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Fonte dell'Abbondanza — Attraction in Massa Marittima

Name
Fonte dell'Abbondanza
Description
Nearby attractions
Cattedrale di San Cerbone
Piazza Giuseppe Garibaldi, 58024 Massa Marittima GR, Italy
Torre del Candeliere
P.za Giacomo Matteotti, 58024 Massa Marittima GR, Italy
Museo della Miniera
Via Filippo Corridoni, 58024 Massa Marittima GR, Italy
Fondazione Museo Santa Cecilia - Museo degli Organi
Corso A. Diaz, 28, 58024 Massa Marittima GR, Italy
Nearby restaurants
Ristorante I Tre Archi
Piazza Giuseppe Garibaldi, 7, 58024 Massa Marittima GR, Italy
NIKY Ristorante-Pizzeria-Bistrò
Via Ximenes, 5, 58024 Massa Marittima GR, Italy
La Tana dei Brilli
Vicolo Ciambellano, 4, 58024 Massa Marittima GR, Italy
Cafe Le Logge
Piazza Giuseppe Garibaldi, 15/16, 58024 Massa Marittima GR, Italy
Il Gatto e la Volpe
Vicolo Ciambellano, 12, 58024 Massa Marittima GR, Italy
Osteria Enoteca Grassini
Via della Libertà, 1, 58024 Massa Marittima GR, Italy
Osteria da Tronca
Vicolo Porte, 5, 58024 Massa Marittima GR, Italy
Taverna Del Vecchio Borgo
Via Norma Parenti, 12, 58024 Massa Marittima GR, Italy
Il Corso
Via della Libertà, 38, 58024 Massa Marittima GR, Italy
La Cantina dei 3 Archi
Via della Libertà, 9, 58024 Massa Marittima GR, Italy
Nearby hotels
AL 32 B&B
Via Ximenes, 32, 58024 Massa Marittima GR, Italy
Il Bell'Arco
Vicolo Butigni, 5, 58024 Massa Marittima GR, Italy
Residenza d'epoca Palazzo Malfatti
Via Moncini, 10, 58024 Massa Marittima GR, Italy
Villa Pegaso
Via don Minzoni, 13/14, 58024 Massa Marittima GR, Italy
Casa Mater Ecclesiae
Via S. Francesco, 12, 58024 Massa Marittima GR, Italy
Villetta dell'Ortino
Via dell'Ortino, 3, 58024 Massa Marittima GR, Italy
Residence Massa Alta
Via Manin, 30, 58024 Massa Marittima GR, Italy
Ostello Sant'Anna
Via Antonio Gramsci, 3, 58024 Massa Marittima GR, Italy
Hotel Duca Del Mare - Hotel di Nardo Group
Piazza Dante Alighieri, 1/2, 58024 Massa Marittima GR, Italy
La Fenice Park Hotel
Corso A. Diaz, 63, 58024 Massa Marittima GR, Italy
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Fonte dell'Abbondanza
ItalyTuscanyMassa MarittimaFonte dell'Abbondanza

Basic Info

Fonte dell'Abbondanza

Via Ximenes, 58024 Massa Marittima GR, Italy
4.6(335)
Open 24 hours
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spot

Ratings & Description

Info

Cultural
Scenic
attractions: Cattedrale di San Cerbone, Torre del Candeliere, Museo della Miniera, Fondazione Museo Santa Cecilia - Museo degli Organi, restaurants: Ristorante I Tre Archi, NIKY Ristorante-Pizzeria-Bistrò, La Tana dei Brilli, Cafe Le Logge, Il Gatto e la Volpe, Osteria Enoteca Grassini, Osteria da Tronca, Taverna Del Vecchio Borgo, Il Corso, La Cantina dei 3 Archi
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Torre del Candeliere

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Fondazione Museo Santa Cecilia - Museo degli Organi

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4.7

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Open until 5:00 PM
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Torre del Candeliere

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4.5

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Museo della Miniera

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(196)

Open 24 hours
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(60)

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Trekking on horseback to the river
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58022, Follonica, Tuscany, Italy
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Panorami di Pomarance e Mercatini di Natale
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Ristorante I Tre Archi

