Il ristorante Tacabutun si presenta con un nome che promette una fusione tra tradizione e innovazione. Situato in una location privilegiata con vista sul lago, il locale gode di un panorama mozzafiato che, senza dubbio, costituisce uno dei suoi punti di forza più rilevanti. Tuttavia, questa piacevole caratteristica non è sufficiente a mascherare le numerose lacune che affliggono l’esperienza culinaria e di servizio offerta.
La pizza, per quanto sufficiente, non riesce a distinguersi per qualità o originalità. Gli ingredienti appaiono standard e il gusto generale non riesce a lasciare un'impressione duratura. In un'epoca in cui l'attenzione alla qualità delle materie prime e alla maestria nella preparazione è sempre più cruciale, la pizza di Tacabutun non riesce a superare la soglia della mediocrità.
Il servizio, uno degli aspetti più importanti in un’esperienza gastronomica, si è rivelato deludente. I camerieri, infatti, si sono dimostrati svogliati e poco attenti alle esigenze dei clienti. La mancanza di cortesia e di professionalità ha inevitabilmente compromesso il piacere del pasto, creando un’atmosfera fredda e impersonale.
Un altro aspetto negativo da sottolineare è l’atteggiamento del proprietario. La sua presenza, che dovrebbe infondere sicurezza e ospitalità, è invece percepita come falsa e artificiosa. Le sue interazioni con i clienti non riescono a trasmettere quella genuina passione per la ristorazione che dovrebbe caratterizzare ogni buon ristoratore. Al contrario, lasciano una sensazione sgradevole di insincerità, che mina ulteriormente l'esperienza complessiva.
I prezzi praticati, infine, appaiono sproporzionati rispetto alla qualità e al servizio offerti. In un contesto in cui si pagano somme considerevoli, ci si aspetterebbe un livello di eccellenza che, purtroppo, Tacabutun non riesce...
Read moreDo una stella solo perché zero non è possibile. Al momento dell’ordinazione preciso alla cameriera di non far mettere il pepe nel risotto per forte intolleranza. Quando arriva il piatto di cosa è abbondantemente cosparso il risotto? Di pepe. Chiamo il cameriere per chiedere conferma del fatto che fosse pepe e si avvicina il proprietario che con tono scocciato mi risponde “se ha detto di non mettere pepe allora non è pepe” e se ne va. Ribadisco la domanda al cameriere che, con atteggiamento più educato di quello del proprietario, va a chiedere in cucina e torna dicendomi che il cuoco si è sbagliato e che mi fa rifare il piatto (ovviamente il risotto ha il suo tempo di preparazione perciò abbiamo dovuto raddoppiare l’attesa per mangiare). Il proprietario è sparito, non si è più visto in sala per il resto della nostra cena. L’errore del cuoco può capitare, ma l’atteggiamento dapprima poco educato e poi codardo del proprietario no. Nonostante il disguido (non trascurabile visto che se l’avessi mangiato sarei finita in pronto soccorso) non ci hanno offerto nemmeno l’acqua. Ah! Il menu esposto fuori è diverso da quello che ti presentano al tavolo. Ah! Delle norme anti-Covid nemmeno l’ombra: tavoli tutti appiccicati al punto che se uno si deve alzare dal proprio posto si devono alzare anche quelli del tavolo vicino per farlo passare, il cordialissimo proprietario tranquillamente senza mascherina, e a nessuno è stato chiesto il green pass. Il proprietario deve ricordarsi che se si può permettere di guadagnare solo passeggiando tra i tavoli è grazie ai clienti che portano i soldi. (Nota: la cafoneria la potete leggere nelle risposte alle...
Read moreIl loro obbiettivo NON è quello di farti tornare. Iniziamo subito con delle battutine da bavose dal proprietario che ci fa accomodare a un tavolo con tovaglia macchiata e piena di briciole dei commensali precedenti. Dopo averci fatto accomodare il proprietario sparisce e rimaniamo in balia di 2 camerieri che si occupavano di tutto il servizio, servizio che definirei lento, maleducato e poco professionale: i bicchieri sporchi con il segno del rossetto, vino bianco caldo, dopo esserci lamentate del vino e chiesto di farcelo cambiare ci comunicano che hanno appena rifornito il frigo e che questo è quello che c’è. Ordiniamo: gnocchi alla crema di acciughe che andrebbero chiamati gnocchi al ricordo di acciughe, praticamente in bianco con due acciughe buttate sopra. Tataki di tonno e tagliata di manzo con fette spesse due dita. A fine pasto la cameriera viene a chiederci come di consueto se fosse andato tutto bene, dopo aver svogliatamente ascoltato e provato a rispondere alle lamentele decide di sorridere, fare spallucce, dirci -I’m sorry- e andarsene, livello professionalità imbarazzante. Ma non è finita qui, come ciliegina sulla torta arriva il conto… arrivate alla cassa il totale è di 117€ dividiamo in 4, al che il cameriere convinto esclama- sono 29,25 facciamo 30!- noi basite ovviamente abbiamo rifiutato di pagare la mancia, anche perché sono io cliente a scegliere di darti o meno la mancia non tu che decidi di arrotondare per eccesso. Mentre pagavamo, controllando lo scontrino scopriamo che avevano pure sbagliato a inserire le bevande e ci avevano anche inserito una bibita in...
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