Sono stato ieri per caso per la prima volta. I prezzi sono un po' sopra la media ma la qualità e la ricerca dell'innovazione nella tradizione della pizza e della pinsa ne valgono davvero la pena. Ho assaggiato sia la pinsa "Pietro Bono" (pecorino Romano, Bufala, Pesto al pistacchio salato di bronte, guanciale Romano e pepe nero) e la classica pizza Romana tonda (sempre con l'impasto della pinza) "Giacomo Casanova" (Pomodorino Marzanino del Vesuvio e la sua salsa, mozzarella di bufala campana dop, Alici del Mar Cantabrico, origano selvatico di Salina, basilico fresco). Il prezzo di queste 2 pizze è stato di 25€ non è assolutamente poco ma la qualità dei prodotti è evidente anche ad un palato meno raffinato, la cottura perfetta come anche l'impasto leggerissimo da digerire. Abbiamo assaggiato anche i fritti, io personalmente ho assaggiato la crocchetta di patate con porchetta, speciale e anche gli altri al mio tavolo hanno confermato che erano ottimi anche i loro (suppli spaghetto alla carbonara, ragù di scottona) che venivano più o meno 3€ l'uno, i dessert li abbiamo trovati un po' troppo dolci, la cheesecake ci è arrivata staccata dal biscotto perchè a detta del cameriere era fatta da poco ma era molto buona. La location è moderna, luminosa, molto pulita e nel complesso l'ambiente è informale e giovanile. Lo staff molto disponibile, sorridente e a differenza di molti ristoranti, i camerieri sanno quello che vendono e sanno spiegare cotture e ingredienti dei loro piatti. Quello che obiettivamente non mi permette di dare 5 stelle è che trovare un parcheggio che non sia "selvaggio" (i vigili anche di notte multano e rischiano di rovinarvi la serata) nei paraggi è veramente molto, molto, difficile e chi è del tuscolano conosce bene questo incubo, altra pecca è che il ristorante non è grandissimo e la quantità dei coperti forse è eccessiva in proporzione allo spazio dato che i tavoli sono molto, troppo vicini e questo fa si che in una serata come sabato col ristorante pieno si crea una situazione davvero caotica e confusionaria. Proverò a tornare in un giorno infrasettimanale,comunque lo...
Read moreAggiornamento settembre 2021 Sono passato un sabato pomeriggio di persona a prenotare per sei, chiedendo per cortesia un tavolo lontano dall'ingresso perché hanno le porte spalancate e tutti fuori fumano. Mi è stato assicurato che non ci sarebbero stati problemi, ma a cena mi hanno dato un tavolo attaccato alla porta a vetri aperta, con due persone che fumavano e praticamente facevano fumare pure me. Non ho niente contro chi fuma, ma avevo chiesto una cortesia. Il cameriere, quando gli ho fatto gentilmente notare la situazione, mi ha detto che i fumatori erano nella strada e non poteva fare nulla. Al che me ne sono andato e non ci tornerò più.
Recensione luglio 2021 Ci siamo stati venerdì a cena per mangiare una pizza. Non è aperto a pranzo, almeno non in questo periodo. Per antipasto abbiamo preso la mortadella in carrozza, una novità interessante, poi delle bubbles di pizza con il sugo alle polpette e delle crocchette di patate, speck e provola di Agerola. Le pinse hanno i nomi di personaggi che hanno avuto a che fare con l'alchimia, mentre le pizze hanno i classici nomi. Io ho optato per una pinsa Giacomo Casanova con le alici cantabriche, mia moglie per una pizza ortolana. Abbiamo preso anche una margherita e una pizza al prosciutto. I dolci sono ottimi, dalla cheese cake ai vari crumble. La birra Forst è ottima, ma non hanno la birra analcoolica. Io un paio di bottiglie di Heineken 0.0 o Moretti 0 in frigorifero le metterei. È un locale molto di tendenza, con alto tasso di rivisitazione e scelta degli ingredienti in voga al momento, magari da...
Read moreAbbiamo provato questa pinseria ieri sera che ritengo nel complesso buona, ma non molto di più. Abbiamo provato i fiori di zucca, buoni ma un po’ unti, e 2 supplì, quelli alla carbonara e quello all’amatriciana. Erano entrambi buoni, carichi e saporiti, ma sono un tradizionalista e amo che i supplì siano fatti col riso, mentre questi, anche se ampiamente indicato, sono fatti con la pasta all’interno. Per finire la pinsa Margherita, che fanno in forma sia tonda tipo pizza che nella classifica rettangolare. L’impasto era sicuramente buono e si è rivelato anche facilmente digeribile, ma nel complesso direi di quasi nulla soddisfazione al palato, di una piattezza quasi stucchevole. Certo leggendo il menù è evidente che puntano a metterci sopra mille ingredienti diversi che forse possono rompere questa monotonia, ma ripeto, io sono un tradizionalista e la prova la faccio quindi con una banale Margherita. Come dolce abbiamo invece provato il tris di cicchetti che comprende 3 tazzine da caffè con dentro un mini tiramisù, un mini crumble al pistacchio e una mini panna cotta ai frutti di bosco, tutti abbastanza buoni. Tra i 3 ho preferito il crumble. Concludendo, nel complesso locale non male, ma dipende da cosa cercate. Se cercate solo una banale pizza come me, forse meglio altri posti. Aggiungo due note non culinarie: il personale era poco per i tavoli da servire e quindi nel complesso il servizio è un po’ lento, mentre una cosa molto fastidiosa è l’acustica del locale che è pessima e, a locale pieno, rende difficile anche conversare con la persona che si...
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