Bellissima ed antica città fortificata, situata in luogo sia strategico che panoramico, gode di una gran bella vista del golfo di Baratti, è immersa nel verde e offre a mio avviso, la possibilità di passare ottime vacanze fuori dallo stress e dal caos. Appena prima di entrare in città teoviamo l'acropoli, da li si può percorrere un sentiero che conduce alla baia delle fate, un luogo molto particolare, con al suo interno delle enormi lastre di pietra piatte (di origine naturale), che assomigliano molto a delle grandi mattonelle, utilizzabili per prendere il sole. Fate attenzione però, in quanto è facile farsi male. Dentro le mura troviamo una chiesa, un bar, un giardino, un museo etrusco ed un negozio di abbigliamento ed alcuni appartamenti privati. Populonia sovrasta una grande area boschiva, trattasi di un'immensa necropoli etrusca, popolata da tanti cinghiali che la sera non mancano di farsi notare. Addentrandosi nel verde non si può fare a meno di citare le numerose tombe etrusche disseminate un po' ovunque. Più in basso invece, troviamo una "terrazza" con panchine, ideale per romantiche passeggiate con sosta finale su di un suggestivo panorama di mare. Per gli amanti delle escursioni non mancano i percorsi nel bosco, si può andare quasi dappertutto senza rischiare di perdersi, prestando attenzione ad eventuali tombe etrusche aperte poco visibili. A tal riguardo consiglio di uscire in gruppo e di non trattenersi fino a dopo il tramonto, nei boschi viene buio prima. Populonia fu un antico insediamento etrusco, di nome Fufluna (da Fufluns, dio etrusco del vino e dell'ebbrezza) o Pupluna, l'unica città etrusca sorta lungo la costa. Era una delle dodici città della Dodecapoli etrusca, le città-stato principali che facevano parte dell'Etruria, governate da un lucumone. L'acropoli della città storica corrisponde agli odierni Poggio del Castello e Poggio del Telegrafo, posti all'estremità sud-occidentale del Golfo di Baratti. Già in epoca arcaica, probabilmente, l'abitato si estese anche alle alture limitrofe e all'area del golfo, dove, oltre alle principali necropoli della città, è localizzato anche il quartiere industriale. Insieme a Volterra fu uno dei centri di maggiore attività mineraria e dell'industria metallurgica degli Etruschi. L'avvio del processo di aggregazione che porterà all'occupazione di Poggio del Castello e di Poggio del Telegrafo si colloca all'inizio dell'età del Ferro (IX secolo a.C.). Il sistema insediativo del Bronzo Finale (XII-X secolo a.C.) era invece caratterizzato da piccoli nuclei abitativi posti lungo la costa, dall'odierno Golfo di Baratti verso Nord, fino a San Vincenzo. Populonia deve il suo splendore, oltre allo sfruttamento delle risorse minerarie del Campigliese e della vicina isola d'Elba, che la resero uno dei centri più fiorenti della metallurgia antica del bronzo e del ferro, anche alla sua felice posizione geografica. Fin dall'Età del Bronzo Populonia diventa un importante crocevia dei traffici medio tirrenici, vero porto di mare e luogo d'incontro privilegiato di influssi provenienti dal resto del Mediterraneo. La vicinanza con l'Arcipelago toscano, che si connota presto come un vero ponte di isole e sul quale la città inizia presto a esercitare una forma di controllo, la rende un interlocutore privilegiato nei rapporti con la vicina Corsica e la Sardegna. Nel VI secolo a.C. visse il suo periodo di massimo splendore, arrivando ad ospitare molte migliaia di abitanti, con un'acropoli, una necropoli, diversi quartieri portuali ed industriali (presso la marina, sul golfo di Baratti). Era munita di un'imponente cinta muraria. L'acropoli e l'abitato erano difesi da una prima cinta, mentre una seconda cinta era a protezione dei quartieri industriali situati presso il porto; questi si erano estesi al di sopra delle necropoli più antiche, lasciando una notevole quantità di scorie di ferro residuate dall'attività...
Read moreLe attuali fortificazioni del piccolo borgo murato di Populonia, risalgono al tredicesimo secolo e sono opera della potente famiglia degli Appiani, signori di Piombino. Costruite sui resti di quella che fu l'acropoli dell'unica città etrusca sul mare, sorgono alte su di un'altura che domina il Golfo di Baratti, con panorama che spazia verso le isole dell'arcipelago toscano. Le mura, circondano il piccolo centro e presentano un camminamento merlaro ed alcuni bastioni. Il mastio è in realtà una torre isolata dal resto delle mura, che serviva da vedette e come estremo rifugio in caso di attacco. L'ingresso al camminamento e alla torre costa 2.50 euro e permette di ammirare un grandioso pa oramai sul golfo di Baratti. Il luogo, nella sua semplicità ed isolamento, ha un po' il fascino dei...
Read moreThe view from the top of the castle is really an experience you have to see for yourself! It is not that hard to reach and is worth the small entrance fee. If you are in the area check it...
Read more