Collocato nel cuore di Lecce, in piazza S. Oronzo, l’Anfiteatro romano testimonia l’importanza raggiunta dall’antica Lupiae in epoca imperiale. Scoperto agli inizi del Novecento, dell’edificio originario è oggi visibile circa un terzo, con parte dell’arena e della cavea, mentre la restante porzione è celata al di sotto della piazza e dei fabbricati prospicenti. Il monumento, già noto sul finire del XIX secolo grazie a occasionali rinvenimenti, fu messo in luce agli inizi del Novecento, nell’ambito dei radicali interventi di ridefinizione dell’impianto urbanistico del centro di Lecce, che videro tra gli altri la demolizione dell’Isola del Governatore per la costruzione del palazzo della Banca d’Italia. Gli scavi archeologici, avviati nel 1900 dall’archeologo Cosimo De Giorgi e protrattisi fino al 1940, hanno permesso di restituire alla città la porzione attualmente visibile dell’Anfiteatro. La datazione dell’edificio, destinato allo svolgimento di lotte tra gladiatori e cacce, è ancora oggi dibattuta, ma secondo l’ipotesi più accreditata l’impianto originario risalirebbe all’età augustea; successivi restauri e miglioramenti, come la costruzione del portico in summa cavea, sarebbero stati realizzati in epoca adrianea. Nel corso del periodo altomedievale i resti dell’Anfiteatro costituirono verosimilmente parte delle fortificazioni dell’abitato. Almeno dall’XI secolo iniziò lo spoglio degli apparati decorativi, come testimoniano i capitelli a calice reimpiegati nella cripta della Cattedrale di Otranto. Tra la fine del XV e gli inizi del secolo successivo le strutture murarie ancora visibili furono utilizzate come fondazioni dell’Isola del Governatore, determinando l’obliterazione dell’edificio. L’1 febbraio 1906, all’indomani della sua riscoperta, l’Anfiteatro è stato iscritto nell’elenco degli immobili dichiarati “Monumento Nazionale”. L’Anfiteatro, edificio per spettacoli a pianta ellittica, misurava complessivamente circa 102 x 82 m ed era in grado di ospitare tra le 12.000 e le 14.000 persone. La struttura è in parte costruita in opera quadrata e cementizia, in parte scavata sfruttando al massimo il banco di pietra leccese presente in loco quale supporto delle gradinate, ricavandovi l’arena, l’ambulacro inferiore e le gallerie radiali di raccordo. Planimetricamente l’edificio è ripartito in quattro settori scanditi da altrettanti ingressi in corrispondenza degli assi principali. L’accesso, a livello della media cavea, consentiva di raggiungere i vari settori attraverso un sistema di scale di raccordo. Il muro esterno era originariamente scandito dal succedersi di 68 arcate, delle quali restano 24 pilastri. La galleria perimetrale al secondo piano era probabilmente sormontata da un portico, riconducibile alla fase adrianea, al quale sono attribuiti i diversi frammenti di decorazione architettonica in marmo pentelico rinvenuti nelle colmature Anche il podio doveva essere rivestito di lastre marmoree, mentre un rilievo continuo con scene di venationes (cacce) correva lungo il balteus, il parapetto dell’arena. All’interno dell’ambulacro inferiore sono conservati gli elementi marmorei che costituivano il coronamento del balteus: il fregio continuo, parzialmente ricomposto in fase di restauro, presentava un ciclo di bassorilievi con scene di venationes, lotte tra fiere, scene di caccia da parte...
Read moreBasically the only location in downtown Lecce that you don't have to buy a "tour" ticket for. We came from Canada and have been touring Italy for the past 5 weeks, Lecce was on our return end of the trip.
Out of all the city's we saw, Rome, Venice, Gubbio, ect, Lecce was the ONLY city charging visitors to view the churches!!! Since when are you to be charged to visit a church? We checked with the bishop, the area should NOT be charging for access to these holy grounds. I'm a practicing Catholic, I go to Mass on Sundays, I make my donations to the church... so for anyone to be denied access to such a building is wrong.
If I want a guide, I'll buy a guide, but for me to wanna visit the historic buildings, see some of the magnificent work, say a prayer and be on my way BUT be denied because I didn't buy a tour...
Read moreThis nice Theatre is right in the middle of lovely Lecce. It was a quiet day when we visited (Sunday in August). But it was still surprising how few tourists were in town....and almost none a the Amphiteatre.
Because it is actually quite a beauty, but not always open for public. There was a stage for concerts, which messed up the view a bit of course. Nice to see the theatre is still used....but on the other hand I'm not sure how good that is, if it is still used regularly. Because the stone surface might wear off a lot faster that way, would be a shame.
Lecce is a real beauty, but not so popular yet. Too bad, because the Theatre, the Piazza Del Duomo and the Centro Storico in general are really beautiful. But Southern Italy might be a tad too far for many. But if you're in the area, be sure to...
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