Un viaggio nell'anima spirituale di Cremona Il Museo Diocesano non è un semplice "museo di corredo" della Cattedrale, ma una vera e propria esperienza che completa e arricchisce la comprensione della storia e della fede di Cremona. Situato in un ambiente di grande suggestione, spesso accessibile direttamente dal Duomo, questo luogo si rivela un santuario di arte, spiritualità e storia, che mi ha profondamente toccato.
La visita è un percorso intimo e raccolto, un'immersione in secoli di devozione e mecenatismo. L'allestimento, curato e rispettoso del luogo, permette di ammirare con calma una collezione di inestimabile valore. Non si tratta solo di dipinti e sculture, ma di un tesoro che racconta la vita della Chiesa e della città attraverso oggetti liturgici, paramenti sacri e reliquiari che sono autentici capolavori di oreficeria.
Il cuore pulsante del museo è senza dubbio il Tesoro della Cattedrale. Qui, di fronte a manufatti di una bellezza quasi abbagliante, si avverte il peso e la ricchezza della storia. Tra i pezzi più preziosi, spiccano un magnifico calice d'oro e la sua patena, che non sono solo opere d'arte, ma anche testimoni di un'avventura storica straordinaria: furono infatti trafugati da Napoleone e portati a Parigi, per poi essere fortunatamente restituiti alla Cattedrale nel 1818. Questo aneddoto rende la loro bellezza ancora più affascinante, un simbolo della tenacia della città nel preservare il proprio patrimonio.
L'esperienza continua con la scoperta della ricca pinacoteca, dove pittori della scuola cremonese e non solo offrono uno spaccato affascinante dell'evoluzione artistica locale. La luce soffusa, il silenzio rotto solo dai propri passi, e l'intimità di ogni sala rendono la visita non solo un'occasione di ammirazione estetica, ma anche di profonda riflessione.
Il Museo Diocesano è molto più che un'esposizione; è un luogo che ti invita a fermarti, a guardare da vicino e a sentire la storia che pulsa nelle vene di Cremona. È una tappa imprescindibile per chi cerca non solo la grandezza visibile del Duomo e del Torrazzo, ma anche la sua anima più...
Read moreSono ritornato in questi giorni per vedere la seconda parte della mostra dedicata al Malosso, la prima e' alla cappella ducale di Palazzo Farnese a Piacenza. L'esposizione qui e' dedicata al lavoro suo e della sua Bottega. Si ha la riduzione per vedere la mostra, con l'altro biglietto di Piacenza.... sono tra le due sedi una ventina di opere, ma trovo che la mostra e' molto interessante, anche perche' tratta un artista, oggi, poco conosciuto. Il punto debole della mostra e' che qui non si e' fatto l'opuscolo, come a Piacenza, che indichi quali Chiese o Musei, hanno sue opere, a Cremona. L'UNICO MODO PER VEDERE TUTTO E' FARE RIFERIMENTO AL SAGGIO DI RAFFAELLA POLTRONIERI, una delle curatrici, del 2019, che presenta tutte le opere del Malosso, permettendo di capire dove andare a vedere le sue opere (si trova alla biglietteria, col catalogo della mostra). Forse ci sara', inoltre, un apertura unica della Sala del Malosso a Palazzo Ducale, a Parma, a completamento della mostra. Aperto da 3 anni, una piacevole sorpresa, son andato per visitare l'opera di Antonio Campi, su San Francesco, veramente bella, parte del percorso diffuso, a tema, in Lombardia. Ci vorrebbero nelle sale piu' spiegazioni, insufficiente la mappa. Belle le opere di Boccacini e della famiglia Campi. Interessante anche la mostra in sala 13 e il video in sala 14, che da spunti per proseguire la visita, nelle varie chiese cittadine. Il personale poco cortese, non saluta, e da poca attenzione alla richiesta di informazioni dell'utenza,...
Read moreIl Museo è situato nelle immediate vicinanze della Cattedrale e del Battistero; è formato da 14 Sale di cui 12 con esposizioni fisse, 1 multimediale ed 1 con mostre temporanee, dalla 10 si accede alla bellissima antica "Ghiacciaia"; le Sale sono suddivise a seconda dell'argomento che viene messo in evidenza dalle Opere presenti, le prime 4 sono dedicate all'origine della Diocesi di Cremona mentre le altre si riferiscono alla Vergine Maria, alla Croce, ai Santi intercessori e così via; tante sono le Opere presenti, soprattutto Dipinti e Sculture, alcune molto antiche come un Mosaico risalente forse alla Basilica Paleocristriana datato tra il IV° ed il V° secolo, altre risalenti al XIII°-XV° secolo e tra queste forse la più bella è La Tavola di Sant'Agata insieme a quelle riferite al periodo dei Visconti e degli Sforza, altre ancora più recenti intorno XVII°-XVIII° secolo. Una visita molto interessante anche per chi non ama particolarmente i Dipinti ma che dalle descrizioni può risalire facilmente ai diversi periodi storici del culto cittadino e non solo. Per finire, sono presenti le Reliquie di San Carlo Borromeo e svariati articoli religiosi come Calici,...
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