Cercherò di essere il più breve possibile, anche se purtroppo ci sono molte cose da dire, se vuoi consumare qui è bene che tu sappia a cosa vai incontro. Capisco perfettamente che, durante le festività, chi prenota un tavolo debba avere un minimo di pazienza e consapevolezza dei possibili ritardi. Tuttavia, alzarsi da tavola alle 15 dopo aver consumato solo l’antipasto è inaccettabile. Ancora più grave è il fatto che siamo stati noi a dover far notare il ritardo al cameriere: nessuno del personale si è premurato di scusarsi o di informarci su eventuali tempi di attesa. È il minimo sindacale in un ristorante con un minimo di rispetto per il cliente.
Viviamo in un’epoca in cui recensioni e servizio vanno di pari passo, ma ciò che abbiamo vissuto ha superato il limite della decenza. Sorvolando sugli antipasti freddi, sbagliati e sul fatto che sia stato servito prima un tavolo arrivato dopo di noi, ciò che mi dispiace di più è che un’occasione speciale come il pranzo di Pasqua con i miei nonni – occasione che potrebbe non ripetersi – sia stata rovinata da tanta arroganza.
Sono sempre stato un cliente affezionato e avevo già scelto il vostro ristorante due anni fa, sempre a Pasqua. Ma questa volta, con grande dispiacere, posso dire che non tornerò più. Non posso permettermi di discutere in sala a causa della vostra incompetenza. Posso capire tutto, ma pretendo rispetto: sia come persona, sia come cliente. Un altro pranzo di Pasqua con i miei cari forse non lo avrò più. Voi, come ristorante, avete il dovere di garantire un’esperienza positiva anche quando qualcosa va storto. E non ho neanche voluto soffermarmi sugli antipasti (un tagliere con due affettati e una fetta di Brie non si può presentare). La maleducazione, il conto di 200 euro, 2 ore di attesa e il menefreghismo da parte dello staff mettono tutto il resto in secondo piano . Mi dispiace, ma non consiglierei questo posto nemmeno al mio peggior nemico. Avete ancora molto da imparare, e tutto questo non avendo nemmeno...
Read moreDelusione totale: incoerenza, disorganizzazione e scarsa attenzione alla celiachia
Abbiamo prenotato con anticipo per Pasqua, chiedendo espressamente se fosse possibile avere piatti adatti a una bambina celiaca. La risposta del proprietario è stata rassicurante: “Tutti i piatti possono essere per celiaci, tranne quelli a base di pasta”. Peccato che, una volta arrivati, la cameriera ci informi che non si assumono alcuna responsabilità per la contaminazione. Una risposta inaccettabile, soprattutto dopo aver avuto conferme il giorno prima. La celiachia non è un gioco, e se non siete in grado di garantire un minimo di sicurezza, dovreste dirlo subito, non una volta seduti al tavolo!
Siamo arrivati alle 12:40, abbiamo ordinato alle 13. I piatti sono arrivati con un’ora di ritardo, dopo aver servito altri tavoli arrivati dopo di noi, nonostante ci fosse un’anziano e una bambina al nostro. Lentezza esasperante. L’insalata di totano servita calda, e dovrebbe essere un piatto servito freddo. Con il totano che sapeva di vecchio e aveva pure una crosticina sospetta. Alcuni piatti erano sbagliati o incompleti (salumi assenti), e nessuno si è mai degnato di chiederci se andasse tutto bene, né di ritirare i piatti finiti, né di portarci altro da bere.
Abbiamo aspettato il primo fino alle 15:55… senza che arrivasse mai. Dopo varie sollecitazioni, ci è stato detto che “il prossimo è il vostro”, ma intanto servivano altri tavoli. Il colmo: uno della cucina (senza bandana, né berretto – igiene zero) è uscito alzando la voce con mia zia, dicendo che tutti i tavoli sono arrivati in ritardo e tutti insieme. Ma le prenotazioni non le abbiamo fatte noi! Se non sei in grado di gestire un ristorante, non dare a tutti lo stesso orario!
Alla fine, nemmeno un accenno di scuse, ma solo arroganza… e 178€ di conto per una presa in giro. Personale inesperto, disorganizzazione totale, igiene discutibile.
Sconsiglio vivamente questo posto, non...
Read moreL’opera, tradizione stupenda della citta scaligera, vero e proprio rito che coinvolge l’estate veronese, magia di cantanti, di strumentisti, di ballerini. Verona e l’opera sono due realtà che camminano insieme verso l’orizzonte della gloria. Questo ristorante non fa del tutto parte di questo stupendo quadro che ho disegnato con tinte cosi tenui. La location è quanto mai “suburban” periferia hardcore, dove è facile trovare parcheggio, un punto a favore di questo ristorante. Il posto è stupendamente anni 80, con i menu anni 80, le tovaglie anni 80 e i grissini buonissimi anni 80, un tuffo nella magia degli eighties, mancava solo la colonna sonora di Enola Gay per cercare fuori dalle vetrine la mitica delorian….Doc ci sei? Il personale è gentilissimo, tutto bravi ed educati, un altro punto a favore di questo ristorante. Ora veniamo al cibo. La pizza è tipo una canzone di un gruppo gothic death anni 90, inizia tenue e poi arriva la mazzata. Spiego meglio, le note iniziali della pizza sono molto buone, sembra quasi una buona pizza gourmet, ma poi verso le mezzanotte, le una arriva la mazzata nella forma di pesantezza di stomaco, sete immonda, voglia di tentare la fuga dal proprio stomaco. Non so se sia colpa dell’impasto del sabato sera, ma ho fatto una difficilissima nottata tra litri di acqua e un alien pronto a sfondarmi lo stomaco per seminare terrore in casa. Dannazione che paura. La frittura di pesce (e verdure) decisamente meglio. Ma ricordiamo che le verdure sono li a fare volume come gli “occupaposto” alla notte degli Oscar. Dolci discreti, a patto che tu non sia un diabetico, da ricordare in caso di...
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