michelin.
La struttura, situata sul lungomare di Miramare di Rimini, si presenta dall'esterno con discrezione ed eleganza. Il personale di sala e i camerieri mi hanno accolto con gentilezza, conducendomi al mio tavolo. L'arredamento, caratterizzato da eleganza e alcuni elementi distintivi, ha contribuito a creare un'atmosfera accogliente, mentre la vista sul mare è risultata eccezionale.
Il menù proponeva un paio di degustazioni già curate dallo chef, oltre alla possibilità di optare per il menù "Il Vostro Mare," che permette di comporre il pasto scegliendo almeno cinque portate dalla carta. Ho scelto quest'ultima opzione, deliziandomi con piatti come "Mare, cipolla e caviale," "Gambero e ventresca," "Riso, zafferano, midollo e fegatini di merluzzo," "Cappelletto, griglia, cefalo e aceto," e infine, il "Fritto misto."
Per iniziare, ho optato per un Americano come aperitivo di benvenuto, accompagnato da un entrée formato da quattro mini degustazioni. Per il resto del pasto, ho scelto l'abbinamento di vini con quattro calici diversi. Il coperto presentava una ricca varietà di grissini, pane casereccio e piadina tipica romagnola.
Le portate sono state presentate con una spiegazione dettagliata e piacevole da parte del cameriere, che ha anche fornito consigli gentili su come apprezzare al meglio ogni pietanza. L'accostamento dei sapori, il dosaggio degli ingredienti e la loro combinazione in piatti articolati e delicati sono stati straordinari, evitando qualsiasi errore che avrebbe potuto compromettere l'esaltazione del gusto finale.
Gli abbinamenti cibo-vino proposti e spiegati attentamente dal personale di sala hanno contribuito a elevare ulteriormente l'esperienza gastronomica:
Friulano 2019, cantina Tercic in abbinamento agli antipasti Trebbiano d'Abruzzo 2017, cantina Valentini in abbinamento ai primi Pinot Bianco 2020, cantina Falkenstein in abbinamento al fritto misto Marsala 2004, cantina Heritage di Francesco Intorcia in abbinamento al dolce
Come dolce finale, ho scelto dal menù "Come la sacher," preceduto da un pre-dolce di gelato e noce moscate e seguito da una selezione di piccola pasticceria.
L'esperienza complessiva è stata straordinaria, con un personale di sala estremamente gentile, disponibile, professionale e competente. I piatti e le materie prime erano di indiscutibile qualità, caratterizzati da sofisticatezza e originalità, il tutto inserito in un ambiente elegante e accogliente. Questo ristorante incarna perfettamente il connubio tra tradizione e innovazione, conferendo lustro e onore a una delle discipline più rappresentative del nostro Paese: l'arte culinaria. Un caloroso applauso a tutto lo staff e allo chef Raschi per aver regalato momenti così preziosi, in grado di rimanere impressi nella memoria dei...
Read moreDa Guido, felicemente collocato sul lungomare di Rimini (Miramare, appunto), la tradizionale cucina romagnola, tessuta da piatti generosi e da un servizio gioviale, si piega non poco alle esigenze della (meritata) stella Michelin.
Non che non si ritrovino proposte classiche come il fritto misto o le alici marinate, o che il servizio sia particolarmente austero. Ma si intuisce (una volta entrati) che il locale reclama (ed esibisce) l'allure dei ristoranti di classe.
Il menù propone due degustazioni (il Corto, 7 portate, e il Lungo, 11), oltre alla classica Carta. Interessante, ed è stata la nostra scelta, la possibilità di comporre a proprio piacimento un menù degustazione (minimo 5 portate, ciascuna a 15 euro) scegliendo da qualsivoglia proposta: ovviamente (e fortunatamente) le quantità sono quelle da degustazione e non da Carta.
L'offerta culinaria è stata un crescendo.
Dopo il benvenuto dello chef, giocato più su varietà e impiattamento che su sapori sempre convincenti (eccezion fatta per uno strepitoso "cappuccino" di mare), lascia un tantino spiazzati al primo classico di Guido, la Bassa marea in Adriatico: pesci, crostacei e molluschi al naturale con acqua (e aria) di mare, solleticano più i palati amanti la cucina molecolare che quelli più tradizionali.
Seppia e squacquerone, invece, coniugano semplicità, sapore ed equilibrio: la dimostrazione che si possono proporre piatti eccellenti senza necessariamente attingere a inutili germogli o mousse di "arredo".
La mazzancolla fumo e fieno guadagna a pieno titolo la stella Michelin, per impiattamento, raffinatezza e gusto (piacevolmente affumicato, appunto).
Lo spaghetto alle ostriche, altro grande classico di Guido, aggiunge all'equilibrio dei sapori (dove l'ostrica non prevarica sul resto) una cottura magnificamente al dente.
Il riso calamari e brace, poi, appare sublime e godibilissimo: all'onda e al dente come da manuale.
Il fritto misto arriva con poca panatura, per non far soccombere l'interno: che tuttavia rimane forse poco croccante e fin troppo delicato.
Predessert, dessert (una sorta di pan di di spagna con cioccolato, nocciola e zabaione; meringata con gelato al limone: eccellenti) e piccola pasticceria coronano un'ottima esperienza.
Conto in linea con le aspettative, visti il livello della cucina e...
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