Osteria Al Marinaio — Restaurant in Udine

My experience of this cosy family restaurant serving typical local cuisine totally lived up to my expectations based on the reviews I had read. Prices are so affordable for such tasty dishes and local wine, I mean where would you get a very decent glass of wine for €1 with your meal! It's cheaper than fruit juice! Andrea the owners' very affable son speaks English and patiently explained the dishes displayed on the board. The wild boar with blueberries & polenta and the tagliatelle with porcini mushrooms are fabulous. The frico is interesting to try but if you are on a low salt diet, it's on the salty side due to the heavy cheese content but the polenta it's served with is not salty, so provides balance. Other diners seemed mainly locals and it was busy even on a Tuesday evening, so do book ahead. It's really worth walking the 18 minutes away from the historical centre to eat here. I can't wait to return to Udine just to...

Had an absolutely incredible experience at the Osteria. Visited for dinner with a group of 33, the staff were incredibly welcoming, flexible with the various demands of a large number and spoke perfect English. We had arranged a family style meal and I'd asked the proprietor to select the dishes, stating that we'd love to try some local specialties. For an incredibly reasonable price we ate multiple varieties of local pasta dishes, salami in vinegar, wild boar and frico (potato and cheese dish) as well as a selection of desserts and excellent local wine. The food was all amazing, every single member of the group was delighted by the high quality and wide variety of food. We visited a few months ago (I'm late in writing this) and this meal remains a highlight of the entire trip, the warm, charming, inviting nature of the restaurant, combined with the fantastic service and delicious food made for an absolutely...

Una delusione profonda, che ci ha lasciati amareggiati e indignati.

Siamo stati clienti abituali di questo ristorante, ma quanto accaduto martedì scorso è stato inaccettabile e ci ha lasciato senza parole.

Avevamo prenotato un tavolo per cinque persone. Uno di noi è arrivato in anticipo e, in attesa del resto del gruppo, si è seduto tranquillamente a uno dei tavoli esterni. La titolare è uscita, lo ha visto seduto, con il telefono in mano, ma non ha detto nulla. Poco dopo, è comparso un uomo (con ogni probabilità il cuoco mandato dalla titolare) che si è rivolto al nostro amico con un gesto sbrigativo e sgarbato della mano, intimandogli di andarsene. Nessuna parola, nessuna domanda, nessun minimo segno di cortesia.

Il nostro amico ha provato a spiegare che era lì per una prenotazione, ma è stato ignorato e liquidato con un freddezza: “Questo tavolo è occupato.” Il tutto con un tono sprezzante, umiliante e del tutto ingiustificato.

Quando siamo arrivati e ci ha raccontato l’accaduto, siamo entrati per chiedere spiegazioni e annullare la prenotazione. Invece di un chiarimento o, almeno, di un gesto di scuse, ci siamo trovati di fronte a un atteggiamento ancora più ostile. Ci è stato detto, con un tono infastidito: “Boom boom, diteci il nome così annulliamo.”Nessun senso di responsabilità, solo il desiderio di chiudere la questione in fretta, facendo finta di nulla davanti agli altri clienti.

Quello che abbiamo vissuto è stato un comportamento razzista, maleducato, discriminatorio e umiliante. Non ci sono altre parole per descriverlo.

È doveroso dire che il nostro amico è un ragazzo nero di origine africana. Ed è difficile non collegare la freddezza e il disprezzo con cui è stato trattato a un pregiudizio razziale. La prenotazione era a nome di una persona con un tipico cognome italiano: è evidente che non hanno fatto alcun collegamento. Ma soprattutto è evidente che, se si fosse trattato di un ragazzo con tratti somatici “tipici italiani”, la reazione sarebbe stata diversa.

Un pensiero semplice e onesto: i soldi non hanno colore. Chi entra in un locale con educazione, chi prenota, chi paga come chiunque altro, merita rispetto. E se manca questo principio basilare, il resto(il cibo, il servizio, l’atmosfera) perde...