La presente recensione riguarda la nuova gestione e si riferisce a una visita del 15 aprile 2023. Vengono presentate tre tipologie di pizze: la classica, la “soffice come a Napoli” e la “sottile”. Di fatti si tratta dello stesso identico impasto semplicemente lavorato in maniera diversa. La “soffice come a Napoli” è di fatti una sorta di baby con un bordo che non ha nulla a che fare con le tipiche pizze partenopee, la sottile diventa una sorta di ostia enorme su cui viene posizionata una quantità industriale di pomodoro e gli ingredienti non sono nemmeno aumentati in quantità per ricoprire la superficie in maniera adeguata. Va sottolineato il fatto che sia la “napoletana”, sia la sottile costano di più. Gli ingredienti sono senza infamia e senza lode, tenendo conto che il prezzo medio di una pizza “speciale” viaggia attorno ai 12€ non sembra un affare per il cliente. Ambiente estremamente rumoroso, al punto che in un tavolo da sei i due capitavola o rinunciavano a capire che cosa diceva il proprio dirimpettaio, o dovevano urlare. Personalmente c’è stato un momento in cui parlavo e non sentivo quello che dicevo. Sicuramente un lato positivo è il personale, sempre disponibile e attento. Non è una pizzeria in cui sento il bisogno di tornare.