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MuSa - Museo di Salò — Attraction in Comunità Montana Parco Alto Garda bresciano

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MuSa - Museo di Salò
Description
Nearby attractions
Lungolago di Salò
Via Pietro da Salò, 111, 25087 Salò BS, Italy
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Bar Italia 1920 - Salò
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Lungolago Zanardelli, 11, 25087 Salò BS, Italy
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Lungolago Zanardelli, 10, 25087 Salò BS, Italy
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MuSa - Museo di Salò
ItalyLombardyComunità Montana Parco Alto Garda brescianoMuSa - Museo di Salò

Basic Info

MuSa - Museo di Salò

Via Brunati, 9, 25087 Salò BS, Italy
4.4(443)
Open 24 hours
Save
spot

Ratings & Description

Info

Cultural
Family friendly
Accessibility
attractions: Lungolago di Salò, Chiesa della Visitazione, restaurants: Bar Italia 1920 - Salò, Osteria dell'Orologio, Cantina Santa Giustina, Osteria Di Mezzo, Floriana Ristorante, Locanda del Benaco, Brett Gastronomia, Gallo Rosso, Don Pedro 1973, Naturall Garda Bistrot
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Reviews

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4.7

(2.6K)

Open until 12:00 AM
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Pedal through scenic hills with a local cyclist
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Sun, Dec 7 • 9:30 AM
37019, Peschiera del Garda, Veneto, Italy
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Bar Italia 1920 - Salò

Osteria dell'Orologio

Cantina Santa Giustina

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Brett Gastronomia

Gallo Rosso

Don Pedro 1973

Naturall Garda Bistrot

Bar Italia 1920 - Salò

Bar Italia 1920 - Salò

4.3

(449)

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Osteria dell'Orologio

Osteria dell'Orologio

4.2

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$$$

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Cantina Santa Giustina

Cantina Santa Giustina

4.8

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Osteria Di Mezzo

Osteria Di Mezzo

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Reviews of MuSa - Museo di Salò

4.4
(443)
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5.0
8y

Please recognise the helpfulness of my review, by pressing the LIKE button!

We made the drive from Garda to Salo on 18 August 2017. After spending a little time on the lakefront enjoying the scene and the ice cream, we made the museum (MuSa) the focus of our visit.

There were a number of exhibitions.

The ones which I liked best were the Museum of Madness, the exhibition about Gaspara the violin inventor and the exhibition about Mussolini and the second world war.

It was okay to take photographs without flash. The madness exhibition included a painting by Adolf Hitler. It felt really unnerving looking at a painting that he had worked on. None of us liked the painting.

The exhibition on Gaspara was relatively small, but it was interesting - Salo claiming that Gaspara was the inventor of the violin.

The exhibition about Mussolini and the war was fascinating. It included many sculptures and artwork, posters and photographs. Salo was where Mussolini last ruled Italy albeit as a puppet state, and it was also on Lake Garda where Mussolini met his grisly end.

We enjoyed a few hours in the MuSa and we all felt it to be a worthwhile and thought...

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3.0
3y

Bella location e ottima ristrutturazione per un museo di per sé non ricchissimo ma comunque vario e interessante. Il corpo museale si divide in varie collezioni, dalla romana ai reperti della Prima e Seconda Guerra Mondiale (2 sale nel piano interrato zeppe di reperti di ogni sorta, molto coinvolgenti). È presente anche una raccolta di tele del pittore Mucchi, il gabinetto anatomico di Giovan Battista Rini con svariati preparati tanto macabri quanto curiosi e affascinanti (ben spiegati con esaustivi pannelli). Valida anche la parte storica relativa a Salò nel '800 e '900 con cenni di costume e società, la presenza di Garibaldi in città e altre curiosità. Presente anche una sala con alcuni graduali del 1300 (sfogliabili a video) e una piccola sezione dedicata a Gasparo di Salò (inventore del violino moderno, pare) e la liuteria bresciana. All'ultimo piano una raccolta di disegni accomunati dalla scelta del colore nero. Nota di demerito la trascuratezza nella sezione relativa alla sismica e meteorologia, vari strumenti esposti con semplici etichette con nomi astrusi ma nulla che spieghi a cosa servisse questo o quel macchinario. Ricordo solo l'igrografo che (grazie etimo semplice) abbiamo compreso misurasse e scrivesse i valori dell'umidità. Come si può dar per scontato che un comune mortale sappia cosa siano quegli strumenti con quei nomi articolati e oscuri? La materia è vasta e affascinante e se ben spiegata intrigherebbe grandi e piccini. Peccato davvero, non si capisce granché se non i cenni storici, comunque validi. Bellissima, davvero bellissima invece, la mostra su Daniele Lievi, scenografo prematuramente mancato. Non lo conoscevamo e abbiamo gironzolato rapiti tra i suoi disegni e le foto degli spettacoli, le sue carte segrete che ci hanno rapito e abbiamo davvero solo potuto constatare il suo vero genio eclettico. Una realtà di provincia molto migliorabile nelle informazioni agli utenti. Ottimo l'orario estivo con apertura fino alle 22. Gentili e disponibili le ragazze all'ingresso che ci hanno indicato il percorso da seguire (nessuna mappa...