NIKY Ristorante-Pizzeria-Bistrò

La Tana dei Brilli

Cafe Le Logge

Il Gatto e la Volpe

Osteria Enoteca Grassini

Osteria da Tronca

Taverna Del Vecchio Borgo

Il Corso

La Cantina dei 3 Archi

Ristorante I Tre Archi

Ristorante I Tre Archi

4.3

(446)

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NIKY Ristorante-Pizzeria-Bistrò

NIKY Ristorante-Pizzeria-Bistrò

4.6

(167)

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La Tana dei Brilli

La Tana dei Brilli

4.7

(393)

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Cafe Le Logge

Cafe Le Logge

3.9

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Senz'altro degna di nota la Fonte dell'Abbondanza, rilevante sito d'interesse del centro di Massa Marittima che abbiamo scoperto e visitato di recente. Un pannello didascalico 🪧 collocato davanti alla struttura fornisce al visitatore alcuni cenni sulla struttura: «La Fonte fu edificata nel 1265 dal podestà pisano Ildebrandino, come attesta l'epigrafe posta sopra la seconda arcata. Era il luogo principale dell'approvvigionamento idrico della città. In origine le vasche erano piene d'acqua e le pareti della fonte riccamente affrescate. Oggi rimane ben visibile solo l'affresco meglio noto come Albero della Fecondità, raffigurante un albero i cui particolari frutti vengono contesi da numerose donne. Al piano superiore si trovano i Magazzini dell'Abbondanza, costruiti nel XV secolo per garantire l'approvvigionamento alimentare della città. Attualmente sono stati trasformati in sala polifunzionale dove vengono realizzati durante l'anno eventi, mostre, convegni e altro». Arrivando in loco, il complesso si erge maestoso sulla destra configurandosi come una delle primissime attrazioni (forse la prima in assoluto) che s'incontrano procedendo verso la piazza principale del magnifico centro storico cittadino. Le quattro massicce arcate che caratterizzano la facciata lasciano intravedere, già dalla distanza, gli spazi del sottoportico. Sulla parete interna di quest'ultimo, in corrispondenza della prima arcata, si può appunto apprezzare l'affresco denominato "Albero della Fecondità". La peculiarità assoluta di questa rappresentazione, che nel corso del tempo ha diviso gli studiosi in merito al suo significato, è indubbiamente quella di mostrare un albero con diversi frutti appesi (circa una ventina), i quali appaiono come falli eretti muniti di testicoli. Più sotto si possono osservare cinque uccelli neri ⚫️ in volo e otto figure femminili, due delle quali non visibili in volto. Sulla sinistra s'intravede poi la sagoma di una nona figura, presumibilmente anch'essa femminile, ma purtroppo non riconoscibile a causa delle condizioni dell'intonaco. Per quel che concerne le restanti pareti del sottoportico, invece, non vi sono altri affreschi; all'altezza della seconda arcata è comunque presente una porticina in ferro battuto con una scaletta d'acceso. Devo ammettere, francamente, di aver trovato abbastanza curioso il fatto che non vi fosse, quantomeno durante la nostra visita, una sola goccia d'acqua 💧; in compenso, sul fondo della prima vasca era pieno di monetine 🪙. Esplorando il magnifico centro storico di Massa Marittima si può senz'altro partire dai qui, CONSIGLIATO 👍🏻. P.S.❗️❗️❗️GOOGLE CENSURA❗️❗️❗️ RECENSIONE PUBBLICATA CON QUESTO NUOVO PROFILO CREATO A SEGUITO DEL VERGOGNOSO E INGIUSTIFICATO OSCURAMENTO DEL PRECEDENTE DA PARTE DEGLI AMMINISTRATORI DI GOOGLE ❗️❗️❗️STOP CENSURA❗️❗️❗️
Michele MaioneMichele Maione
La cinta muraria di una città medievale costituisce una soluzione di continuità e nello stesso tempo una mirabile cerniera tra il centro abitato e il sistema di accesso viario alla città medesima. La cinta muraria di Massa Marittima, quasi completamente integra, rappresenta un segno fondamentale nel bellissimo paesaggio delle Colline Metallifere ed un bene architettonico da preservare per i cittadini e i turisti che vengono a visitare questa splendida località. La Regione Toscana e l'Università degli studi di Firenze, insieme al Comune di Massa Marittima, hanno avviato, a partire dal 2005, un progetto per il recupero della doppia cinta muraria della città, partendo dallo studio e dalla conoscenza dei dati geologico-strutturali e da un'approfondita indagine storica. Questa pubblicazione raccoglie, con un ricco apparato iconografico, i risultati di questo lavoro, che può costituire la base di partenza per i futuri necessari interventi di restauro e valorizzazione di questo importante monumento. La fonte dell'abbondanza, anche detta fontana de' peni, è una allegoria medievale, probabilmente dice qualche storico, politica ed agiografica dell'impero, infatti appesi a questo strano albero e contesi vi sono degli organi sessuali maschili e delle aquile imperiali che volano, fu voluta da un podestà Pisano di tendenze imperiali.
Alessio GuiggiAlessio Guiggi
La Fonte dell'Abbondanza è un'antica fonte pubblica terminata nel 1265 sopra la quale nel corso del XV secolo venne realizzato un grande magazzino utilizzato come granaio pubblico: qui i cittadini potevano depositare parte del loro raccolto che avrebbero poi potuto prelevare nei periodi di carestia o di guerra. L'intera struttura venne chiamata Palazzo dell'Abbondanza. Nel 1999, durante alcuni lavori di restauro, venne casualmente rinvenuto, sotto vari strati di intonaco, un affresco decisamente particolare che destò meraviglia, sorpresa ed anche scandalo: si trattava di un grande albero con alcuni uccelli neri e diverse figure femminili. La bizzarria stava nel fatto che tra le foglie pendevano 25 falli eretti e che una delle donne sembrava agitare un bastone come per volerne far cadere uno mentre altre due parevano contendersi quelli raccolti. Venne chiamato Albero della Fecondità e datato tra il 1265 ed 1335. Nonostante le varie interpretazioni fa molto discutere ancor oggi.
