Amo molto cambiare ristoranti e provare posti nuovi e "dar moschino" all'apparenza aveva tutte le caratteristiche che mi piacciono (sedute esterne, verde pulito, ambiente caratteristico autentico, cucina tradizionale, personale del luogo)
Purtroppo ha deluso le mie aspettative.
Il luogo è la carta vincente del locale. Stabile del '900 graziosissimo, isolato, silenzioso, sulla sommità di un colle.
La sala da pranzo ha mobili anni 70 e molti quadri alle pareti. Ha un' accoglienza famigliare.
Il personale è cortese e sorridente, tuttavia dovrebbero avere più cura dei dettagli, specialmente quelli che non comportano costi aggiuntivi.
Non ho apprezzato che l'addetto abbia maneggiato le posate esclusivamente dal lato della lama e dei denti, la mancanza di un menu cartaceo e il tentativo per nulla camuffato di "guidarci" nella scelta.
Ho apprezzato molto che le divise fossero pulite e i tovaglioli di stoffa. Ho apprezzato moltissimo la pagnotta anziché il pane a fette e il tono molto cordiale eppure famigliare del personale.
Purtroppo il punto davvero dolente era il cibo.
Chi ha preso l'ordine ha insistito perché non ordinassimo il secondo ma decidessimo solo una volta terminato il primo. Il caso ha voluto che fosse una scelta fortunata.
In 4 abbiamo ordinato gricia, amatriciana, rigatoni con la pajata e un antipasto, abbiamo deciso di non proseguire con i secondi.
I piatti erano tutti molto mediocri la frittata servita con l'antipasto estremamente salata e di una consistenza orribile.
Il prezzo era contenuto tuttavia i piatti erano scarsamente conditi con materie prime che non hanno soddisfatto nessuno dei commensali.
La gricia non aveva affatto crema ed il guanciale era molle, la salsa di pomodoro per il condimento dell'amatriciana e dei rigatoni con la pajata (esattamente due pezzi nel piatto) era estremamente acidula(non era avariata, ma solo scadente) Nel non ordinare altri piatti e aver lasciato frettolosamente il ristorante temo di aver urtato la sensibilità del proprietario, ma davvero non ho apprezzato il cibo.
Visto il disappunto non ho voluto contestare il cibo, come faccio in altre occasioni ho pagato e sono andato via.
Scrivo moltissime recensioni, per lo più positive. Quando ho una negatività la esprimo sempre al ristoratore, questa volta ho ritenuto che non...
Read moreandato con tantissime aspettative si è rivelato una grande delusione... serviti da un ragazzo giovane che per farti portare le cose dovevi chiedergliele 5 volte... per farci portare il vino abbiamo atteso 15 minuti dopo la 3 richiesta ce l'ha portato un altro cameriere.. idem per l'acqua.. mi sono dovuto alzare e chiederla ad un altro cameriere che per carità è stato gentilissimo si è scusato ma se un tavolo ti chiede l'acqua perchè è rimasto senza dovresti portarlo subito.. abbiamo ordinato come antipasto polpette di bollito ( buone un po asciutte ma è la loro caratteristica) polpette di vitella al sugo ( buone ) coratella con i carciofi... coratella non pervenuta. c'erano si e no 5 pezzettini di coratella e mezzo chilo di carciofi che ovviamente non essendo di stagione non erano un granche', zucchine ( buone). i primi 2 carbonare disastrose.. pancetta e uovo stracciato.. per carità puo' essere la prerogativa del locale farla in questo modo ma non chiamatela hosteria romana perchè la pancetta non si puo' vedere! amatriciana stessa cosa.. fatta con pancetta.. non erano cattive si mangiavano volentieri ma non erano piatti romani... secondi abbiamo preso 2 code alla vaccinara.. la coda di per se' era buonissima.. carne tenerissima si staccava dall'osso ma il sugo.. il sugo era uno dei peggiori mai mangiati.. probabilmente fatto al momento.. era acido liquido un vero peccato.. il posto è bello... all'aperto si stava benissimo .. parcheggio un po un impresa ma sono riuscito a parcheggiare davanti al mio tavolo.. praticamente sono sceso dalla macchina e mi sono...
Read moreDar Moschino è una piccola osteria con circa 30 coperti situata nella Garbatella Storica, prende il nome dal soprannome che fu dato al Padre delle 3 sorelle che ora gestiscono il Locale, personaggio che ha lasciato la sua firma in maniera molto evidente, come possiamo vedere i dagli innumerevoli quadri appesi al muro raffiguranti corse di cavalli, appartenente al rione di Trastevere, chiamò la scuderia Santa Maria (in onore a Santa Maria in Trastevere) e guai a chi gli toccava il suo rione, doveva essere una persona di un’altra epoca con altri principi, visto che oggi molto di noi non si sentono più nemmeno legati al proprio paese… Le sorelle all’interno si danno un gran da fare, due in cucina e una sala, dalla cucina escono SOLO piatti fatti in casa… e si sente signori… una Gricia che sembra urlare FORZA ROMA, per quanto è buona… trippa delicatissima ed estremamente morbida, polpette clamorose, fuori croccanti ma dentro sono un burro, non servono i denti per poterle mangiare… dolci buonissimi e soprattutto un’ospitalità da vera osteria Romana, di quelle che sinceramente se ne era un po’ persa l’abitudine… l’unico dispiacere lo hai quando vai via, perché vorresti restare ore a chiacchierare e farti raccontare le storie che ci sono in quel locale. Un complimento enorme alle sorelle, sono sicuro che avete reso fiero vostro...
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