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5.0
1y

Durante la mia visita al MuSa - Museo di Salò, sono rimasto completamente affascinato dalla ricchezza culturale e dalla bellezza architettonica del luogo. Il museo, che si trova in un antico monastero del XVI secolo, offre una vista mozzafiato sul lago di Garda e racchiude al suo interno un vero e proprio tesoro di storia e arte 🏛️🎨.L'esperienza inizia con un viaggio attraverso le varie epoche storiche di Salò, dalla Roma antica fino ai giorni nostri. La sezione dedicata alla Repubblica di Salò, inaugurata di recente, mi ha particolarmente colpito per la sua capacità di trasmettere la complessità di quel periodo storico con un allestimento coinvolgente e informativo 🕰️📜.La Civica Raccolta del Disegno, con i suoi oltre 800 disegni di artisti italiani del secondo dopoguerra, è stata una scoperta sorprendente. Ammirare da vicino queste opere mi ha permesso di apprezzare la varietà e la ricchezza dell'arte contemporanea italiana 🖌️🇮🇹.Il museo non è solo un luogo di conservazione, ma anche di sperimentazione e scoperta. La sezione scientifica, con l'Osservatorio Meteosismico e i preparati anatomici del dottor Rini, mi ha affascinato per l'approccio innovativo e interattivo, che rende la scienza accessibile e stimolante 🔬🧬.La visita è stata arricchita dalla possibilità di partecipare a eventi e attività didattiche, che rendono il MuSa un luogo vivo e in continuo dialogo con il suo pubblico. La membership card MYMuSa, che ho deciso di sottoscrivere, mi darà la possibilità di tornare a visitare il museo e partecipare a future inaugurazioni ed eventi esclusivi 🎟️👥.La maestosità degli spazi, l'attenzione al dettaglio nell'allestimento e la varietà delle collezioni rendono il MuSa un museo unico nel suo genere. È stata un'esperienza educativa, emozionante e profondamente gratificante. Consiglio vivamente una visita al MuSa a chiunque si trovi a passare per Salò o il lago di Garda, per immergersi nella storia e nell'arte in un contesto davvero...