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Senz'altro degna di nota la Fonte dell'Abbondanza, rilevante sito d'interesse del centro di Massa Marittima che abbiamo scoperto e visitato di recente. Un pannello didascalico 🪧 collocato davanti alla struttura fornisce al visitatore alcuni cenni sulla struttura: «La Fonte fu edificata nel 1265 dal podestà pisano Ildebrandino, come attesta l'epigrafe posta sopra la seconda arcata. Era il luogo principale dell'approvvigionamento idrico della città. In origine le vasche erano piene d'acqua e le pareti della fonte riccamente affrescate. Oggi rimane ben visibile solo l'affresco meglio noto come Albero della Fecondità, raffigurante un albero i cui particolari frutti vengono contesi da numerose donne. Al piano superiore si trovano i Magazzini dell'Abbondanza, costruiti nel XV secolo per garantire l'approvvigionamento alimentare della città. Attualmente sono stati trasformati in sala polifunzionale dove vengono realizzati durante l'anno eventi, mostre, convegni e altro». Arrivando in loco, il complesso si erge maestoso sulla destra configurandosi come una delle primissime attrazioni (forse la prima in assoluto) che s'incontrano procedendo verso la piazza principale del magnifico centro storico cittadino. Le quattro massicce arcate che caratterizzano la facciata lasciano intravedere, già dalla distanza, gli spazi del sottoportico. Sulla parete interna di quest'ultimo, in corrispondenza della prima arcata, si può appunto apprezzare l'affresco denominato "Albero della Fecondità". La peculiarità assoluta di questa rappresentazione, che nel corso del tempo ha diviso gli studiosi in merito al suo significato, è indubbiamente quella di mostrare un albero con diversi frutti appesi (circa una ventina), i quali appaiono come falli eretti muniti di testicoli. Più sotto si possono osservare cinque uccelli neri ⚫️ in volo e otto figure femminili, due delle quali non visibili in volto. Sulla sinistra s'intravede poi la sagoma di una nona figura, presumibilmente anch'essa femminile, ma purtroppo non riconoscibile a causa delle condizioni dell'intonaco. Per quel che concerne le restanti pareti del sottoportico, invece, non vi sono altri affreschi; all'altezza della seconda arcata è comunque presente una porticina in ferro battuto con una scaletta d'acceso. Devo ammettere, francamente, di aver trovato abbastanza curioso il fatto che non vi fosse, quantomeno durante la nostra visita, una sola goccia d'acqua 💧; in compenso, sul fondo della prima vasca era pieno di monetine 🪙. Esplorando il magnifico centro storico di Massa Marittima si può senz'altro partire dai qui, CONSIGLIATO 👍🏻. P.S.❗️❗️❗️GOOGLE CENSURA❗️❗️❗️ RECENSIONE PUBBLICATA CON QUESTO NUOVO PROFILO CREATO A SEGUITO DEL VERGOGNOSO E INGIUSTIFICATO OSCURAMENTO DEL PRECEDENTE DA PARTE DEGLI AMMINISTRATORI DI GOOGLE ❗️❗️❗️STOP CENSURA❗️❗️❗️
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La cinta muraria di una città medievale costituisce una soluzione di continuità e nello stesso tempo una mirabile cerniera tra il centro abitato e il sistema di accesso viario alla città medesima. La cinta muraria di Massa Marittima, quasi completamente integra, rappresenta un segno fondamentale nel bellissimo paesaggio delle Colline Metallifere ed un bene architettonico da preservare per i cittadini e i turisti che vengono a visitare questa splendida località. La Regione Toscana e l'Università degli studi di Firenze, insieme al Comune di Massa Marittima, hanno avviato, a partire dal 2005, un progetto per il recupero della doppia cinta muraria della città, partendo dallo studio e dalla conoscenza dei dati geologico-strutturali e da un'approfondita indagine storica. Questa pubblicazione raccoglie, con un ricco apparato iconografico, i risultati di questo lavoro, che può costituire la base di partenza per i futuri necessari interventi di restauro e valorizzazione di questo importante monumento. La fonte dell'abbondanza, anche detta fontana de' peni, è una allegoria medievale, probabilmente dice qualche storico, politica ed agiografica dell'impero, infatti appesi a questo strano albero e contesi vi sono degli organi sessuali maschili e delle aquile imperiali che volano, fu voluta da un podestà Pisano di tendenze imperiali.
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La Fonte dell'Abbondanza è un'antica fonte pubblica terminata nel 1265 sopra la quale nel corso del XV secolo venne realizzato un grande magazzino utilizzato come granaio pubblico: qui i cittadini potevano depositare parte del loro raccolto che avrebbero poi potuto prelevare nei periodi di carestia o di guerra. L'intera struttura venne chiamata Palazzo dell'Abbondanza. Nel 1999, durante alcuni lavori di restauro, venne casualmente rinvenuto, sotto vari strati di intonaco, un affresco decisamente particolare che destò meraviglia, sorpresa ed anche scandalo: si trattava di un grande albero con alcuni uccelli neri e diverse figure femminili. La bizzarria stava nel fatto che tra le foglie pendevano 25 falli eretti e che una delle donne sembrava agitare un bastone come per volerne far cadere uno mentre altre due parevano contendersi quelli raccolti. Venne chiamato Albero della Fecondità e datato tra il 1265 ed 1335. Nonostante le varie interpretazioni fa molto discutere ancor oggi.
Alessio Guiggi

