Bar Lemì - Cozze e Gin is what happens when someone takes a classic seafood trattoria, gives it a gentle modern polish, and adds just the right amount of gin.
The new location is beautifully redone - the kind of place where you’re not sure if you’re supposed to eat or just nod appreciatively at the lighting fixtures. Very contemporary, very clean, very “let’s open a bottle and order everything with tentacles.” 🐙
The menu is fish-focused (big surprise, given the name) but doesn’t just play the hits, there’s a nice mix of local and creative without getting too fancy. You won’t need a translator, a sommelier, or a second mortgage.
The staff? Genuinely lovely. The kind of people who smile like they actually mean it - rare and deeply appreciated.
And yes, the gin flows. Pair your cozze with a cocktail and pretend you’re making healthy life choices.
Highly recommend if you like seafood, don’t mind a little modern flair, and appreciate being treated like a human instead of a table...
Read morePartiamo con il dire che è la settimana di Ferragosto, che la gente è tantissima e che il ristorante è preso d' assalto fino a tarda ora, quindi lascio tutte le attenuanti del caso ai ragazzi del servizio. Devo però essere critico e dare un giudizio su chi si siede ad un tavolo di un ristorante per una serata di rilassatezza e per gustarsi dei piatti cucinati, a detta di tutti, dal miglior Chef del Salento, scelto addirittura da una famosa casa di moda per una serata di Gala.... Ecco, appunto, non ci siamo proprio. I prezzi dei piatti sono esageratamente alti, ci troviamo pur sempre a Tricase e non in via Condotti a Roma o a Villa Crespi o in Via Montenapoleone a Milano. I piatti arrivano senza che sulla tavola siano state messe le posate (rigorosamente in sacchettino di carta con tovagliolo anch'esso in cellulosa), perdonatemi ma per un conto che va oltre i 40/45 euro a testa abbondanti, pretendo un tovagliato in stoffa e un servizio fatto con professionalità. I piatti vengono ordinati e poi smentiti poco dopo perché "finiti", le porzioni sono tutt'altro che abbondanti e i sapori sicuramente non meritevoli di simili prezzi (ancora una volta). Attese bibliche.
È sicuramente un ristorante che andrà riprovato in un periodo diverso, ma davvero faccio tantissima ma tantissima fatica a comprendere il successo di questo locale.
Venendo ai piatti
Abbiamo preso
2 Zuppe di cozze, poco saporite e senza il famoso sugo dove intingere il pane e porzione minuscola.
1 tataki di Ricciola (buono ma porzione da assaggio per giudicare la cottura) di cui allego foto.
1 hambugher di sgombro (sufficiente)
Abbiamo dovuto chiedere a più riprese il pane perché non ci è stato portato.
Troverete molte foto dei piatti che il ristorante propone, posso assicurare che in quella sera affollata non erano presentati nemmeno lontanamente con tutti i fronzoli che forse in una serata tranquilla lo "chef" riesce a mettere in opera. La zuppa di Cozze era da osteria di 5' categoria, servita su un piatto di ceramica bianca e completamente asciutto!!
Il tavolo di altri due commensali ha disdetto poco dopo l'ordinazione dei secondi per concludere la cena velocemente e recarsi a mangiare un panzerotto nella nella vicina Pizzeria.... È davvero assurdo.
Il consiglio davvero spassionato è di non cadere nella tentazione ma di dirigervi altrove oppure di recarci a Tricase, potendo, in un mese...
Read moreIl locale è sicuramente meritevole data la posizione nel suggestivo centro storico, per contro i tavoli all’esterno sono corredati da sedie non particolarmente accoglienti. Fatta questa dovuta premessa una volta arrivati dopo esserci accomodati senza nemmeno avere il tempo di prendere familiarità con quanto di bello ci circondava ci siamo ritrovati uno dei giovani camerieri che accennando appena un saluto con un fretta sbalorditiva ha adagiato sul tavolo un piatto di benvenuto contente 3 fette di pancarrè spalmate con un condimento gradevole ma molto scarno, nello stesso istante un secondo cameriere chiedeva che tipo di acqua servire al tavolo adagiando poi di fronte a noi il menù scritto a mano su una lavagna…. Idea sicuramente originale ma che almeno nel mio caso ha infastidito perché alcuni passanti si erano intromessi attorno al nostro tavolo per sbirciare sulle pietanze disponibili. Una volta deciso il tutto ed avendo chiesto i dovuti chiarimenti su quanto ordinato chiedo la carta dei vini ma mi viene detto che mi devo dirigere all’interno per poterli visionare, qui scelgo uno degli Chardonnay da me preferiti nonostante l’imbarazzante prezzo chiesto di 35 euro a bottiglia, totalmente fuori mercato anche confrontandolo a quello della stessa etichetta venduta in altri locali, tenendo anche conto del fatto che si trattava di un vino reperibile nella grande distribuzione ad un costo di circa 13 euro, posso capire tutto ma un ricarico di tale portata non è giustificabile in nessun modo. Le pietanze ordinate in ogni caso sono state servite abbastanza velocemente anche per via dell’orario non particolarmente inoltrato, la presentazione lascia piacevolmente soddisfatti ma le porzioni sono decisamente troppo da degustazione, i sapori dei piatti apparivano abbastanza equilibrati con l’unica nota dolente del croccantino di seppia che di seppia aveva ben poco al suo interno se non il sentore. In conclusione vista la notorietà ed il prezzo le mie aspettative non sono state soddisfatte come speravo, il servizio non è all’altezza, il personale non ha una divisa uniformemente riconoscibile manca di entusiamo nel servire i piatti, Sarà stato il periodo, la stanchezza o chissà cosa ma spero che si possa...
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