AVVISO: questa recensione era stata scritta da me il 25 dicembre 2022. Solo qualche giorno fa mi sono accorto che non è stata mai pubblicata perchè ritenuta offensiva. La riporto integralmente e senza modifiche: ritengo di non aver offeso assolutamente nessuno ma espresso solo la mia opinione. L'aggettivo più forte ("immangiabile") è quanto è stato detto all'unisono da 4 persone al tavolo, non vuole offendere nessuno. Si leggono ben altre villanerie su Google... Segue la recensione originale.

Prima premessa (non la scusante): era un pranzo di Natale. Menù con 4 proposte per i primi e 4 per i secondi. Seconda premessa: nessuno dei 13 ospiti cercava una trattoria: conosco il locale e so bene che propone dei piatti originali. Fra i primi è stato portato un piatto che per almeno 4 persone al tavolo (solo in due l'avevano ordinato) era davvero immangiabile. "Tubettini con ragù di cernia". Innanzitutto un'idea tutta particolare di tubettino: siamo a Taranto, sono di Taranto, ma il tubettino per noi non è certamente un pezzo di pasta piena e dura, senza il vuoto all'interno, gommosa ed insipida; non c'è bisogno poi di essere di Taranto per capire che dell'acquetta bianca sul fondo del piatto con tracce di carote e di pesce non è un ragù. Risultato: stupore e forte delusione, soprattutto perchè uno dei camerieri che ci serviva sosteneva la ricercatezza di un formato di pasta artigianale che nulla ha a che fare con la pasta di produzione industriale. Insomma siamo noi ad avere il palato grossolano. Come pure siamo stati incapaci di cogliere l'essenza delle loro proposte quando ci è stata portata una "cotoletta al cavolo rosso", spessa almeno 4 cm. e cruda dentro. "Deve essere rosata all'interno", ci è stato detto. Insomma, MòMò errori non ne fa: eravamo noi inadeguati al locale... La lezione io personalmente l'ho imparata e quindi eviterò in futuro l'imbarazzo ai gestori di MòMò di ospitare un cliente come me.