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Senz'altro degna di nota la Fonte dell'Abbondanza, rilevante sito d'interesse del centro di Massa Marittima che abbiamo scoperto e visitato di recente. Un pannello didascalico 🪧 collocato davanti alla struttura fornisce al visitatore alcuni cenni sulla struttura: «La Fonte fu edificata nel 1265 dal podestà pisano Ildebrandino, come attesta l'epigrafe posta sopra la seconda arcata. Era il luogo principale dell'approvvigionamento idrico della città. In origine le vasche erano piene d'acqua e le pareti della fonte riccamente affrescate. Oggi rimane ben visibile solo l'affresco meglio noto come Albero della Fecondità, raffigurante un albero i cui particolari frutti vengono contesi da numerose donne. Al piano superiore si trovano i Magazzini dell'Abbondanza, costruiti nel XV secolo per garantire l'approvvigionamento alimentare della città. Attualmente sono stati trasformati in sala polifunzionale dove vengono realizzati durante l'anno eventi, mostre, convegni e altro». Arrivando in loco, il complesso si erge maestoso sulla destra configurandosi come una delle primissime attrazioni (forse la prima in assoluto) che s'incontrano procedendo verso la piazza principale del magnifico centro storico cittadino. Le quattro massicce arcate che caratterizzano la facciata lasciano intravedere, già dalla distanza, gli spazi del sottoportico. Sulla parete interna di quest'ultimo, in corrispondenza della prima arcata, si può appunto apprezzare l'affresco denominato "Albero della Fecondità". La peculiarità assoluta di questa rappresentazione, che nel corso del tempo ha diviso gli studiosi in merito al suo significato, è indubbiamente quella di mostrare un albero con diversi frutti appesi (circa una ventina), i quali appaiono come falli eretti muniti di testicoli. Più sotto si possono osservare cinque uccelli neri ⚫️ in volo e otto figure femminili, due delle quali non visibili in volto. Sulla sinistra s'intravede poi la sagoma di una nona figura, presumibilmente anch'essa femminile, ma purtroppo non riconoscibile a causa delle condizioni dell'intonaco. Per quel che concerne le restanti pareti del sottoportico, invece, non vi sono altri affreschi; all'altezza della seconda arcata è comunque presente una porticina in ferro battuto con una scaletta d'acceso. Devo ammettere, francamente, di aver trovato abbastanza curioso il fatto che non vi fosse, quantomeno durante la nostra visita, una sola goccia d'acqua 💧; in compenso, sul fondo della prima vasca era pieno di monetine 🪙. Esplorando il magnifico centro storico di Massa Marittima si può senz'altro partire dai qui, CONSIGLIATO 👍🏻.

