Branca Tower

Torre Branca è innanzitutto una costruzione storica: la progettazione è stata commissionata dal comune di Milano all’architetto Giò Ponti, per volontà di Mussolini. L’inaugurazione risale al 1933, durante la quinta edizione della mostra d’arte Triennale di Milano. Siamo a metà del periodo fascista, in piena politica estera. Mussolini vuole erigere un monumento che simboleggi la potenza del suo governo. E così fa: Torre Branca viene originariamente intitolata Torre Littoria (da “fascio littorio”, simbolo e arma utilizzata dai littori per picchiare i riottosi).

L’opera è in acciaio e nella sua configurazione originale presentava un piccolo ristorante sulla sommità che ospitava ben dodici tavoli e la cucina, mentre sopra di esso un piccolo belvedere. Sulla cima era installata una lanterna dotata di un potente faro luminoso girevole con specchio parabolico. Nel 1939 sul tetto, al posto della lanterna, fu installato un sistema trasmittente per la nascente radiovisione (l'attuale televisione). Dalla Seconda Guerra Mondiale cominciò ad essere trascurata, per poi venire dichiarata inagibile e chiusa nel 1972. Diciotto anni dopo l'edificio è stato acquisito dalla nota distilleria Branca, che ha operato un risanamento della struttura, degli impianti ed una nuova verniciatura. La torre è tornata visitabile nel 2002, spostando per motivi di sicurezza il ristorante-bar dalla sommità alla base. Oggi la torre è utilizzata unicamente a scopo panoramico, oltre a ospitare alcuni ripetitori per servizi radio.

Torre Branca è la decima struttura accessibile più alta della città e, con i suoi 108,6m di altezza, si posiziona subito dopo Torre Galfa (109m). È situata all’interno di Parco Sempione, a meno di dieci minuti di camminata dal Castello Sforzesco. Nelle giornate limpide, oltre ad una vista a 360 gradi su Milano, è possibile scorgere, in lontananza, Alpi e Appennini. In caso di brutto tempo la costruzione può risultare aperta, ma il gestore mi ha riferito che in caso di vento rimane chiusa. L’ascensore è “in balia” del meteo esterno, quindi potrebbe risultare pericoloso.

Il prezzo di un biglietto è di 6€, che però scende a 5€ per chi ha diritto ad uno sconto. Causa normative anti-assembramento, la salita avviene famiglia per famiglia. Si utilizza un ascensore e si raggiunge la cima abbastanza velocemente. Una volta in sommità, si può godere della vista per un periodo che va dai 5 ai 10 minuti. Non so se prima della pandemia si potesse sostare di più.

La mia visita a Torre Branca è nata un po’ per caso: mi trovavo in Parco Sempione e, durante una passeggiata, ho scorto l’insegna della Torre. È stata una bella scoperta, non sapevo che a Milano ci fosse un punto panoramico così affascinante e soprattutto ricco di storia. Durante tutto l’arco della visita sarete seguiti da un gestore, di cui purtroppo mi sfugge il nome. È preparato, simpatico e parla un buon inglese (da quello che ho potuto capire mi è sembrato un appassionato di viaggi). È pronto a rispondere a qualsiasi domanda in merito alla Torre e alla città di Milano in generale, quindi non fatevi problemi a chiedere. Con me parlava un po’ veloce, ma temo che la pandemia e in particolar modo il ripetere le stesse cose innumerevoli volte al giorno porti a voler un po’ velocizzare il tutto. 😅

Secondo il mio parere la costruzione merita una visita almeno una volta nella vita. Dopotutto, nel bene o nel male, è un pezzo di storia italiana che offre una vista su Milano imparagonabile. Turisti e non, armatevi di binocolo e macchina fotografica! 📸