Caserta (pronounced kaˈzɛrta or[kaˈsɛrta]) is the capital of the province of Caserta in the Campania region of Italy. It is an important agricultural, commercial and industrial comune and city. Caserta is located on the edge of the Campanian plain at the foot of the Campanian Subapennine mountain range. The city is best known for the Palace of Caserta. Modern Caserta was established around the defensive tower built in Lombard times by Pando, Prince of Capua. Pando destroyed the original city around 863. The tower is now part of the Palazzo della Prefettura which was once the seat of the counts of Caserta, as well as a royal residence. The original population moved from Casertavecchia(former bishopric seat) to the current site in the 16th century. Casertavecchia was built on the Roman town of Casam Irtam (the name Caserta is a subsequent contraction of Casa(m) Irta(m) meaning "home village located above"). The city and vicinity were the property of the Acquaviva family who, being pressed by huge debts, sold all the land to the royal family. The royal family then selected Caserta for the construction of their new palace which, being inland, was seen as more defensible than the previous palace fronting the Bay of Naples. At the end of World War II, the royal palace served as the seat of the Supreme Allied Commander. The first Allied war trial took place here in 1945; German general Anton Dostler was sentenced to death and executed nearby, in Aversa. Pope Francis visited Caserta on Monday, 28 June 2014, together with a friend named Giovanni Traettino who pastors an evangelical, charismatic/Pentecostal Protestant church. The Pope apologized for the complicity of some Catholics in the persecution of Protestant Pentecostals during the fascist...
Read moreLa Fontana di Diana e Atteone è una delle fontane più iconiche della Reggia di Caserta. Si trova nella parte nord del parco, alla fine della Via d'Acqua, e rappresenta un episodio del mito greco di Diana e Atteone.
La fontana è composta da due gruppi scultorei in marmo bianco di Carrara, realizzati da Paolo Persico, Angelo Brunelli, Tommaso e Pietro Solari e Andrea Violani tra il 1785 e il 1789.
Il gruppo scultoreo principale raffigura Diana, la dea della caccia, mentre sta facendo il bagno in una grotta con le sue ninfe. Atteone, un giovane cacciatore, si aggira per il bosco e, incuriosito, si avvicina alla grotta. All'improvviso, Diana si accorge di lui e, per punirlo di averla spiata, lo trasforma in un cervo.
Il gruppo scultoreo secondario raffigura Atteone, ormai trasformato in cervo, che viene sbranato dai suoi stessi cani da caccia.
La fontana è circondata da un bacino ellittico, delimitato da finti scogli, da cui sgorga l'acqua della cascata del Monte Briano. L'acqua della cascata, che simboleggia la purificazione, scorre tra le due scene del mito, creando un effetto suggestivo e drammatico.
La Fontana di Diana e Atteone è un'opera di grande bellezza e maestria artistica. È un capolavoro del barocco italiano e uno dei più importanti esempi di fontana...
Read moreLa Fontana di Diana e Atteone si trova nella Reggia di Caserta ed è la sesta che incontriamo nei meravigliosi Giardini Reali, lungo la spettacolare “Via d’acqua”, un lungo rettilineo interrotto da queste splendide fontane e accompagnato ai lati da lecci e da varie panchine le quali permettono di godere di questo paesaggio unico nel suo genere.
In questa monumentale fontana, arrivano con impeto, tramite una grandiosa cascata di oltre 80 metri, le acque dell’acquedotto Carolino, le quali si riversano nel grande bacino ellittico, formato da rocce artificiali, che la delimita.
L’insieme dell’apparato scultoreo, vuole celebrare il mito di Diana dea della caccia molto diffuso in queste zone ricco di boschi e selvaggina.
Per questo ii lati della cascata vi sono due gruppi scultorei che rappresentano altrettante scene:
La prima sulla destra che ritrae Diana che si copre le nudità dopo avere fatto il bagno circondata dalle Ninfe, la quale guarda con severità il giovane Atteone che la stava spiando.
La seconda sulla sinistra rappresenta il giovane cacciatore Atteone, con la faretra e le frecce sulle spalle, il quale per punizione della dea, inizia a trasformarsi in un cervo e per questo non essendo riconosciuto viene sbranato...
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