Venerdì 14 febbraio, due coppie.
Una recensione si dovrebbe basare solo sul locale? …o solo sulla qualità del cibo? O, ancora, facciamo una media, con vari pesi su cibo/locale/servizio/prezzo? Intendiamoci, nessuno vuole fare il direttore di sala da tastiera o il giudice di Masterchef, diciamolo subito, ma solo dire la propria opinione per giustificare il voto. Nel caso del Vinile se si valutasse cibo e prezzo sarebbero 5 stelle, se ci fosse la possibilità di dare un “5+” ci starebbe pure quello: forse la migliore di Rovigo -e dintorni-.
Se invece dovessi basarmi su locale e servizio, beh, 2. Solo perché 1 è sintomo di malessere di chi scrive, lo mette solo chi vuole vendicarsi, tipo di un’attesa o di un conto salato.
2, perché non è possibile che nel 2020 ci siano ancora locali dove vai a mangiare e esci che sembra di aver fatto una sauna in cucina con tutti gli ingredienti in cottura: dalla testa ai piedi tutto “profumava” di uno splendido mix di verdure, fritti. Una rievocazione nostalgica di ricordi che portano a ripensare al “cusinin de me nona, poreta” dove quando entravi -a tuo rischio e pericolo-, ne uscivi sempre aromatizzato di qualche pentola in cottura. Ma le volevi bene lo stesso perché il mangiare era buono. Lo stesso è un po’ per il Vinile: un’ottima pizza, birra giusta, pochi soldi, ma quando esci devi lavare e lavarti completamente se non vuoi portare a letto e nell’armadio un ricettario olfattivo.
E il servizio cosa c’entrava? Dopo averci piazzati in entrata con l’apertura porta a 2 metri verso di noi (14 febbraio non è proprio estate, e, se dentro c’è caldo l’aria che ti viene addosso fredda da ancora più fastidio) ho chiesto al cameriere se ci spostava, ovviamente ha detto di si, c’era un tavolo libero, è andata bene. Capisco la sera di “festa”, capisco l’ottimizzare o massimizzare che dir si voglia, ma l’effetto compattatore di clienti non è piacevole in nessun locale, secondo me neanche in quelli piccoli. Non puoi mettere la gente sulla porta, dai. Tralascio un lieve scambio di battute al confine fra scherzoso e litigioso col cameriere conclusosi con un suo “ara che te bato” nei miei confronti, cui traduzione per i non conoscenti del dialetto veneto lascio la sorpresa di cercarlo, a cui ammetto di aver risposto a tono, non so se mi abbia sentito. Fossi stato da solo magari non finiva lì, avrei un po’ contestato la cosa, ma ho preferito ingoiare il rospo e non rovinare la sera...
Read moreOra mai sono diventato un cliente fedele a questa pizzeria che tanto ne avevo sentito parlare ma poi una volata provata è MOLTO MEGLIO DI QUELLO CHE DICONO CREDETEMI!!!! Io abito in Toscana e vuoi per lavoro vuoi per svago ho girato praticamente per lungo e per largo tutta la penisola isole comprese..e un pochino me ne intendo quando in un posto si mangia bene io non cambio infatti quando metto piede in terra Veneta CORRO al VINILE!!!Mi piacerebbe tanto che aprissero una pizzeria anche a Siena perché la differenza tra questa pizzeria e le altre che ho provato è che vi servono una pizza che è come una portata di un ristorante farcita da Dio decorata che sembra disegnata da Giotto servita da uno staff che è spettacolare gentilissimo e simpaticissimo e ti fanno sentire come a casa... ma poi le materie prime che mettono sulle loro pizze sono freschissimi e genuine!!!e allora o via o che aspettate un fate i bischeri quando siete dalle parti di Rovigo tirate il freno a mano e infilate le gambe sotto al tavolino del Vinile che poi al vostro palato e ci pensano loro...e che siete troppo lontani se no verrei tutti i fini settimana...
Read moreCredo di non essere mai stata a contatto con tanta maleducazione!
Faccio i miei complimenti a chi ha risposto questa sera ad il telefono per l'ordinanzione! Ha creato a casa mia con i nostri amici una polemica senza eguali, sarò breve per non perdere ulteriore tempo, ho mandato a prendere le pizze al mio compagno e ad un suo amico e dopo che loro hanno chiesto come mai il totale era cosi alto, la signora ha risposto che a me durante la chiamata l'aveva comunicato che le birre costavano 15 euro cadauna (cosa assolutamente non vera!!) Concludendo con un "Non siamo mica al supermercato!".
-Lascio alla vostra immaginazione, come possano essersi sentiti i miei ospiti.
-Dopo aver richiamato per una pizza su cui c'è stato evidentemente un "malinteso" ed aver sentito risposte arroganti con frasi tipo "beh ma la pizza va bene lo stesso no?" oltre all'insistenza che la signora presentava nel voler avere ragione, ho deciso bruscamente di chiudere la telefonata per concludere un patetico teatrino che si era dilungato troppo per i miei gusti.
Un consiglio: le pizze saranno pure buone, ma avete molto da lavorare su...
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