VERAMENTE INTERESSANTE MA ATTENZIONE AGLI ORARI DI APERTURA!! MEGLIO CHIAMARE PER ACCERTARSI CHE SIA APERTO a Ortona, nel centro storico - la macchina si può lasciare tranquillamente nella piazza che dista poche centinaia di metri - è presente questo piccolo ma ben organizzato museo che racconta la battaglia che qui si svolse nel periodo natalizio del 1943, con una tecnica di combattimento mai utilizzata prima - casa per casa - e mai replicata negli scontri successivi. Ortona si trovava in un luogo strategico. sorgeva infatti proprio nel punto in cui si trovava la linea Gustav, all'estremità orientale, e per questo venne completamente distrutta per bloccare l'avanzata dell'esercito canadese. il museo, che si trova al primo piano di un piccolo edificio, è ricavato in 3 sale. salendo le scale si possono vedere cimeli e foto d'epoca, per la verità un po' caotici e non ben esposti. sono presenti anche due piccoli elefanti in pietra, simbolo dell'esercito indiano e una tenda da campo. la prima sala, la peggio organizzata, espone foto e la riproduzione in un angolo di una parte di casa come si poteva vedere negli anni della guerra. alcuni oggetti tradizionali come un vestito da contadina, scodelle, ecc. si affiancano ai prodotti del razionamento, a lampade, e poco altro. un breve pannello indica cosa si sta osservando. in questa sala è stata allestita una mostra temporanea - di cui non conosco la durata -. si tratta di 5 o 6 pannelli che parlano dei roghi di libri che sono stati fatti dall'antichità ai giorni nostri, soffermandosi soprattutto sull'incendio della biblioteca di Alessandria in cui venne uccisa anche la bibliotecaria e scienziata Ipazia e sul rogo fatto dai nazisti nel 33. è interessante l'argomento ma le didascalie non sono appetibili. è un po' noioso da leggere. vi è anche il modellino della cattedrale di Ortona distrutta dai bombardamenti, di un artista locale. molto più interessante è la seconda grande sala dove sono esposte insieme a grandi foto le divise militari, le armi e gli oggetti utilizzati dai soldati: un paracadute che è piuttosto raro a vedersi, radio, pale, brande, elmetti, ecc. questi reperti son veramente ben esposti e le didascalie sono comprensibili. nella prima e nella seconda sala sono presenti anche spiegazioni - una ventina in tutto - collocate su piccoli supporti trasparenti. spiegano come sono avvenuti gli scontri ed episodi che hanno riguardato i civili. le nozioni sono interessanti ma sono scomodi da leggere in quanto scritti in piccolo. la terza sala, più leggera, espone una bibbia accanto a qualche foto di soldato morto e i proclami, i divieti, ecc. che circolavano in quel periodo e altre foto d'epoca. la visita richiede circa un'ora e mezza se si vuole leggere e vedere tutto con calma. l'ingresso è gratuito! per gli orari è meglio chiamare perchè si trovano nel web ma sono completamente sballati. i volontari comunque lo tengono aperto in questo periodo. consiglio vivamente la visita per conoscere questo pezzo di storia...
Read moreI was impressed by the care and concern that was put into the artifact collection and layout.
The centrepiece room for me was the diorama of the entire town, block by block, building by building, road by road, rubble and tanks included.
I also enjoyed reading about the civilians resilience under the 5 day battle and long-term reconstruction.
I would have liked to see a map with every location of battle damage, graffiti, key point, but that might be a future initiative: mapping out a walking tour.
Highly recommended.
I also recommend donating a few Euros each visit to help...
Read moreMy husband, children and I visited there on 16 April, it was closed but they allowed us to look around. We greatly appreciated since we came from Canada and likely would never have another chance to return! With our military family this place has a strong...
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