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Sara R.Sara R.
Bella location e ottima ristrutturazione per un museo di per sé non ricchissimo ma comunque vario e interessante. Il corpo museale si divide in varie collezioni, dalla romana ai reperti della Prima e Seconda Guerra Mondiale (2 sale nel piano interrato zeppe di reperti di ogni sorta, molto coinvolgenti). È presente anche una raccolta di tele del pittore Mucchi, il gabinetto anatomico di Giovan Battista Rini con svariati preparati tanto macabri quanto curiosi e affascinanti (ben spiegati con esaustivi pannelli). Valida anche la parte storica relativa a Salò nel '800 e '900 con cenni di costume e società, la presenza di Garibaldi in città e altre curiosità. Presente anche una sala con alcuni graduali del 1300 (sfogliabili a video) e una piccola sezione dedicata a Gasparo di Salò (inventore del violino moderno, pare) e la liuteria bresciana. All'ultimo piano una raccolta di disegni accomunati dalla scelta del colore nero. Nota di demerito la trascuratezza nella sezione relativa alla sismica e meteorologia, vari strumenti esposti con semplici etichette con nomi astrusi ma nulla che spieghi a cosa servisse questo o quel macchinario. Ricordo solo l'igrografo che (grazie etimo semplice) abbiamo compreso misurasse e scrivesse i valori dell'umidità. Come si può dar per scontato che un comune mortale sappia cosa siano quegli strumenti con quei nomi articolati e oscuri? La materia è vasta e affascinante e se ben spiegata intrigherebbe grandi e piccini. Peccato davvero, non si capisce granché se non i cenni storici, comunque validi. Bellissima, davvero bellissima invece, la mostra su Daniele Lievi, scenografo prematuramente mancato. Non lo conoscevamo e abbiamo gironzolato rapiti tra i suoi disegni e le foto degli spettacoli, le sue carte segrete che ci hanno rapito e abbiamo davvero solo potuto constatare il suo vero genio eclettico. Una realtà di provincia molto migliorabile nelle informazioni agli utenti. Ottimo l'orario estivo con apertura fino alle 22. Gentili e disponibili le ragazze all'ingresso che ci hanno indicato il percorso da seguire (nessuna mappa pervenuta...)
Mari UbeMari Ube
Il museo è facile da raggiungere e servito da un autoparcheggio. È allestito nell'ex complesso religioso di S. Giustina, nella cui navata si trova la biglietteria e sulla quale convergono i piani superiori con le varie esposizioni. Allestimento moderno, funzionale, che dà spazio anche a pannelli informativi in doppia lingua. Avere un unico polo museale cittadino ha pro e contro. Quest'ultimo aspetto è primariamente nel rapporto offerta-prezzo, cioè ero interessata alla sezione archeologica ma ho dovuto pagare 9 euro per tutto il museo. A quel prezzo ci sta un'audioguida compresa, a mio avviso (invece niente). Naturalmente l'ho visitato integralmente, anche perché la sezione archeologica è molto esigua e non presenta reperti di particolare rilevanza, tuttavia bisogna pensare che il museo racconta la storia della città, fornendo elementi rappresentativi che ne diano l'idea a chi arriva da fuori come noi. Il corpo centrale è disposto su quattro piani, aventi tematiche diverse. Al piano terra si trova la sezione (due sale) dedicata all'Osservatorio meteo-sismico "Pio Bettoni" di Salò, istituito nel 1877 nella torre di Santa Giustina e tuttora operativo. Al terz'ultimo piano ho trovato interessante la piccola raccolta di parti anatomiche "pietrificate" da Giovan Battista Rini (1795-1856) (avevo già visitato il museo "P. Gorini" di Lodi, specifico sull'argomento). In un'ala al pian terreno, a destra, è attualmente in corso la mostra "Le carte segrete. Teatro Visioni", dedicata all’artista e scenografo Daniele Lievi (1954-1990), fino a novembre 2022. Al seminterrato ha sede il Museo del Nastro Azzurro, con reperti e storie della I e II Guerra Mondiale (ma non solo). È chiusa per riallestimento la sezione della Repubblica Sociale di epoca mussoliniana. Gentile la receptionist. Non buttate i biglietti di ingresso: danno diritto ad uno sconto sul biglietto per altri musei bresciani (forniscono loro la lista), visitandoli entro l'anno.
Simon HartwigSimon Hartwig
Schöne Infos zum Werdegang der Stadt und Region. Richtet sich aber eher an Besucher, die mit wenig Vorwissen zu den Verhältnissen der Landstriche während der letzten Jahrhunderte kommen. Wer schon alles zum Thema venezianischer Herrschaft kennt und das Thema von römischen Handelsstraßen oder Begräbnisritualen bereits auswendig kennt, dem geht die Informationsfülle sicher nicht tief genug. Wir mochten die gute Balance und Infofülle allerdings sehr gerne und hatten das Gefühl von der Römerzeit über venezianische Herrschaft bis hin in die Neuzeit einen schönen und atmosphärischen Abriß bekommen zu haben. Vor allem die Bücher- und Instrumentenschätze, die wir sehen durften, waren die Zeit absolut wert. Zusätzlich bekommt man noch den Bonus, dass auch zeitgenössische Kunstwerke ausgestellt werden und eine audiotour genutzt werden kann. Die Räume und Kunstwerke waren interessant und "mal anders" in Szene gesetzt. Über Geschmack läßt sich natürlich vortrefflich streiten. Wir haben unseren Aufenthalt sehr genossen.
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Il museo è facile da raggiungere e servito da un autoparcheggio. È allestito nell'ex complesso religioso di S. Giustina, nella cui navata si trova la biglietteria e sulla quale convergono i piani superiori con le varie esposizioni. Allestimento moderno, funzionale, che dà spazio anche a pannelli informativi in doppia lingua. Avere un unico polo museale cittadino ha pro e contro. Quest'ultimo aspetto è primariamente nel rapporto offerta-prezzo, cioè ero interessata alla sezione archeologica ma ho dovuto pagare 9 euro per tutto il museo. A quel prezzo ci sta un'audioguida compresa, a mio avviso (invece niente). Naturalmente l'ho visitato integralmente, anche perché la sezione archeologica è molto esigua e non presenta reperti di particolare rilevanza, tuttavia bisogna pensare che il museo racconta la storia della città, fornendo elementi rappresentativi che ne diano l'idea a chi arriva da fuori come noi. Il corpo centrale è disposto su quattro piani, aventi tematiche diverse. Al piano terra si trova la sezione (due sale) dedicata all'Osservatorio meteo-sismico "Pio Bettoni" di Salò, istituito nel 1877 nella torre di Santa Giustina e tuttora operativo. Al terz'ultimo piano ho trovato interessante la piccola raccolta di parti anatomiche "pietrificate" da Giovan Battista Rini (1795-1856) (avevo già visitato il museo "P. Gorini" di Lodi, specifico sull'argomento). In un'ala al pian terreno, a destra, è attualmente in corso la mostra "Le carte segrete. Teatro Visioni", dedicata all’artista e scenografo Daniele Lievi (1954-1990), fino a novembre 2022. Al seminterrato ha sede il Museo del Nastro Azzurro, con reperti e storie della I e II Guerra Mondiale (ma non solo). È chiusa per riallestimento la sezione della Repubblica Sociale di epoca mussoliniana. Gentile la receptionist. Non buttate i biglietti di ingresso: danno diritto ad uno sconto sul biglietto per altri musei bresciani (forniscono loro la lista), visitandoli entro l'anno.
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Simon Hartwig

Simon Hartwig

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