Organizziamo un compleanno qui di venerdì sera. Doveva esserci l’evento spagnolo… abbiamo quindi deciso di prendere l’aperitivo altrettanto spagnolo, che di spagnolo non aveva niente….forse sarebbe meglio rimanere su quello che si sa fare piuttosto che sperimentare. Mojito alla maracuja che è sempre stato favoloso… era acqua sporca! dentro il “drink” c’erano 5 cubetti di ghiaccio piuttosto che il pestato, un mazzo di menta che avrei potuto usare come bouquet e infine 1 triangolino (e non scherzo) che poteva essere un dodicesimo del frutto di Maracuja, in più era frizzante perché probabilmente il barman ha deciso che ci voleva il selz… raga ma veramente c’era qualcuno di qualificato a fare il drink?! Non volevamo rovinare i festeggiamenti, e quindi un paio di sorsi e poi l’ho buttato. Ma l’aperitivo “”””Spagnolo”””””???! Patata bravas, erano patate bollite con polvere piccante… raga non insultiamo la cultura spagnola, non si fanno così !!! Paella che secondo me è un risotto ai frutti di mare fatta ieri, messa in frigo e riscaldata per la sera dopo… non c’è da dire che abbiamo messo un boccone di riso stracotto in bocca ma subito lasciato la pirofila intera ( il pesce neanche assaggiato, avevamo paura). Si salvano le crocchette di patate con prosciutto dentro, e le polpette (che sono all’italiana). Ma non potete spacciare il crudo (poi la parte finale) per jamon iberico (quello originale ha un prezzo che fa riferimento alla qualità, e di certo non era quello), era semplicemente prosciutto lasciato seccare. Ma poi quelle bruschette con il pomodoro? Dai erano delle pantofole! Il pane posso e neanche bruschettato! Sangria provata soltanto un calice, dato che dopo il mangiare avevamo grossi dubbi che le ricette fossero giuste, ma raga era vino con ghiaccio e due pezzetti di frutta (mela). Arriviamo al dolce: i churros… più bianchi di un pezzo di carta e stracolmi di zucchero che si poteva evitare di mettere dato che c’era la fonduta di cioccolato..abbiamo fatto la fila sperando che almeno il dolce avrebbe salvato l’umore della festeggiata… niente al primo assaggio era carta e abbiamo ancora lasciato intero tutto. Male, male anzi malissimo. Si salvano le ragazze che prendono le ordinazioni, ma i ragazzi che sparecchiano molto seccati e sinceramente un sorriso di cortesia… abbiamo tutti fatto questo lavoro ed è una cosa fondamentale per creare un atmosfera allegra. La ragazza che ci ha preso l’ordinazione ha salvato il compleanno invitandoci ad alzarci e ballare. Allo chef e suppongo anche al supervisore di queste creazioni di piatti credo serva un viaggio in Spagna. Altrimenti fate quello di sempre… che andava bene. Non pretendevano tanto… le risate fra noi hanno fatto sì che la serata raggiungesse lo scopo: divertirci, però siamo rimasti a stomaco vuoto. noi siamo state oneste e abbiamo pagato tutto, voi...
Read moreUna scelta insostenibile e inaccettabile per un locale che si propone come punto di riferimento. Servire acqua in lattina è un vero abominio, sia eticamente che ambientalmente.
I proprietari giustificano questa scelta come una “questione estetica”, ma questo non rende meno gravi le conseguenze. Le lattine, anche se teoricamente riciclabili, richiedono un processo produttivo ad alto impatto ambientale: l’estrazione di bauxite, la lavorazione dell’alluminio e il riciclo stesso consumano enormi quantità di energia e risorse, molto più di una semplice bottiglia di vetro riutilizzabile.
Inoltre, il sapore dell’acqua in lattina è alterato dal contatto con il materiale interno (nonostante il rivestimento protettivo), privandola della purezza che dovrebbe contraddistinguerla. È un insulto ai clienti, che meritano qualità, non “estetica” a scapito del gusto e della sostenibilità.
Come se non bastasse, siamo rimasti scioccati dalle porzioni di cibo: enormi quantità, sproporzionate e completamente fuori misura. Abbiamo finito per sprecare tantissimo cibo, che è un’altra dimostrazione della scarsa attenzione del locale verso la sostenibilità. Servire porzioni così esagerate, come se stessimo vivendo in un fast food americano, è irrispettoso sia per il cliente sia per l’ambiente.
Questa scelta riflette una mentalità superficiale e disinteressata alle vere esigenze della società contemporanea: ridurre i rifiuti, incentivare il riutilizzo e rispettare il pianeta. In un momento storico in cui la crisi climatica richiede responsabilità, servire acqua in lattina e sprecare cibo in questo modo è una decisione miope e irresponsabile.
Invito chiunque legga questa recensione a riflettere sull’impatto delle proprie scelte e a premiare i locali che dimostrano sensibilità ambientale e rispetto per il cliente. Questo posto, purtroppo, dimostra...
Read morePurtroppo, l’esperienza in questo locale è stata estremamente deludente, soprattutto per la totale mancanza di attenzione verso le allergie alimentari. Avevamo segnalato le esigenze di un membro del nostro gruppo, ma il locale non ha minimamente preso in considerazione la questione, né ha cercato di adattare il menù per venire incontro a un’esigenza così seria. Il problema principale è che il tagliere previsto nel menù era già composto e, anziché offrire una soluzione semplice e scomponibile (come sarebbe stato logico e corretto), ci è stato imposto di ordinare un tagliere fuori menù, ovviamente a un costo aggiuntivo. Questo comportamento non solo dimostra poca sensibilità verso chi ha esigenze alimentari particolari, ma lascia anche il sospetto che si tratti di un modo per speculare sulle necessità dei clienti, aumentando il conto senza reale giustificazione. Il disagio creato è stato evidente: la persona con allergie si è sentita esclusa e in imbarazzo, mentre il resto del gruppo ha dovuto adattarsi a questa gestione scorretta della situazione. Un locale che si definisce inclusivo dovrebbe garantire un servizio attento a tutti, senza far sentire nessuno un peso o un problema. Come se non bastasse, al momento del conto è stato commesso un errore che ci ha costretti a pagare in un secondo momento il tagliere aggiuntivo, senza nemmeno permetterci di dividere equamente la spesa. Un ulteriore segnale di scarsa professionalità. Per quanto riguarda il cibo, niente di speciale: qualità mediocre e sicuramente non all’altezza del prezzo finale. Concludendo, un’esperienza da non ripetere e un locale che sconsiglio a chiunque abbia esigenze alimentari specifiche o semplicemente cerchi un posto davvero...
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