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8y

Se vi fermate un giorno a Massa Marittima potete ammirare oltre che il bellissimo e originalissimo dipinto che orna l'arcata di sinistra, anche la particolare piazza Garibaldi con il duomo, il museo etrusco romano, il museo della miniera. Le fonti furono costruite a metà del XIII secolo per agevolare la popolazione che in precedenza doveva recarsi per attingere acqua, lavare panni o abbeverare animali alle Fonti di bufalona che si trovavano fuori le mura in una posizione poco agevole visto che per tornare in città si doveva percorrere una lunga e ripida salita: per chi lo doveva fare con recipienti pieni d'acqua non era proprio l'ideale! Il dipinto che orna l'arcata di sinistra delle Fonti dell'abbondanza risale a una data imprecisata: c'è chi sostiene che sia coevo alla costruzione delle stesse, chi invece ritiene che sia successivo. In quest'ultimo caso non può comunque esserlo di più di un centinaio d'anni perché lo stile richiama quello in voga nel XIV secolo. Il soggetto è alquanto originale: al centro un albero da cui pendono dei singolari frutti... dei falli....intorno all'albero gruppi di donne, alla base dello stesso una costruzione di cui è ravvisabile solo il tetto. Chi siano queste donne e soprattutto cosa stiano facendo ha dato luogo a varie interpretazioni: sono streghe che stanno facendo macabri riti magici? stanno celebrando una festa, forse di matrimonio? stanno celebrando i pisani che hanno costruito la nuova fonte? Comunque sia il manifesto vuole sicuramente celebrare la figura femminile, unica vera protagonista della pittura. Recentemente è stata effettuato il restauro di quello che rimane del dipinto centrale: vi compaiono alcuni esseri di fantasia, tra cui una sirena bicaudata e un demone che ricorda molto quelli che si vedono nelle tombe etrusche di Tarquinia. Fanno la loro comparsa anche dei soldati, un monito a coloro che volessero in qualche modo arrecare danno alla...

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8y

La cinta muraria di una città medievale costituisce una soluzione di continuità e nello stesso tempo una mirabile cerniera tra il centro abitato e il sistema di accesso viario alla città medesima. La cinta muraria di Massa Marittima, quasi completamente integra, rappresenta un segno fondamentale nel bellissimo paesaggio delle Colline Metallifere ed un bene architettonico da preservare per i cittadini e i turisti che vengono a visitare questa splendida località. La Regione Toscana e l'Università degli studi di Firenze, insieme al Comune di Massa Marittima, hanno avviato, a partire dal 2005, un progetto per il recupero della doppia cinta muraria della città, partendo dallo studio e dalla conoscenza dei dati geologico-strutturali e da un'approfondita indagine storica. Questa pubblicazione raccoglie, con un ricco apparato iconografico, i risultati di questo lavoro, che può costituire la base di partenza per i futuri necessari interventi di restauro e valorizzazione di questo importante monumento. La fonte dell'abbondanza, anche detta fontana de' peni, è una allegoria medievale, probabilmente dice qualche storico, politica ed agiografica dell'impero, infatti appesi a questo strano albero e contesi vi sono degli organi sessuali maschili e delle aquile imperiali che volano, fu voluta da un podestà Pisano di...

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