Il Museo della Cattedrale di Ferrara, nella ex Chiesa di San Romano, fa parte del sistema dei Musei Civici d’Arte Antica ed è costituito prevalentemente da opere originariamente esposte nella Cattedrale
📌Tra le opere esposte (prime 2 foto) il ciclo di arazzi con le Storie dei santi Giorgio e Maurelio s’impone per le monumentali dimensioni e per l’importanza liturgica e religiosa. Unica serie conservatasi integralmente di panni tessuti a Ferrara in età rinascimentale, realizzato dall’arazziere fiammingo Johannes o Giovanni Karcher, chiamato insieme al fratello a lavorare alla corte estense, presso la quale prestò servizio fino alla morte di Ercole II (1559). La diffusione della moda di adornare i propri palazzi con paramenti tessili istoriati s'inquadra in un processo che interessò l’intera Europa del XVI secolo e che vide i principi e i mecenati del sistema delle corti impiantare nelle loro città manifatture affidate a maestri arazzieri provenienti dalle Fiandre.
📌Altra opera molto importante è la cosiddetta "Madonna della Melagrana", scultura di Jacopo della Quercia (Siena, 1374 circa - 1438) ora visibile nell’ex sagrestia della chiesa di San Romano. Ricordiamo che addirittura Michelangelo si ispirò a questo scultore agli inizi della sua carriera. E' ritenuta uno dei massimi capolavori della scultura italiana del Quattrocento. La scultura è stata sempre oggetto di grande devozione da parte dei ferraresi, che fin dal Settecento la chiamarono “Madonna Bianca” o, più affettuosamente, “Madonna del Pane”, in quanto nel Rotolo della Legge che il Bambino stringe nella manina vi si riconosceva la caratteristica forma del tipico pane ferrarese.
📌Una parte importante di questo ma grazioso museo è dedicato ai meravigliosi antifonari miniati del Museo della Cattedrale di Ferrara che risalgono al 1470 circa. La parola “antifonario” deriva da antiphona, « Antifona », (ripetizione di un salmo) ed è un libro liturgico cattolico di grande formato usato per le ore canoniche. Le ricche e minuziose decorazioni rendono questi testi di altissimo valore anche estetico. Le pagine di pergamena, di questi manoscritti miniati, sono ancora conservate in ottimo stato e a temperatura controllata
Inoltre arazzi, sculture, reliquiari in argento (ultima foto), dipinti e varie altre opere d’arte completano l’interessante...
Read moreDo una stella solo perché darne zero non è possibile. Mi sono recata a Ferrara assieme ad un’amica durante l’epifania e i giorni successivi. Nello specifico sono stata in questo museo il 7 gennaio 25. Quando siamo arrivate ci ha accolto una ragazza giovane, Rebecca, molto gentile. Abbiamo mostrato i nostri pass per i musei quindi ci stava facendo accomodare. Pochi istanti dopo è sopraggiunta una sua collega, una “signora” più grande dicendo che per entrare avremmo dovuto lasciare in custodia negli armadietti le nostre borse, una piccola borsa a tracolla e una da spalla, dunque Rebecca riferisce che solo gli zaini non potevano entrare. La donna risponde invece che “ da adesso il regolamento è cambiato”, piccolo spoiler il regolamento non è cambiato, non possono entrare zaini, valigie o pacchi di grandi dimensioni che possano danneggiare le opere a causa di un urto, quindi, esortati da un’imbarazzatissima Rebecca, lasciamo le borse nell’ armadietto per poter proseguire. Dopo aver visitato il piano superiore, prima parte della visita, usciamo nel cortile interno, a cui era possibile accedere anche dall’esterno, per proseguire poi nella sala adiacente. Appena entrate l’addetta ci chiede i biglietti che chiaramente non avevamo, perché lasciati nelle borse. Lei subito diffidando di noi inizia ad interrogarci su quello che avevamo visto per capire se stessimo mentendo, imbarazzante a dir poco, e successivamente contatta via radiolina Rebecca per averne conferma. Durante tutto il resto della visita la ragazza(Rebecca) è dovuta rimanere a controllarci a vista ad ogni spostamento lasciando, per altro, incustoditi i nostri oggetti personali negli armadietti. Tutta questa sicurezza per due ragazze? Prima di noi c’era un uomo, per lui è bastata la sola addetta alla porta? In ogni caso, anche se subito non ci volevo credere, ho capito che l’unica discriminante era il colore della pelle della mia amica. Sono sconvolta che una cosa del genere possa accadere nel mio paese e nel 2025. La cultura deve essere fruibile le per tutti senza creare situazioni così degradanti per...
Read moreNel centro storico di Ferrara, proprio accanto alla Cattedrale, si trova il Museo della Cattedrale, ospitato nell’antica chiesa di San Romano. È un museo raccolto, silenzioso, che sorprende per la bellezza delle opere e per l’atmosfera intima che si respira al suo interno. Non è grande, e forse proprio per questo si visita con calma, senza fretta. Tra le opere più note ci sono le ante d’organo dipinte da Cosmè Tura, raffiguranti l’Annunciazione e San Giorgio che uccide il drago: sono lavori intensi, affascinanti, che raccontano il Rinascimento ferrarese in modo unico. Anche la Madonna della Melagrana di Jacopo della Quercia colpisce per la delicatezza e la forza del marmo, davvero emozionante. Ci sono anche arazzi, oggetti liturgici, sculture e decorazioni che un tempo facevano parte della cattedrale. Tutto è ben esposto, accompagnato da spiegazioni semplici ma utili, anche in inglese. Il museo è accessibile alle persone con disabilità ♿ e si visita in poco meno di un’ora. L’ingresso è a pagamento ma il prezzo è contenuto, e il luogo vale la visita, soprattutto se si ama l’arte sacra o si vuole conoscere meglio la storia della città. Un angolo da non perdere è il piccolo chiostro interno: silenzioso, con un’atmosfera antica che invita alla quiete. Non è un museo famoso, ma proprio per questo è ancora più speciale. Un posto semplice, accogliente, che lascia...
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