Castello: Rocca di Populonia (LI)
Una delle caratteristiche della fortificazione è la semitorre rotonda, simile ad un esedra, dotata di un ampia scarpatura e coronata da merli ghibellini e di apparato a sporgere, posta al centro del lato corto occidentale della cinta muraria. Questa costruzione potrebbe essere considerata un passo decisivo verso lo sviluppo di quelli che saranno i torrioni rotondi delle rocche del XVI° secolo. Qui si congiunge anche la cinta muraria del borgo, dotata di un'unica porta di accesso.
Populonia deve la sua fama non alla sua Rocca ma al fatto di essere l'Etrusca Pupluna o Fufluna, uno degli insediamenti umani più antichi e prestigiosi dell'intera Toscana. I reperti scoperti nella sua estesissima necropoli ci confermano che l'area era abitata almeno dal periodo neolitico. secolo avanti cristo. Pupluna era una delle città più importanti della civiltà Etrusca, lo testimonia il fatto che era l'unica, fra le maggiori, a sorgere sulla costa. Questo permetteva alla città di essere punto di riferimento sia commerciale che industriale fra i centri dell'entroterra e le isole dell'arcipelago Toscano, grazie ai molti forni di fusione per i metalli installati nelle sue vicinanze.
Il nucleo urbano si componeva di due parti: quello dell'Acropoli, in alto a dominio del golfo di Baratti, e quello "industriale", sulla costa, dotato delle attrezzature portuali e dei forni. Come tutte le città Etrusche, anche Populonia conobbe la decadenza con il progressivo crescere della potenza di Roma, subendo anche una gravissima distruzione per mano di Silla durante la guerra civile contro Mario. Già nel I° secolo dopo cristo la città era deserta, con le case diroccate e i forni abbandonati. Nei secoli successivi ci furono dei tentativi di riattivare il porto e le attività industriali ad esso collegate, ma in linea di massima la vita nella città non riprese mai grande vigore, anche a causa delle invasioni e incursioni piratesche cui era esposta. Populonia rinacque nel medioevo quando nel XIV° secolo fu deciso di dotare il borgo del castello che ancora oggi, seppur rimaneggiato, domina il colle dell'antica Acropoli etrusca. La Rocca ci appare con la forma e le caratteristiche classiche delle fortificazioni che subirono i maggiori rimaneggiamenti durante il periodo di transizione dal castello medievale all'architettura militare bastionata sulla fine del XV° secolo.
A differenza di molti altri castelli, completamente snaturati nelle forme e nell'aspetto a causa delle aggiunte di questo periodo, l'elemento che domina il complesso è ancora il possente torrione a pianta rettangolare che era il primitivo mastio medievale. Il Torrione è costruito con pietre non perfettamente squadrate ad eccezione degli angoli ed è munito di un'alta scarpatura, apparato a sporgere (sicuramente aggiunto durante l'aggiornamento della fortificazione) e termina con grossi merli, tre sui lati corti quattro su quelli lunghi, dotati di doppio spiovente, sia verso l'interno che verso l'esterno, forma rarissima da ritrovare nei castelli Toscani sebbene molto diffusa in quelli Scaligeri. All'interno della torre si entra da una porta in quota. Attorno alla torre si svolge la cinta muraria, costruita nel XV° secolo con pianta rettangolare molto prossima al quadrato, dotata di camminamento di ronda protetto verso l'esterno da un muro intervallato da feritoie verticali. Ai quattro angoli sono presenti altrettante garritte a sporto.
Durante una fase ancora successiva fu aggiunta al centro del lato corto occidentale della cinta muraria una semitorre rotonda, simile ad un esedra, dotata di un ampia scarpatura e coronata da merli ghibellini (a coda di rondine) ognuno dotato di una piccola feritoia e di apparato a sporgere. Anche questa semitorre è dotata di camminamento di ronda, più alto rispetto a quello della restante cinta, e possiede un muro con feritoie anche sul lato interno , per difendersi dai nemici che fossero riusciti a penetrare all'interno della fortificazione. Questa costruzione potrebbe essere considerata un passo decisivo...
