Il Castello dei Paleologi a Casale Monferrato ha una storia ricca e complessa, strettamente legata alla dinastia dei Paleologi che dominò il Marchesato del Monferrato. I Paleologi nel Monferrato I Paleologi erano una dinastia bizantina, gli ultimi imperatori dell'Impero Romano d'Oriente. La loro influenza sul Monferrato iniziò nel 1305, quando Teodoro I Paleologo, figlio dell'imperatore bizantino Andronico II Paleologo e di Irene (nata Jolanda del Monferrato, sorella dell'ultimo marchese aleramico Giovanni I), ereditò il Marchesato. Questa successione portò un legame significativo tra il Monferrato e il prestigioso impero bizantino, accrescendone il prestigio storico e culturale. La dinastia Paleologo governò il Monferrato dal 1305 al 1533, quando, con la morte di Giangiorgio Paleologo, la linea maschile si estinse. Il marchesato passò poi ai Gonzaga di Mantova, in seguito al matrimonio di Margherita Paleologa (sorella di Giangiorgio) con Federico II Gonzaga. Durante il loro dominio, i Paleologi dovettero affrontare diverse sfide, difendendo il loro stato dalle pretese di altre potenze regionali come i Saluzzo, i Savoia, gli Angiò e i Visconti. Nonostante periodi di declino e la necessità di alleanze strategiche, mantennero il controllo sul Monferrato per oltre due secoli. Il Castello dei Paleologi: Storia e Architettura Il Castello di Casale Monferrato, oggi noto come Castello dei Paleologi, fu eretto nel 1352 da Giovanni II Paleologo con l'intento di rafforzare le fortificazioni esistenti della città. Inizialmente, era una struttura prettamente militare e difensiva. Nel corso del XV secolo, sotto i marchesi Guglielmo VIII Paleologo e Bonifacio V, il castello fu ampliato e trasformato, assumendo anche una funzione di residenza nobiliare. Durante il periodo visconteo, fu dotato di armi da fuoco, segno della sua importanza strategica. Con il passaggio del Monferrato ai Gonzaga nel 1533 (e poi nel 1559 con la Pace di Cateau-Cambrésis), il castello perse la sua funzione di dimora signorile per tornare ad essere principalmente una fortezza. I Gonzaga ne potenziarono ulteriormente le difese, rinforzando i fianchi e le torri e aggiungendo i "rivellini" (strutture esterne di difesa). La pianta del castello assunse una forma esagonale, ancora visibile in parte oggi. Negli stessi anni ebbe inizio anche la costruzione della vicina Cittadella. La struttura impostata dai Gonzaga rimase sostanzialmente inalterata fino alla metà del XIX secolo. Tuttavia, a partire dal 1856, per far fronte alla necessità di nuovi spazi urbani, si iniziò la demolizione dei rivellini e di alcune parti del castello. Oggi, il Castello dei Paleologi è un importante "contenitore culturale" per la città di Casale Monferrato. Sebbene parzialmente demolito, è ancora visitabile e ospita eventi, mostre e attività culturali. Sono degni di nota i camminamenti di ronda e gli spettacolari sotterranei dell'ala...
Read moreIl Castello di Casale Monferrato è un gioiello storico e architettonico che merita assolutamente una visita. Situato nel cuore della città, rappresenta un esempio straordinario di architettura militare rinascimentale, splendidamente conservato. Costruito nel XV secolo dai Marchesi del Monferrato, il castello è un perfetto connubio tra maestosità e funzionalità.
Una delle sue caratteristiche più affascinanti è il complesso sistema di bastioni, che riflette le avanzate tecniche difensive dell’epoca. Passeggiare lungo le mura offre una vista panoramica suggestiva sulla città e sulle colline circostanti, rendendo l’esperienza ancora più memorabile. Gli spazi interni sono altrettanto straordinari: ampi saloni, cortili e gallerie che raccontano la ricca storia della regione.
Oggi, il castello è un vivace centro culturale, ospitando mostre d’arte, eventi e manifestazioni che attraggono visitatori da tutta Italia e oltre. L’atmosfera è unica, grazie alla combinazione di storia, arte e natura. Inoltre, il personale è cordiale e ben informato, pronto a condividere curiosità e dettagli storici.
Il Castello di Casale Monferrato non è solo un luogo da vedere, ma un’esperienza che ti connette al passato e ti lascia un ricordo indelebile. Una tappa imperdibile per chi visita...
Read morePremetto che questa recensione vuole essere costruttiva e non distruttiva. Un grosso pezzo di storia del Monferrato trattato così è una vergogna non solo per Casale ma per l'Italia intera. Sporcizia ovunque, bottiglie rotte lanciate nei fossati che sembrano fogne spesso e volentieri da alcuni facinorosi che si ritrovano sotto il castello stesso; nessun controllo; incuria varia: ma questo è il meno. All'estero, la gestione sarebbe sicuramente diversa. Capisco che occorrano dei soldi, ma per un controllo e per far comminare delle multe, non credo sia necessario un ingente dispiego di forze da parte del Comune. Detto questo, il castello è in uno stato fatiscente esternamente ma anche internamente. I torrioni cadono quasi a pezzi in certe zone dominate dai piccioni, crescono erbacce ovunque, e la stabilità di certe zone sembra a rischio. All'interno alcuni locali sono stati effettivamente restaurati in maniera troppo radicale, e francamente sono perplesso da tale restauro. In sostanza , sono stati realizzati locali troppo moderni ai piani alti, tipo casette gialle, che esternamente sfigurano con un monumento di tale portata. Ma il Comune cosa fa? C'è...
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