L'interno della basilica di Sant'Alessandro alla Colonna, presenta una pianta a croce latina, con navata unica che si apre sulle cappelle laterali, quattro per lato e con un transetto scarsamente profondo che raggiunge l'ampiezza delle cappelle, sovrastato dalla grande cupola. Sugli altari si conservano tele di importante interesse artistico, tra queste:
Sacro Cuore di Trento Longaretti del 1959, terzo altare a sinistra; Martirio di sant'Alessandro di Enea Salmeggia olio su tela, posto sul presbiterio dietro l'altare maggiore del 1623; Ester e Abigail di Antonio Balestra del 1738 nella cappella del Patrocinio. Tre grandi tele dipinte nel medesimo anno dai tre artisti più attivi nella Bergamo dei primi anni del XVII secolo:
Miracolo dei fiori nati dal sangue di Sant'Alessandro, di Gian Paolo Cavagna del 1621; Posa della prima pietra del tempio, olio su tela del 1621 di Enea Salmeggia quarto altare a sinistra; Santa Grata presenta al padre i fiori sbocciati dal sangue del martire, lavoro di Francesco Zucco del 1621, Assunzione della Vergine come pala d'altare nel transetto a sinistra opera del Romanino eseguita nel 1540-1545 su commissione del consiglio del consorzio di sant'Alessandro. Gloria dei santi Pietro, Paolo e Cristoforo di Gian Paolo Cavagna del 1607 e posta nel transetto destro, presenta l'importante raffigurazione della Bergamo seicentesca. San Giuseppe col Bambino tra i santi Caterina d'Alessandria e Francesco di Sales di Ponziano Loverini, secondo altare a sinistra; Il coro ligneo composto da 28 stalli divisi da figure zoomorfe e come teste di leoni o corpi di uccelli, disposti in semicerchio lungo l'abside fu realizzato da Prata Alessio così come altre opere lignee: la cantoria, la cassa dell'organo e i pulpiti che furono però rimossi e nel 1780 per sostituite dai lavori di Antonio...
Read moreSecondo la tradizione, sorge nel luogo in cui sarebbero sbocciati dei fiori dal sangue del martire Alessandro. È una delle quattro chiese dedicate al santo patrono della città di Bergamo. È posta in un punto strategico al culmine di via Masone con via Pignolo. Le forme attuali risalgono al XVIII secolo. All'interno conserva diverse tele importanti, e confessionali lignei di pregio. In controfacciata un'opera di G. B. Moroni; altri tesori artistici sono custoditi in sacrestia. Sotto la mensa d'altare si trova il sarcofago romano che avrebbe contenuto il corpo di S. Alessandro e, in seguito, quello di...
Read moreSince it was near the celebrations of saint Alexander, we wanted to visit all three churches. In this one, there was a service and it inspired us to stay and...
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