Read more"Proxima securum reserat Popuilonia litus, qua naturalem ducit in arva sinum…": ovvero "Prossima, Populonia schiude il suo lido sicuro portando il golfo naturale in mezzo ai campi…" Così descriveva l'avvicinamento a Populonia il nobile romano Claudio Rutilio Namaziano, in viaggio verso la Gallia. Questa immagine descrive bene ancora oggi il panorama di Populonia. Questo piccolo borgo di origini etrusche è situato sulla punta settentrionale del promontorio di Piombino (Li) e domina il golfo di Baratti con il suo castello del XV secolo. Delle origini etrusche di Populonia restano ampie testimonianze archeologiche sparse in tutto il promontorio. L’area è ricca di tombe sepolcrali e di corredi funebri e tracce evidenti delle due attività principali di questo popolo: la lavorazione del ferro e l’estrazione di panchina, pietra usata per costruire pietre e tombe. Sono visitabili una serie di tombe monumentali a tumulo e a edicola, risalenti dal settimo al sesto secolo avanti Cristo e alcuni imponenti edifici, costruiti con accurate e sapienti tecniche murarie. Questi edifici erano destinati in parte ad abitazione ed in parte anche alla preparazione e allo stoccaggio dei pani di ferro grezzo. Anche il toponimo Populonia è, secondo molte ipotesi, di chiara origine etrusca: riportiamo l'ipotesi del Minto che lo fa derivare da "Fufluns", divinità etrusca del vino. La città diventa in seguito municipio romano e attraversa tutte le vicissitudini dell'impero. Durante la guerra civile tra Mario e Silla è costretta a subire l'assedio di quest'ultimo per essersi schierata dalla parte del rivale. Nel 546 d.C. Populonia fu invasa e saccheggiata da Totila, capo dei Goti. Secondo il poeta Rutilio Namaziano, nel V secolo d.C., l'abitato di Populonia era ormai ridotto in condizioni fatiscenti. Carlo Magno concesse la città a papa Adriano nel 772 d.C. Nel IX secolo d.C. Populonia subì l'ultima devastazione ad opera dei pirati saraceni. Dopo la decadenza del Medioevo si deve attendere Iacopo II Appiani che nel Quattrocento fece erigere il castello nella parte alta di Populonia per fronteggiare gli assalti dei pirati. L'opera fu portata a termine da Iacopo III, che completò anche il rilancio urbanistico del borgo. La Rocca ci appare oggi con la forma classica delle fortificazioni militari della fine del XV° secolo. Ma l'elemento che domina il complesso è ancora il possente torrione a pianta rettangolare che era il primitivo mastio medievale. Attorno alla torre si svolge la cinta muraria, costruita nel XV secolo con pianta rettangolare, con un camminamento di ronda e garitte agli angoli. Durante una fase ancora successiva fu aggiunta, al centro del lato corto occidentale della cinta muraria, una semitorre rotonda, simile ad un esedra, dotata di un ampia scarpatura e coronata da merli ghibellini. Anche questa semitorre è dotata di camminamento di ronda, più alto rispetto a quello della restante cinta, e possiede un muro con feritoie anche sul lato interno, per difendersi dai nemici che fossero riusciti a penetrare all'interno...
Read moreOff the beaten path. Nice old fortress. It's worth a visit if in the area. Fantastic views. Not 5 stars as there is no museum, etc. The history is interesting as it has exchanged hands many times over the years. The town nearby is small but worth visiting. A nice leather and a nice dress shop for one. The restaurant just past the entry to the right is fantastic. Great food, great portions, great cooking, and service. A fantastic value with authentic food. Make sure to ask for typical local fare as they offer popular dishes from elsewhere, too. We did not finish all the food, which is a rare thing with hungry teenagers. Parking before the climb to the village is secure and cheap. It's a great place to visit without crowds.. A nature reserve is next to the fort and is recommended for the trails through the woods. Beach at the base of the...
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