Il plesso è bellissimo! Ma questo di seguito quanto accaduto qualche giorno: Caserta: una città che non sarà mai turistica, a causa della sua inefficienza amministrativa e della totale assenza di responsabilità.
Questa mattina, mio figlio era in uscita didattica con tutta la sua classe al Complesso Monumentale di San Leucio. Erano in attesa di entrare nelle stanze dell’ex setificio quando, per una disattenzione accidentale, un suo compagno gli ha dato una testata sul naso. Un colpo violento, seguito da tanto sangue e un dolore intenso.
La docente che accompagnava la classe si è immediatamente adoperata per soccorrere mio figlio, mentre gli "addetti" del plesso – e uso il termine in maniera generosa – sono intervenuti in maniera, per usare un eufemismo, inefficace. Quando è stata richiesta dell'eventuale ghiaccio o qualcosa per alleviare il dolore, la risposta è stata che non c'era.
A quel punto, sono stato avvisato e, nel frattempo, mi sono diretto verso San Leucio, fermandomi per prendere del ghiaccio in un bar del centro di Caserta. Quando sono arrivato al complesso, grazie alla tempestività della docente, avevano finalmente trovato il modo di applicare una "soluzione": una bottiglia di acqua fredda (presa dal distributore delle bibite)sul naso di mio figlio. Sì, avete letto bene: una bottiglia d'acqua!
Nel frattempo, ho notato che il complesso monumentale era invaso da decine di scolaresche, molte delle quali probabilmente in visita proprio per il valore storico e culturale del sito. Mi sono avvicinato a uno degli addetti, che presumibilmente sapeva già del mio arrivo, e ho chiesto spiegazioni su questa bizzarra scelta. La risposta, senza alcuna vergogna, è stata che il ghiaccio "era terminato". Terminato. Non mi è stato nemmeno spiegato in che senso, ma la situazione era chiara: nessun equipaggiamento adeguato, nessuna cura tempestiva.
Eppure, parliamo di un monumento che accoglie ogni giorno decine di visitatori, soprattutto giovani e scolaresche. Un luogo che dovrebbe essere adeguatamente attrezzato per qualsiasi emergenza, anche la più banale. E invece? Niente. Nemmeno un kit di primo soccorso che fosse in grado di rispondere a un incidente come quello accaduto. Non si chiedeva la presenza di un’auto medicale, ma nemmeno il minimo indispensabile.
Alla fine, ho ritirato mio figlio dalla visita e l’ho portato al pronto soccorso. Per fortuna, il danno è stato limitato a un trauma contusivo al naso, ma lo spavento e la rabbia per l'assoluta inefficienza del sistema rimangono.
Un sito come il Belvedere di San Leucio, con la sua storia e il suo valore, dovrebbe avere almeno un minimo di attrezzature per il primo soccorso. E, soprattutto, dovrebbe esserci un “responsabile della sicurezza”, una figura che in questa occasione è risultata completamente assente.
Caserta, purtroppo, dimostra ancora una volta di essere incapace di gestire adeguatamente i luoghi simbolo della città, penalizzando non solo i residenti, ma anche chi, fuori dalla città, vorrebbe visitarla. Un'inadeguatezza che non fa che confermare quanto sia lontano l’obiettivo di rendere questa città...
Read moreIl Belvedere di San Leucio sorge sull’omonima collina posta alle spalle della Reggia di Caserta, sui terreni che Carlo di Borbone acquista nel 1750 dai Caetani di Sermoneta, feudatari di Caserta. Parte delle “Reali Delizie”, San Leucio è favorito da Ferdinando IV per lo svolgimento della caccia, tra le sue attività preferite. Nel 1773 il re commissiona la costruzione di una struttura destinata a ospitarlo durante le battute di caccia, il “Vecchio Casino”, presto abbandonato dopo la morte dell’erede al trono Carlo Tito in favore di un altro edificio. Tra il 1776 e il 1778 Ferdinando IV affida all’architetto Francesco Collecini il restauro del “Casino di Belvedere”, realizzato all’inizio del Seicento dagli Acquaviva, Principi di Caserta. Il Belvedere viene ampliato e decorato entro il 1786. Nel frattempo, nel 1778 il re decide di adibire la struttura alla produzione e lavorazione della seta. Nasce la Colonia Reale di San Leucio, un polo manifatturiero dotato di abitazioni e scuole per i lavoratori. Nel 1997 il Belvedere di San Leucio viene inserito nella lista del Patrimonio dell’Umanità insieme alla Reggia di Caserta e all’Acquedotto Carolino. Le tre opere sono strettamente collegate tra loro e testimoniano la lungimiranza di un progetto di chiara impronta illuminista. Tutte le attività produttive svolte alla Colonia di San Leucio furono rese possibili grazie all’acquedotto. Un ramo si distaccava dal condotto principale prima che questo giungesse al Parco Reale della Reggia di Caserta; qui l’acqua tornava a riempire la vasca della Peschiera dopo essere stata utilizzata dalle filande del setificio. Tra il 1789 e il 1799 Ferdinando IV decide di ampliare il Borgo di San Leucio e denominarlo Ferdinandopoli. La sua progettazione viene affidata a Francesco Collecini, lo stesso architetto che si era occupato della ristrutturazione del Casino degli Acquaviva. Il Collecini progetta una città dall’impianto circolare, sviluppata intorno a una piazza collocata in asse con il Complesso di San Leucio. A causa dell’occupazione francese, Ferdinandopoli non vedrà mai la sua...
Read moreAll'ombra della Reggia di Caserta, o meglio, un po' al di sopra dei giardini della stessa Reggia, sorge il complesso di San Leucio, una meraviglia ricca di storia e bellezza! Il sito in realtà ha origine dal desiderio di Carlo di Borbone di realizzare un belvedere dove organizzare feste e ricevimenti e di circoscrivere una zona boschiva dove predicare la caccia; il sito originario fu acquisito dai Borbone a metà del '700 e il successore di Carlo, Ferdinando IV fece ristrutturare il palazzo nobiliare e sviluppò un progetto di realizzazione di un complesso manifatturiero della seta unico nel suo genere! Il complesso non solo era attrezzato per l'intero ciclo produttivo della seta, ma ospitava l'intera comunità operaia che lavorava e viveva all'interno del borgo di San Leucio con una forma di legislazione autonoma del borgo stesso, all'avanguardia sia per il XVIII-XIX secolo sia per i nostri giorni! I cittadini di questa comunità avevano una serie di privilegi unici, come l'equità dei diritti tra uno e donna, l'assistenza sociale gratuita, orari di lavoro agevolati, la scuola dell'obbligo per tutti, la casa gratuita per tutti! Un mondo fantastico purtroppo scomparso a seguito dell'unità d'Italia! Oggi il sito è visitabile con 9 euro a persona e 4 € ridotto, dalle 9:30 alle 17:00 con visite guidate ogni 30/45 minuti! Guide davvero brave e preparate! Non serve prenotazione. Nel percorso si possono visitare il museo della seta , ospitato in alcuni dei locali del palazzo nobiliare; abbiamo visto tante incredibili macchine dell'epoca , potendo capire così l'intero processo di produzione della seta! Molto interessante anche per i più piccoli! Nel percorso sono visitabili anche alcuni ambienti degli appartamenti reali in cui spicca sicuramente il bagno di Maria Carolina! Nella visita ci sono anche i giardini Reali che non abbiamo visto a causa del maltempo! Con un biglietto a parte si può accedere anche alla "casa del tessitore". Visitato a gennaio 2023. Da...
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